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Benevento, 16-03-2019 14:50 ____
A proposito della questione eolico nell'Alto Sannio Beneventano, Giuseppe Fappiano risponde a Pasquale Maglione
Per arginare l'ondata eolica bastava far rispettare leggi e decreti gia' esistenti. Invece il deputato pentastellato ancora non ha capito che la campagna elettorale per raccattare voti e' finita da un pezzo
Redazione
  

A proposito della questione eolico nell'Alto Sannio Beneventano, Giuseppe Fappiano, presidente del "Fronte Sannita per la Difesa della Montagna", risponde al deputato del Movimento 5 Stelle, Pasquale Maglione.
"E' necessario - scrive - fare chiarezza sull'ultimo intervento di Maglione relativo alla questione eolico nell'Alto Sannio Beneventano.
Per arginare l'ondata eolica bastava far rispettare leggi e decreti già nell'ordinamento legislativo italiano.
Invece Maglione  ancora non ha capito che la campagna elettorale per raccattare voti è finita da un pezzo.
Le richieste di moratoria alla Regione Campania sono inutili e strumentali forse per sviare l'attenzione dalle responsabilità del Movimento 5 Stelle che, fino ad oggi, ha fatto solo gravi danni.
Infatti, è nota in Regione Campania la loro mozione sull'eolico del febbraio 2016, votata all'unanimità.
Unanimità di cui ne vanno fieri se non fosse che il governatore De Luca la integrò (da politico navigato quale è) con una sua clausola sibillina che blindava tutte le autorizzazioni già rilasciate anche in aree protette.
Per noi fu una sconfitta in quanto la nostra richiesta andava nella direzione dell'annullamento in autotutela da parte della Regione Campania di tutte le autorizzazioni già rilasciate in aree protette  per evitare la devastazione ambientali che poi puntualmente si sono consumate!
E' anche nei resoconti del Consiglio regionale la loro assenza alla seduta consiliare in occasione dell'approvazione della Legge regionale numero 5/2016 (Legge Finanziaria) con cui, con l'articolo 15 si approvava l'individuazione dei siti non idonei, con relativa moratoria di sei mesi, previsti dal Decreto Ministeriale del 10 settembre 2010.
Emendamento, quello dell'articolo 15, ispirato e voluto da noi del Fsdm e proposto attraverso il consigliere regionale Carlo Iannace che lo presento, lo fece approvare e farlo diventare legge.
Quando potevano incidere pesantemente decisero di non presentarsi.
Quindi, per essere chiari, il ministro Costa non è venuto nel Sannio per risolvere il problema dell'eolico o del sito di compostaggio/discarica di Sassinoro o del sito di stoccaggio di Toppa Infuocata di Casalduni.
Il ministro è venuto nel Sannio per parlare del  Parco Geopaleontologico di Pietraroja.
Per la felicità del popolo dei selfie, anche lui si è cimentato nel lanciare l'invito al governatore De Luca di attuare una moratoria sull'eolico.
Lei ministro Costa è il ministro dell'Ambiente.
Non fa appelli ad altre istituzioni perché intervengano su un problema.
Lei di fronte ad un problema reale dispone, emette decreti, legifera.
Lei onorevole Pasquale Maglione, è un deputato della Repubblica Italiana, non fa appelli ad altre istituzioni.
Lei presenta disegni di legge e visto che il suo partito è partito di maggioranza e di governo se li dovrebbe anche far approvare.
Sarebbe il caso, da parte di deputati e ministri del governo italiano, di non lanciare messaggio subdoli e fuorvianti per dimostrare una vitalità politica che è pari solo a quella di un anziano "bradipo", ma prendere decisioni definitive avendone tutti gli strumenti politici e legislativi per farlo.
Un inciso poi, lo indirizziamo all'Amministrazione comunale di Morcone.
Il 24 agosto scorso, insieme all'Associazione "Altrabenevento", abbiamo depositato nelle mani del sindaco una denuncia di abuso edilizio consumato da una ditta che, a fronte di ha. 9.32.50 concessi per la costruzione dell'intero impianto eolico su pascoli permanenti gravati da usi civici, in realtà ne ha usati oltre 23 ettari occupando abusivamente circa 13 ettari.
Distruggendo, così, Habitat Prioritari del sito Sic - designato Zsc - "Pendici Meridionali del Monte Mutria", di Rete Natura 2000 tutelato dalla Comunità Europea eccetera, su cui non risulta alcuna valutazione ambientale o d'incidenza.
Ad oggi non siamo a conoscenza di alcuna azione intrapresa che confermi o meno la nostra denuncia di abuso edilizio".

comunicato n.120698



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