| Benevento, 16-03-2019 11:10 |
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Chi fermera' la folle corsa verso l'autodistruzione? Anche in citta' gli studenti, non in gran numero, hanno partecipato allo sciopero globale
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Redazione |
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Un commento sulla manifestazione messa in atto anche dai giovani di Benevento per la tutela del pianeta (nella foto un momento) è giunta da Piero Mancini.
"Caro direttore - scrive - anche in città gli studenti, non in gran numero, hanno partecipato allo sciopero globale per evidenziare i reali e concreti pericoli derivanti dai gravissimi cambiamenti climatici, dovuti all'inquinamento atmosferico.
Ciò è bene.
Sarebbe meglio capire fino in fondo, alla radice, come e perché si è arrivati alla pericolosissima attuale situazione.
Se questo non dovesse avvenire sarebbe stato tutto inutile: una parentesi idealistica e astratta.
Senza costrutto, destinata a scemare in breve tempo.
Come spera chi oggi fa finta di appoggiarli: Mass media, sindacati concertativi e qualche partito opportunista, in cerca di voti, perché ben presto si rivolterebbero anche contro di loro.
Con mio gande disappunto, per "merito" di qualche acciacco, ho preso coscienza che inizio ad invecchiare.
Come molti vecchi incartapecoriti, riguardo il mio passato.
Ricordo che alla fine degli anni Ottanta, del secolo scorso, quando mi occupavo anche di ambiente ed ecologia, da cittadino consapevole che cercava di partecipare e dare un contributo alla crescita della polis, presentai alle istituzioni un progetto culturale denominato Università Verde del Sannio.
Non ebbe "naturalmente" alcuna accoglienza.
Solo il professore Gianni Vergineo se ne interessò. Reputandolo degno della sua attenzione.
Per questo mi ha onorato con una citazione, facendo alcune considerazioni politiche, nelle pagine finali dell'ultimo tomo della sua Storia di Benevento, pubblicata dall'editore Gennaro Ricolo.
In breve, il progetto consisteva in una corposa serie di seminari su problemi ambientali e ecologici, tenuti da scienziati e docenti universitari vicini alla Federazione delle Università Verdi.
Uno dei seminari, tenuto da uno scienziato aderente al Wwf, aveva come titolo: "Il clima sta cambiando".
Già negli anni Ottanta, del secolo scorso, vi era chi, inascoltato, ignorato e emarginato, denunciava con dignità scientifica, lo sfacelo attuale.
Che già allora era visibile a chi era scientificamente capace di immaginarlo come uno scienziato, non asservito, o un libero docente universitario.
Anzi, già denunciati e evidenziati nel 1968 dai 150 scienziati, premi Nobel, che per alcuni giorni si riunirono a Menton e produssero un documento molto importante, in cui si fissava nell’anno 1991 il punto di non ritorno per la salvezza dell'umanità.
Con cui si chiedeva a tutti i Governi mondiali di prendere immediatamente gli opportuni provvedimenti per arrestare il già gravissimo inquinamento dell'intero ecosistema.
Di anni ne sono passati ben 51, dalla stesura di quel drammatico documento, senza che alcuno dei Governi mondiali abbia dato ascolto a quei tanti saggi.
Alcun provvedimento è stato preso.
Alcun provvedimento, reale e concreto, si prenderà. Il punto di non ritorno è stato doppiato da tempo: chi fermerà la folle corsa verso l'autodistruzione?
I padroni del mondo, sordi agli appelli degli scienziati, figuriamoci a quello dei giovani, sono totalmente impegnati ad accrescere l'inquinamento. atmosferico, dei mari, dei fiumi, delle falde acquifere e di tutti i terreni.
Perché il loro sistema economico basato sullo spietato sfruttamento degli uomini e all'incessante consumo di risorse naturali, da estrarre perfino sulla Luna o su Marte, è l'unico che permette di far crescere ancora le loro immense ricchezze e il loro infinito potere politico.
Come già è avvenuto in un recente passato, quando la parte più colta e cosciente di questa generazione si scontrerà con il potere reale, sarà annientata socialmente e, in alcuni casi, anche fisicamente.
E' la dittatura mondiale neoliberista, bellezza!"
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