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Benevento, 20-05-2019 20:44 ____
Aurelio Tommasetti, rettore dell'Universita' degli Studi di Salerno, riempie la sala del President e si presenta ai beneventani
Per 6 anni ho condotto un'azione importante per il mio Ateneo, ho recuperato 30 milioni di finanziamento e rimborsato le tasse a tantissimi studenti puntando tutto sul merito. Alla Regione il candidato presidente lo indichiamo noi
Nostro servizio
  

La Sala dell'Hotel President è stata completamente riempita da simpatizzanti ed elettori della Lega Salvini Premier che hanno accolto Aurelio Tommasetti, rettore dell'Università degli Studi di Salerno, candidato alle prossime elezioni europee.
Ad aprire i lavori, è stata Mafalda Giusti, la quale ha sottolineato come la sala fosse piena di tanti professionisti ed imprenditori, un'onda lunga di un coinvolgimento in crescendo.
Un mandato, quello che ci si appresta ad affidare ai nostri candidati, che condizionerà la politica italiana.
La verità è che siamo in presenza di un dato di fatto, ha ancora detto Giusti e cioè che c'è un torpore generalizzato cui bisogna necessariamente reagire.
Noi siamo per la costruzione e non per la improvvisazione.
Quindi ha presentato Pina Pedà, un consigliere comunale di maggioranza che ha avuto il coraggio di lasciarla e con essa un comodo spazio, per poi passare in minoranza visto che le cose non andavano così come lei auspicava.
Più che da consigliere comunale, ha detto Pedà intervenendo ai lavori, sono qui come mamma, come un genitore che sente il dovere di stare con Matteo Salvini perché occorre sostenerli e proteggerli i nostri figli ed io ho intenzione di continuare a farlo anche se sono entrambi grandi.
La mia esperienza politica è stata comunque molto interessante e sono andata dapprima nel gruppo Misto e poi ho aderito alla Lega perché tengo al nostro futuro.
Perché poi sostengo Tommasetti?
Perché è una persona capace e che certamente farà cose egregie in Europa. Noi gli saremo con il fiato al collo affinché non si dimentichi di noi.
Sono convinta che ci rappresenterà in pieno e di questo mi sono ancora di più convinta guardando questa sala: Non so oggi quante altre persone siano in grado, con la crisi che c'è nella politica, di portare tanta gente ad ascoltare un candidato.
Ed infatti, la sala piena ha colpito anche Tommasetti che ha detto subito, all'inizio del suo intervento: Ma quanti siamo? Una Sala gremita con un mondo reale.
Evidentemente tanti hanno compreso le mie argomentazioni ed ora le stanno rilanciando.
Una Sala piena vuol dire anche che il messaggio di partecipazione e coinvolgimento, sia arrivato.
Grazie, ha detto rivolto a Pedà, di avermi chiamato Aurelio, a condizione però che nell'urna poi si scriva Tommasetti.
Se siete anche dei militanti e porterete all'esterno questa vostra partecipazione, io ho già vinto.
Quindi, ha detto il rettore che prima di esporre le cose da fare, è importante dire anche cosa si sia fatto sin qui.
Ed allora ha ricordato che a 38 anni egli aveva già compiuto la carriera universitaria diventando professore ordinario.
Mi sono dedicato all'amministrazione delle cosa pubblica recuperando fondi per l'Università di Salerno di cui da 6 anni sono rettore.
Non ho alcuna tessera di partito in tasca.
Da rettore ho fatto un programma e l'ho discusso con tutti. Poi, dopo un mese di consultazioni sono stato eletto e subito dopo ho cercato di unire e non di dividere.
E' stata una cavalcata di 6 anni, meravigliosa, anche se molto defaticante ma devo anche dire che tutto questo mi appartiene perché se ogni giorno è uguale all'altro, questa è la morte vera.
Tommasetti ha sottolineato come all'Università di Salerno egli abbia puntato sempre sul merito ed infatti l'Ateneo è stato classificato come il migliore del Centro Sud nonostante il contesto sia quello di vivere in un territorio regionale in cui tutte e cinque le sue province sono tra le ultime in italia, sempre secondo le classifiche de "Il Sole 24 Ore".
In questo contesto abbiamo lavorato utilizzando merito e lavoro.
In 5 anni ho recuperato all'Università 30 milioni di euro ed abbiamo rimborsato le tasse ai nostri studenti più meritevoli e sono tanti, circa 40mila, quelli che frequentano l'Università di Salerno.
Gli ultimi, è andato a concluidere Tommasetti, non vanno abbandonati, ma i primi vanno premiati.
E dunque ero bravo, ero buono ma quando ho lavorato da rettore ma quando ho fatto la scelta di stare con Salvini, apriti cielo.
Sono nella Lega senza paura o compromessi, ma non faccio la campagna elettorale dietro Salvini, ma accanto a lui.
Ed infine ha detto Tommasetti, sono stati massacrato dai giornali perché quando è venuto Salvini a Salerno, nel giorno in cui venne anche nel Sannio, a Pietrelcina, in una piazza stracolma, il vice premier mi fece tanti elogi dicendo che sarebbe stato contento se in Europa avessi portato le stesse capacità organizzative e gestionali messe in mostra con l'Università di Salerno.
Nessuno mi aveva mai evidenziato il lavoro svolto e così ho gioito molto ed ho alzato il punto in segno di giubilo: Apriti cielo.
Aurelio Tommasetti saluta con il pugno chiuso... (ha rifatto il gesto e noi lo abbiamo immortalato nell'ultima foto in basso).
In conclusione, Tommasetti ha avuto qualche parola da dire anche sulle prossime elezioni regionali del 2020.
Sono convinto che in base ai voti che raccoglieremo il prossimo 26 maggio, sarà la Lega ad indicare chi sarà il canidato alla presidenza della Regione.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.122447



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