Benevento, 15-05-2019 16:20 |
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L'Associazione "Altrabenevento" con il suo presidente Gabriele Corona insiste: la Gesesa non ha autorizzazioni definitive per emungere dai pozzi
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Redazione |
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Il presidente dell'Associazione "Altrabenevento", Gabriele Corona (foto), torna sulla vicenda della contaminazione dei pozzi di Pezzapiana e di Campo Mazzoni.
"La Gesesa - scrive - società che gestisce il servizio idrico a Benevento, con un comunicato stampa del 13 febbraio scorso, assicurava di aver ricevuto dalla Provincia regolari autorizzazioni per l'uso dei pozzi di Campo Mazzoni e Pezzapiana, scrive Corona.
Il 29 marzo abbiamo, invece, segnalato che la Beneventana Servizi (oggi Gesesa) nel 1997 aveva ricevuto autorizzazioni provvisorie aggiornate nel 2004 solo per la parte relativa ai canoni da pagare alla Provincia e che nessun altra concessione o autorizzazione definitiva era mai stata rilasciata.
Dopo la segnalazione di Altrabenevento, Gesesa ha presentato alla Provincia, lo scorso 19 aprile, la richiesta di Concessione in Sanatoria per derivazione acque sotterranee per uso destinato al consumo umano nel Comune di Benevento, pozzi Pezzapiana e Campo Mazzoni.
La Provincia di Benevento, il Settore Tecnico-Servizio Gestione Integrata Risorse Idriche-Ecologia, con la lettera del 6 maggio successivo, ha comunicato che la competenza per il rilascio dell'atto è della Regione Campania.
La Direzione Generale per la Difesa del Suolo della Regione Campania il 29 aprile ha comunicato di non aver mai ricevuto alcuna richiesta di concessione per l'uso dei pozzi di Benevento utilizzati da Gesesa.
Quindi, Gesesa non ha mai avuto, né dalla Provincia, né dalla Regione, la Concessione Definitiva e neppure quella in Sanatoria per fornire agli abitanti della parte bassa della città l'acqua dei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni nei quali sono state trovate più volte concentrazioni di Tetracloretilene oltre la Soglia di Contaminazione.
Il presente comunicato viene inviato anche al prefetto di Benevento, recentemente coinvolto dal sindaco Mastella nelle decisioni sulla chiusura dei pozzi contaminati".
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