| Benevento, 15-03-2019 10:54 |
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I giovani preoccupati per il futuro del pianeta sommerso dall'inquinamento ambientale, scendono in piazza per sensibilizzare i governanti
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Nostro servizio |
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Il Movimento d'Azione Studentesca Collettiva (Masc), assieme all'Associazione "Lap Asilo 31", ha organizzato la manifestazione, con la partecipazione degli studenti che hanno voluto aderirvi, di "Sciopero Mondiale Per Il Futuro", "Global Strike for Future".
Simbolo oramai di una generazione che lotta contro il cambiamento climatico, è Greta Thunberg, una giovanissima che, con i suoi gesti costanti nel tempo, ha risvegliato le coscienze di tutto il mondo al punto di essere stata proposta, da un gruppo di deputati socialisti norvegesi, addirittura per il Premio Nobel per la Pace.
I nostri ragazzi non hanno voluto essere da meno e coinvolti da questo Movimento mondiale che non ha simboli partitici, anche loro hanno protestato stamane per sensibilizzare i governanti ad avere da conto l'ambiente ed il mondo.
Il corteo, che si è formato a piazza Risorgimento, ha percorso via Perasso e poi corso Garibaldi fino a giungere a piazza Roma dove è stata allestita, grazie anche alla stringente collaborazione con l'Università degli Studi del Sannio, una Mostra a tema.
Tra gli slogan strillati: "Se ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città".
Il corteo è stato organizzato per manifestare a tutela del nostro futuro, ci ha detto Glauco Rampone, uno degli organizzatori della manifestazione.
Noi giovani siamo l'ultima generazione che può lottare per cambiare le cose.
Non c'è più tempo perché non esiste un pianeta B. Le nostre risorse stanno oramai finendo.
Consumiamo 3.200.000 tonnellate d'immondizia ogni anno.
Se prendessimo tutta questa spazzatura e la mettessimo su dei camion, riusciremmo a coprire 24 volte la circonferenza della terra.
Sono numeri, questi, che fanno rabbrividire e noi non possiamo abbatterci rispetto a quello che è un atteggiamento degli oligarchi che sacrificano la nostra terra solo per profitto.
Un popolo non è niente senza la propria Patria e per questo, oggi, assieme a tutto il mondo, vogliamo protestare per avere un clima ed una terra migliore e che possa condurre i nostri figli a vivere un futuro migliore.
Giulio Miele ha aggiunto che non si può però iniziare una protesta ed un percorso, senza cominciare dalla propria casa, dal proprio quartiere, dalla propria città, perché è solo il popolo che può ribellarsi rispetto ad un governo che non agisce nelle città e nelle strade.
E' il governo, nella sua accezione più ampia, che deve iniziare a dare l'esempio per cambiare le cose.
A piazza oma, come dicevamo, c'è stata la Mostra a tema a cui ha contribuito l'Università degli Studi del Sannio.
L'Università del Sannio, ci ha spiegato Silvia Ullo, docente alla Facoltà di Ingegneria, che già lo scorso gennaio aveva promosso con le scuole sannite e gli studenti di Unisannio e del Mit un progetto sull'analisi dei cambiamenti climatici, ha deciso di dedicare la mattinata ad approfondimenti sul tema con lezioni in classe ed esposizione delle idee e dei progetti formulati a gennaio dagli studenti delle scuole.
L'attenzione, in particolare, del Dipartimento di Ingegneria, è insita in molte delle tematiche affrontate nei vari corsi di studio.
E' stata una mattinata particolarmente emozionante vedere tutti i giovani studenti delle scuole che hanno aderito allo sciopero scegliere piazza Roma, proprio sotto il Dipartimento di Ingegneria, per il loro sit-in e per la piazza tematica di discussione sul tema dei cambiamenti climatici, ha concluso Silvia Ullo.
Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.
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