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Benevento, 16-03-2019 14:53 ____
Tavola rotonda dal titolo "Le culture al femminile"
L'evento si e' svolto nella sede provinciale delle Acli
Redazione
  

Si è tenuta nella sede provinciale delle Acli la tavola rotonda dal titolo “Le culture al femminile”.
Dopo i saluti del presidente delle Acli provinciali di Benevento, Danilo Parente, sono intervenuti il responsabile provinciale Acli Colf Benevento e vicecoordinatrice Donne delle Acli, Filomena Prete, il consigliere comunale con delega alle Pari Opportunità del Comune di Benevento, Patrizia Callaro, il presidente della Consulta delle Donne al Comune di Benevento, Sara Furno, il responsabile Sportello Intermediazione Mondo Colf, Stefania Ciullol e il mediatore linguistico-culturale Simposio, Georgeta Al Masri.
"L'uguaglianza di genere - ha dichiarato Filomena Prete - nella storia dell'umanità ha avuto un cammino molto lento.
Spesso la donna veniva considerata come il sesso debole.
Purtroppo, ci sono individui che, per mancanza di educazione o per colpa di modelli culturali che ancora oggi vengono proposti all'interno della società, continuano a pensarla ancora in questo modo.
Nonostante questo aspetto, le donne hanno comunque lottato per la loro emancipazione, grazie anche a figure femminili importanti a livello artistico, culturale e politico.
Per poter continuare nel percorso di uguaglianza, è necessario rivendicare i propri diritti e i propri spazi, avere molta autostima e credere in se stessi. Questo soprattutto nel mondo del lavoro dove molteplici sono ancora gli ostacoli per le donne".
Patrizia Callaro, dopo aver incoraggiato le donne presenti a far leva sulla propria "forza di coraggio" per realizzarsi, ha parlato della Consulta delle Donne frutto di tanti sforzi e la concretizzazione di un sogno cullato a lungo.
"Attraverso di essa - ha detto - auspichiamo di poter dar voce a tutte coloro che ne hanno bisogno.
Con l'occasione, ricordo di un'importante iniziativa che stiamo portando avanti legata alla prevenzione gratuita dedicata alle donne.
Il servizio è erogato mensilmente in diversi quartieri della città".
Subito dopo è intervenuta Sara Furno, che ha affrontato la delicata questione lavoro-maternità.
"Ad oggi - ha detto - una donna può conciliare l'essere madre con l'essere lavoratrice a patto che attorno a lei ci sia una rete di affetti familiari che la sostenga.
L'educazione familiare può essere il deterrente migliore per la creazione di una società dove la discriminazione di genere sia un lontano ricordo.
Con la Consulta delle Donne, ci impegneremo ad affrontare le sfide che si presenteranno coinvolgendo le tante associazioni che vorranno condividere con noi questo percorso".
Stefania Ciullo, ha fatto luce su un mondo, quello delle colf e delle badanti, troppo spesso dimenticato, ma che silenziosamente svolge un ruolo importante.
Ha preso poi la parola Georgeta Al Masri, ricordando il Martisor, una tradizione che si celebra nel mese di marzo, legata al risveglio della natura con l'avvento della primavera, tradizionalmente sovrapposta alla fecondità e alla capacità di generare della donna.
In omaggio alla tradizione, i ragazzi del Servizio Civile hanno omaggiato le donne presenti con un braccialetto, realizzato a mano dagli stessi, legandolo al polso sinistro.
Infine, hanno animato il confronto Giulia Falato, consigliere comunale di Guardia Sanframondi, ricordando tra le altre cose che le stanze del potere, una volta proibite al sesso femminile, ora spalancano le porte a chi si dimostra imprenditrice di se stessa.
Mentre due fatti di cronaca, come esempio delle due facce della medaglia in relazione alla condizione della donna nel mondo, sono stati portati all’attenzione dei presenti da due ragazze del Servizio Civile, Claudia De Maria e Virgilia Russo: l'inaugurazione della Nursery dell'Unisa e la storia dell'avvocato iraniano, Nasrin Sotoudeh, condannata a 38 anni di reclusione e 148 frustate.
L'incontro si è concluso con un breve dibattito, sorto dall'intervento di una giovane studentessa del corso di Italiano per stranieri, su varie problematiche afferenti alla questione donna-lavoro.
L'evento, finanziato con risorse del 5×1000 Irpef Acli Campania, rientra nel più ampio progetto delle Acli "Animare le città" ed ha l'obiettivo di promuovere momenti di riflessione sui temi del lavoro, della lotta alle discriminazioni e di inclusione sociale.
"Ringrazio le sedi provinciali - ha dichiarato, il presidente delle Acli Campania, Filiberto Parente - che si sono attivate nei territori per valorizzare azioni di inclusione e di non discriminazione".

 

comunicato n.120699



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