Benevento, 14-03-2019 10:23 |
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L'Associazione "Io X Benevento" risponde al MeetUp "Partecipazione a Cinque Stelle" sulla presunta inutilita' della raccolta firme
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Redazione |
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Il presidente dell'Associazione "Io X Benevento", Giuseppe Schipani (foto), risponde a Felice Presta del MeetUp "Partecipazione a 5 Stelle", pur non citandolo, che aveva bollato, con una nota inviata alla Stampa, come inutile la raccolta delle firme per chiedere la destituzione del management dell'Azienda Ospedaliera "San Pio".
"Chi afferma - scrive Schipani - che il parere e la volontà dei contribuenti-cittadini, nonché utenti che rischiano la vita entrando negli Ospedali che fanno parte dell'Azienda Ospedaliera San Pio, sia inutile e intende promuovere solo speculazione politica, tra l'altro denigrando l’operato dei parlamentari dei 5 Stelle che ha sostenuto e votato non meritano alcuna replica.
Piuttosto, è opportuno prendere atto del livello di approssimazione e superficialità con cui l'attuale management guida e gestisce l'Azienda Ospedaliera "San Pio".
Qualche giorno fa è comparso sul sito istituzionale aziendale la delibera numero 134 del 1° marzo scorso che è relativa all'ammissione dei candidati al Concorso per avvocati.
La Delibera richiama un Allegato A - Elenco ammessi definitivo e un Allegato B - Elenco esclusi definitivo.
Nell'allegato A risultano ammessi 77 concorrenti (occorre contarli a mano in quanto la numerazione è errata) mentre nell'allegato B risultano 10 candidati esclusi definitivamente dal Concorso.
Ebbene, tra i nomi degli ammessi dell'Allegato A ci sono 9 avvocati che risultano contemporaneamente non ammessi nell'Allegato B.
Figurano tra gli ammessi dell'allegato A concorrenti con gli stessi nominativi ripetuti più volte.
Pensiamo che gli avvocati esclusi-inclusi proporranno ricorsi e contenziosi e un eventuale accesso agli atti per verificare la documentazione di tutti i concorrenti.
Questo avvenimento non è che la punta dell'iceberg del dilettantismo e del pressapochismo che questo management ha portato e trasmigrato nei nostri Ospedali e, peggio ancora, nella nostra città e provincia.
Come è stato possibile adottare un tale atto che porta la firma di tutta la direzione generale e del dirigente preposto senza che nessuno abbia avuto un minimo di attenzione e lucidità riconoscendo l'errore?
Probabilmente firmano gli atti senza leggerli e questo documenta la mancanza di responsabilità professionale.
I cittadini sanniti, fiscalmente vessati, trasferiscono soldi allo Stato e,. dunque, alla Regione per avere in cambio dei servizi pubblici efficienti e non per essere aggravati da ulteriori costi che derivano da sprechi, da cattiva gestione o da errori di superficialità, oltre che rischiare la propria vita vedendosi negato un diritto.
Chi fa politica e ricopre incarichi istituzionali, deve comprendere che sta gestendo risorse economiche dei cittadini e non può considerare l'Ente che governa come la propria abitazione".
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