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Benevento, 16-03-2019 19:39 ____
Calcio, Serie B: Sempre piu' giu'. Il Benevento perde la terza partita di fila. Al "Ciro Vigorito" lo Spezia si impone per 2-3
Massimo Coda ci ricasca e sbaglia un altro rigore, il terzo stagionale. Bucchi: Abbiamo preso tre gol evitabili. Non possiamo commettere errori del genere
di Luca Pietronigro
  

Benevento (3-5-2): Montipò; Volta, Antei (70' Di Chiara), Caldirola; Letizia, Tello, Crisetig, Bandinelli (62' Armenteros), Improta (70' Buonaiuto); Insigne, Coda. A disposizione (Gori, Zagari, Del Pinto, Viola, Maggio, Gyamfi, F. Ricci, Asencio, Vokic) Allenatore Cristian Bucchi

Spezia (4-3-3): Lamanna; De Col, Ligi, Terzi, Augello; Bartolomei (76' Maggiore), M. Ricci (84' De Francesco), Mora; Vignali, Okereke, Da Cruz (83' Pierini). A disposizione (Manfredini, Barone, Brero, Crivello, Galabinov) Allenatore Pasquale Marino

Arbitro: Antonio Giua di Olbia
Assistenti: Pasquale Cangiano di Napoli e Andrea Capone di Palermo
IV Uomo: Mario Vigile di Cosenza
Reti: 32' rigore M. Ricci, 33' Insigne, 63' Da Cruz, 66' Okereke, 87' Armenteros
Ammoniti: Montipò, Caldirola (B); Mora, M. Ricci, Terzi, Okereke (S)
Espulso: 84' Volta (B) per doppia ammonizione
Angoli: 10-5
Recupero: 0' pt; 5' st
Spettatori: 9978 paganti di cui 8438 abbonati.

Va sempre più giù il Benevento Calcio che ha perso la terza partita di fila, allontanandosi dalla vetta della classifica.
Contro compagini in crisi di risultati, la Strega è riuscita a raccogliere zero punti lasciando l'intero bottino alle avversarie che hanno gentilmente ringraziato ed accettato il ragalo.
Questo è accaduto anche oggi al "Ciro Vigorito" dove è giunto uno Spezia reduce dalla sconfitta casalinga contro il Padova; i liguri, approfittando delle paure e delle difficoltà dei padroni di casa, hanno vinto la partita per 2-3, facendo cadere ancora di più nello sconforto i campani.
E' stato un match in cui i ragazzi del tecnico Cristian Bucchi sono scesi in campo molli, privi di nerbo, distratti.
La sconfitta, tutto sommato, è meritata e deve far riflettere la società, lo staff tecnico e i giocatori stessi.
E' vero, come ha detto Bucchi in Sala Stampa al termine della sfida, che si è all'inizio di un nuovo progetto, che ciò che è importante è costruire e che l'obiettivo di questa stagione non è la promozione in Serie A, ma è pur vero che prestazioni come quelle viste quest'oggi non sono accettabili.
Il rischio è che, continuando su questa strada, si possa perdere anche l'entusiasmo di un pubblico caldo e appassionato che ha deciso di seguire e sostenere la squadra nonostante la retrocessione dello scorso anno.
L'essere usciti dal campo tra i fischi e i cori di rimprovero non è un bel segnale; serve ricompattare l'ambiente al più presto.
Venendo alla cronaca, Bucchi conferma il 3-5-2 con Volta, Antei e Caldirola davanti a Montipò.
A centrocampo gli esterni sono Letizia e Improta con Tello, Crisetig e Bandinelli, al centro, dunque panchina per Buonaiuto e Viola.
In attacco la collaudata coppia composta da Coda e Insigne.
Nello Spezia, Pasquale Marino sceglie il 4-3-3 mandando in campo il tridente composto da Vignali, Okereke e Da Cruz.
Partono forte i padroni di casa che, dopo appena sessanta secondi, costruiscono la prima occasione pericolosa con Tello il quale ci prova dalla distanza ma la conclusione è respinta da Lamanna con un po' di difficoltà.
Quindi, è il turno di Bandinelli il quale calcia di buona posizione ma l'estremo difensore ligure mette in angolo.
Al 7' sanniti ancora vicini al vantaggio con una punizione dal limite di Insigne che di sinistro, dal limite dell'area, mette a lato di poco.
Al 32', però, è lo Spezia a passare in vantaggio con un calcio di rigore che il direttore di gara decreta dopo che Montipò stende in area Okereke.
Della battuta se ne incarica Matteo Ricci che spiazza l'estremo difensore sannita.
La risposta del Benevento è immediata e giunge dopo appena un minuto con Lamanna che salva su Coda ma nulla può sulla ribattuta di Insigne.
Al 35' i padroni di casa potrebbero addirittura passare in vantaggio con Insigne che, dalla sinistra, mette al centro un bel traversone per Coda che, sul secondo palo, colpisce di testa mandando il pallone sulla parte alta della traversa.
Prima della fine della frazione, un'azione personale di Letizia termina con una conclusione dalla distanza che impegna l'estremo difensore bianconero che manda la sfera in corner.
La ripresa si apre con i giallorossi che provano subito a segnare, trovando un calcio di rigore per una trattenuta di De Col su Caldirola.
Sul dischetto va Coda che però sbaglia clamorosamente mandando a lato, per il numero nove sannita si tratta del terzo penalty errato in questa stagione.
All'11 l'attaccante prova a rifarsi con un tiro a giro sul secondo palo che viene deviato e termina in angolo.
Due minuti dopo, una giocata di Insigne sul lato corto dell'area vede Augello respingere.
Il tempo di annotare l'ingresso in campo di Armenteros per Bandinelli che lo Spezia al 18' passa in vantaggio con Da Cruz che scambia con Okereke e batte Montipò.
La risposta del Benevento è nei piedi di Importa che calcia alto dalla distanza.
Al 22' i liguri trovano il tris con Mora che anticipa Tello e lancia Okereke il quale, davanti a Montipò, insacca.
Bucchi decide per il doppio cambio facendo entrare Di Chiara e Buonaiuto per Improta e Antei per cambiare una situazione che è, ormai, compromessa.
Marino risponde inserendo Maggiore e Pierini per Bartolomei e Da Cruz ed infine De Francesco per Matteo Ricci.
Al 39' la Strega resta anche in dieci uomini per l'espulsione di Volta per doppia ammonizione e, sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite, De Francesco potrebbe addirittura calare il poker ma Montipò devia in calcio d'angolo.
A due minuti dal termine, il Benevento accorcia le distanze con un sinistro di Armenteros su assist di Coda. 
Inutile è il forcing finale con i padroni di casa incapaci d'impensierire l'estremo difensore ligure.
La partita finisce con la vittoria, insperata alla vigilia, dello Spezia e con i giallorossi che escono, come detto, tra i fischi dei delusi tifosi locali.

