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Benevento, 19-04-2019 22:52 ____
I fedeli affollano la Cattedrale per partecipare alla Liturgia della Parola, all'Adorazione della Croce ed al Rito della Comunione
La processione di Gesu' morto, stavolta non partecipata da una folla imponente, non perde pero' i suoi momenti piu' emozionanti come quello dell'incontro in piazza Santa Sofia della Mamma con il Figlio
Nostro servizio
  

L'arcivescovo Felice Accrocca, nel corso dell'Omelia della Domenica della Palme, aveva raccomandato con forza ai fedeli particolare attenzione al rito del Venerdì Santo.
Non partecipate solo alla processione di Gesù Morto. Prima di essa in Cattedrale c'è la grande liturgia della Passione ed il bacio della Croce.
Così è stato e dunque la Cattedrale è stata riempita da tanta gente che ha voluto partecipare a questa parte finale della settimana Santa che si completerà la Domenica di Pasqua con la festa per la resurrezione di Cristo.
Non è stato possibile per tutti baciare il Cristo in croce, ma in tanti lo hanno fatto.
Fuori la chiesa c'era l'attenzione di tanti altri fedeli che attendevno che avesse inizio la processione di Gesù morto processione che, quest'anno, è stata anch'essa innovata così come la Domenica delle Palme.
Infatti, il raduno per la processione non c'è stato più dinanzi il sagrato della chiesa di Sant'Anna alle ore 19.00, ma si è partiti dal Duomo, dopo che in esso si è svolta la Liturgia della Parola, l'Adorazione della Croce e il Rito della Comunione, intorno alle 20.30.
Un orario che ha forse sconsigliato la partecipazione a gran parte degli anziani, ma non solo ed infatti quest'anno la presenza alla processione non è stata tanto numerosa come negli anni passati.
In Cattedrale l'arcivescovo ha parlato di una liturgia antichissima, qual è  quella che si celebra in queste giornate di passione ed il momento culminante è proprio quello che stiamo celebrando.
Ora è questo il  momento vivo e celebrativo del Triduo: Il bacio della Santa Croce.
La sposa, la Chiesa, bacia lo sposo morto per lei. Questo il senso di quel bacio.
Quello che è avvenuto a Gerusalemme, ha proseguito l'arcivescovo, è avvenuto per me, anche se fossi stato solo io sulla terra.
Gesù, infatti, mi ama fino al punto di morire per me ed io, di contro, cosa sono disposto a fare per lui?
Sono disposto a seguirlo anche se questo ha un costo?
La Chiesa è in lutto, ha concluso l'arcivescovo, perché lo sposo le è stato tolto.
A questo punto, dopo la Comunione, il Cristo in Croce ha aperto il corteo che è giunto fino alla chiesa di Sant'Anna dove la salma di Gesù è stata sistemata in un baldacchino trasportato su una struttura in ferro con le gomme fino a giungere poi in piazza Santa Sofia dove il figlio crocifisso si è incontrato con la mamma, Maria Addolorata, portata in processione ancora a spalla da tanti fedeli.
Il percorso è stato quello tradizionale di piazza IV Novembre, viale degli Atlantici, via XXIV Maggio, via Perasso e poi di nuovo il corso Garibaldi fino a giungere alla chiesa di Sant'Anna.
Qui l'arcivescovo ha pronunciato il suo intervento ma sono stati in pochi ad ascoltarlo, forse solo quei pochissimi sistemati accanto a lui sulle scale della chiesa.
Gli altri non hanno potuto ascoltare le sue parole perché, ancora una volta, come da tradizione è proprio il caso di dire, il pessimo impianto audio non è servito allo scopo.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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