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Benevento, 16-05-2019 21:05 ____
Si complica la vicenda della gestione dei pozzi nell'Area industriale. Il Consorzio in serata vieta alle aziende di sversare i reflui nella fogna
Essendo anche l'Asi incappato nella ordinanza della Provincia, non puo' utilizzare l'acqua del suo pozzo per far operare il depuratore e cosi' le imprese, non potendo far funzionare i bagni, potrebbero anche sospendere le produzioni
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Il presidente del Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale, Luigi Barone (foto), è sconfortato.
Non è riuscito a far comprendere la necessità di una modifica o almeno di una precisazione da fare all'ordinanza emessa ieri dalla Provincia, dal segretario e direttore Franco Nardone, che vieta l'uso dell'acqua contenuta in tutti i pozzi, una sessantina, ricadenti nella zona dell'Area industriale di Ponte Valentino.
Questo dopo il ritrovamento nel pozzo della società Leonardo Elicotteri, di un quantitativo, fuori dalla norma, di cromo.
Noi scrivemmo, stesso ieri sera, che ci era giunta notizia che la Nestlé aveva tempestivamente esaminato l'acqua del suo pozzo e che le analisi erano risultate negative ad ogni elemento che potesse far considerare quell'acqua non disponibile al consumo umano.
L'ordinanza della Provincia è stata poi notificata oggi anche al Consorzio Asi che utilizza uno di quei pozzi per il funzionamento del depuratore.
A questo punto Barone, avendo percepito cosa stesse per accadere, ha tentato fino a tarda sera d'interessare tutti gli organi istituzionali per fare in modo che si diversificasse quella ordinanza della Provincia e che si desse al Consorzio la possibilità di utilizzare l'acqua del suo pozzo non per il consumo umano, ma per far funzionare il depuratore.
Non c'è stato nulla da fare in concreto e così in serata, il Consorzio ha notificato a tutte le aziende ubicate nell'Area, di non sversare acque reflue nella condotta fognaria che poi porta al depuratore in quanto, non avendo l'impianto funzionante, il rischio era che a fiume venisse sversata acqua non depurata, roba da codice penale.
Un provvedimento molto grave, ma dovuto, quello del Consorzio, che, in teoria e forse anche in pratica, mette nelle condizioni le aziende di chiudere i battenti fino a quando la questione non venga risolta in quanto i bagni, da domani, non possono essere usati e le norme igienico-sanitarie, dunque non potranno essere rispettate.
Questo è quanto è avvenuto e non si sa come andrà a finire e se nelle primissime ore della mattinata di domani la questione, che avrebbe avuto necessità di un po' di buonsenso, possa essere risolta.

comunicato n.122339



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