Le voci dagli spogliatoi

Pasquale Marino, allenatore Spezia
"In settimana abbiamo avuto l'opportunità di lavorare in un certo modo e, per questo, avevo la convinzione che avremmo fatto bene quest'oggi al "Vigorito".
Abbiamo interpretato la partita al meglio contro un avversario forte, abbiamo sfruttato la velocità dei nostri attaccanti.
E' vero gli episodi ci sono stati favorevoli, come è vero che all'inizio, anche a causa del momento che stavamo vivendo, il pallone pesava di più.
Siamo partiti lenti e timorosi ma con il passare del tempo abbiamo preso più fiducia in noi stessi e, così, ci siamo sbloccati.
Questa vittoria ci voleva dopo il difficile momento che abbiamo vissuto.
Dopo il rigore sbagliato da Coda, siamo stati bravi a ripartire e, poi, a trovare la via del gol altre due volte.
Come detto, si tratta di un successo importante perché giunto contro un avversario forte come il Benevento che, sono sicuro, se la giocherà fino alla fine per la promozione in Serie A.

Cristian Bucchi, allenatore Benevento
"Non sono d'accordo con chi dice che questa partita sia stata imbarazzante.
Gli episodi sono determinanti e siamo passati, in poco tempo, da un possibile vantaggio al prendere gol.
Nella ripresa siamo stati bravi ad avere un buon approccio ma poi il calcio di rigore sbagliato ha indirizzato la gara in negativo per noi.
Questa situazione ci ha fatto perdere la nostra lucidità, portandoci a sbagliare molto e non riuscendo più a pareggiare l'incontro, complice anche l'espulsione di Volta.
In questi ultimi tre match, siamo ricaduti negli errori commessi ad inizio stagione.
Abbiamo preso quest'oggi tre gol evitabili, loro sono stati bravi a realizzare la seconda marcatura, ma noi non possiamo commettere errori del genere.
La partita l'abbiamo interpretata bene per circa sessanta minuti ma tante volte ci siamo incastrati in noi stessi e ciò ci impedisce di andare alla conclusione.
Dobbiamo ritrovare un po' di fiducia che ci dovrà permettere di uscire fuori da questa situazione".
Interrogato sui cambi effettuati ha risposto: "L'ingresso di Armenteros lo avevo deciso a prescindere perché dopo l'episodio del rigore ho pensato che dovevamo continuare ad attaccare e quindi ho voluto mettere un'altra punta.
Questo momento di difficoltà lo si gestisce con grande serenità e questo gruppo finora ha fatto comunque qualcosa di buono.
Dobbiamo uscire da questa burrasca e dobbiamo tornare ad essere quella squadra che concede poco all'avversario ed ottimizza al massimo le occasioni che costruisce.
Ad inizio stagione, abbiamo iniziato un nuovo percorso e, come in tutte le cose nuove, ci sono delle difficoltà che si possono trovare lungo il cammino di crescita vogliamo vincere ma non siamo ossessionati dal dover raggiungere il risultato a tutti i costi".
Sul nuovo rigore sbagliato da Coda ha detto: "Il rigorista è lui e in quel momento se la sentiva di calciare.
Lo ha sbagliato e ci dispiace, se avesse fatto gol ora eravamo tutti più contenti".
Sulla scelta di non impiegare Asencio ha spiegato che è stata una decisione tecnica così come quella di non utilizzare dall'inizio né Armenteros né Ricci".
Infine su un confronto con la dirigenza e, in generale, sulla sua posizione sulla panchina giallorossa ha detto: "Non ho ancora parlato né con il presidente, né con il direttore e in genere discutiamo sempre dopo la conferenza.
Faccio l'allenatore, è il mio lavoro e mi sento in discussione da sempre.
Questa cosa, ovviamente, la vivo con grande serenità".

 

                                                 

comunicato n.120708



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