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Benevento, 17-05-2019 14:39 ____
Il presidente del Consorzio Asi, Luigi Barone, convoca una conferenza stampa d'urgenza per affrontare la vicenda dell'acqua
Nel frattempo la Provincia gli comunica di aver sbloccato l'utilizzo del pozzo del suo Ente per far funzionare il depuratore e dunque le fogne possono essere riattivate. Restano in vigore i divieti per le fonti della altre aziende tranne per Nestle'
Nostro servizio
  

Nel mentre Luigi Barone parlava con i giornalisti della vicenda dell'ordinanza della Provincia che ha praticamente bloccato l'emungimento da tutti i pozzi della zona industriale di Ponte Valentino, la Provincia medesima emetteva un comunicato stampa con il quale informava, forse in maniera poco tempestiva atteso l'evento in corso, che il pozzo del Consorzio Asi occorrente a far funzionare il depuratore e quindi a scongiurare la chiusura di ogni attività delle aziende del posto atteso il divieto, emanato dallo stesso Consorzio, di sversare nelle foigne acque reflue, poteva essere riattivato.
Immediatamente il presidente del Consorzio, Barone, ha fatto notificare l'ordinanza a tutti gli opifici con la quale si revocava quella precedente solo di una nottata e che potevano dunque utilizzare le fogne.
Insomma, un rincorrersi di carte che poteva essere evitato se solo, come abbiamo già scritto, si fosse usato ieri un po' di buonsenso.
Ora Barone ha fatto un'altra richiesta alla Provincia e cioè di "liberare" dalla restrizione dell'ordinanza anche quelle aziende che a mano a mano riescono a dimostrare, con le analisi, che i loro pozzi non sono stati contaminati, così come è accaduto invece per quello della Leonardo Elicotteri, dal cromo.
Anche questa proposta ci sembra di buonsenso e speriamo che venga subito recepita dalla Provincia.
Intanto lo stesso Barone, ha organizzato un Comitato di monitoraggio composto dal Cnr, da Tecnobios, da Mario Malinconico, dirigente di ricerca, e Pietro De Paola, già presidente nazionale dell'Ordine dei Geologi, con lo scopo di tenere costantemente sotto controllo la presenza del cromo che in pratica viene utilizzato per la lavorazione dei prodotti della Leonardo Elicotteri.
I dati di Arpac, appena giunti a Barone durante la conferenza stampa, hanno evidenziato che per la Nestlé non c'è nessun traccia di cloro mentre per "Rummo" esso è presente ma sotto la soglia ma questo dice poco perché, come abbiamo già scritto, "Rummo" usufruisce dell'acqua della Gesesa, quella del Torano-Biferno.
Dunque, questi dati Barone li ha comunicati alla Provincia con l'intento che si possa aggiornare di volta in volta l'ordinanza a cominciare dalla Nestlé a cui potrebbe ora essere consentito utilizzare nuovamente il suo pozzo dell'acqua.

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 18.40

La Provincia ha autorizzato il ripristino del prelievo della risorsa idrica dai tre pozzi presenti all'interno dell'impianto industriale della Nestlè nell’Area di Sviluppo Industriale di contrada Ponte Valentino di Benevento.
Lo ha disposto una nuova ordinanza a firma del segretario generale e direttore e dal responsabile del Servizio Gestione Integrata delle Risorse Idriche della Provincia di Benevento, rispettivamente Franco Nardone e Raffaele Rabuano, di modifica parziale del provvedimento dello scorso 15 maggio che vietava gli emungimenti alla Nestlè dai suoi tre pozzi.
La parziale modifica è stata decisa dopo l'esame della documentazione presentata sia dal Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale di Benevento che dalla stessa azienda il 15 maggio scorso circa gli esami condotti da una Società specializzata sulle acque dei tre pozzi, dai quali "non si evidenziano alterazioni riguardanti la presenza di Cromo Esavalente e Cromo Totale", come si legge nel provvedimento assunto dalla Provincia.
La stessa Nestlè, inoltre, ha presentato alla Provincia ieri, giovedì 16 maggio, un'ulteriore documentazione con i dati del monitoraggio giornaliero effettuato da società specializzata dal quale si evince che, dai parametri utilizzati "l'acqua analizzata è conforme al Dlgs numero 31 del 2 febbraio 2001 Allegato 1 e Dlgs numero 152/2006 parte IV Titolo V Allegato 5 Tabella 2".   
L'ordinanza della Provincia,, infine, raccomanda "alla Società Nestlè di monitorare costantemente tutti i valori, campionando in maniera prevalente il Cromo Esavalente ed il Cromo Totale e di provvedere a notiziare con immediatezza questo Ente e l'Arpac".

   

comunicato n.122359



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