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Benevento, 10-03-2019 08:28 ____
A proposito delle Primarie, ricordo quando Clemente Mastella si candido' contro Romano Prodi ed a Benevento ebbe addirittura il 62% dei voti
Ad un attento esame, a conferma della controtendenza beneventana, puo', a ragione, essere considerato l'apripista in quanto, negli anni successivi, la storia si e' ripetuta. De Luca lo sostenemmo in pochi ma poi tutti ad adularlo...
Nostro servizio
  

Clemente Mastella, a conclusione delle primarie del Pd, scherzando, ha invitato il nostro direttore ad aprire anche per lui un cassettino della memoria e, segnatamente, a quando si candidò Prodi, qui da noi, appunto per le primarie, che, nella competizione, fu superato dall'attuale sindaco.
Poiché l'allusione, è ovvio, era a Peppino De Lorenzo, depositario dei cassettini, in cui conserva la storia degli ultimi decenni del nostro territorio, come non altri, abbiamo girato a quest'ultimo la richiesta.
Il nostro Peppino non si è astenuto, anche questa volta, dal ricordare, prendendo lo spunto per spaziare nel mare sconfinato della politica, arrivando, in ultimo, alle Primarie che portarono Vincenzo De Luca a diventare governatore della Regione Campania.
Ecco quanto ha scritto.
"La mia attuale condizione, dopo aver lasciato la politica attiva, mi si creda, è davvero invidiabile.
Ho ripreso la consueta libertà, bene senza prezzo, ho riallacciato amicizie smarrite, ho continuato a fare il medico, tranquillamente, cercando di alleviare la quotidiana sofferenza umana. In definitiva, ho ricominciato a vivere, percorrendo l'ultimo tratto di strada della mia vita.
Ed è bello che il tempo, quale filtro di finissima grana, mi ha ridato, purificati, uomini e cose.
Gli eventi belli sono rimasti vivi e presenti, i brutti si sono, pian piano, sciolti, come neve al sole.
Non so perchè la politica, nel bene e nel male, abbia il potere di spezzare anche i migliori rapporti umani. Per quanti sforzi faccia, non so, ancora oggi, darmene una convinta spiegazione.
In Consiglio comunale, anche se ricordo tutti con immutato affetto, ad esempio, per vedute diverse, non che il mio credo fosse migliore, non mancai di scontrarmi, ad esempio, con Luigi Bocchino e Sandro Consales.
Ritengo che queste due vicende siano davvero emblematiche dell'agire politico.
Oggi, Luigi Bocchino è uno dei miei migliori amici. Mi sta difendendo, legalmente, con affetto e dedizione, dalle tante accuse, in quel tempo, mosse nei miei riguardi, arrivate sino ad oggi, delle quali continuo a pagare, a livello emotivo, un prezzo altissimo.
Un altro è Sandro Consales, con il quale anche ebbi scontri violenti, ed, oggi, invece, è una persona a me cara.
Ci sentiamo spesso, telefonicamente e mi è piacevole ascoltarlo.
Ho ricordato questi due episodi per dimostrare quanto sia pericolosa ed assurda l'attività politica, almeno per chi, come me, non sia uso al compromesso.
Il ricordo delle primarie, cui ha fatto cenno Mastella, risponde a verità.
Non ho, infatti, indugiato molto ad aprire il cassettino della mia memoria che ne serba un vivo ricordo anche considerando che, in quell'epoca, ero in piena attività istituzionale.
Nella nostra città si verificano sempre situazioni, rimanendo alla politica, puntualmente, opposte alla realtà nazionale.
L'episodio cui Clemente Mastella fa riferimento risale al 16 ottobre 2005, giorno in cui, appunto, lui, nel Sannio, superò, alla "Primaria de L'Unione", Romano Prodi (entrambi nella foto), arrivando, nella città capoluogo, ad una percentuale altissima, il 62%.
Ad un attento esame, Mastella, a conferma della controtendenza beneventana, può, a ragione, essere considerato l'apripista in quanto, negli anni successivi, la storia si è ripetuta (nelle due foto in basso le immagini, fronte e retro, della scheda elettorale originale di quel voto per la "Primaria de L'Unione", scheda appartenente all'archivio storico di "Gazzetta di Benevento").
A Benevento, in futuro, è stato premiato Dario Franceschini, mentre, a livello nazionale, viene, invece, eletto Pierluigi Bersani.
Ciò, a seguire, sia a livello regionale, che nazionale.
Senza entrare nei particolari, si arriva così al primo marzo 2015. In questo caso, non è necessario aprire alcun cassettino della memoria. Si tratta di storia recente e, mi sia concesso precisare, che ne sono stato protagonista in prima persona.
In città, tutti si schierarono con Andrea Cozzolino, da buona parte del Consiglio comunale in carica, sindaco Pepe in testa, ad Umberto Del Basso De Caro, a Mortaruolo, poi, divenuto consigliere regionale.
L'arrivo di Vincenzo De Luca a Benevento fece emergere un quadro desolante. Poche anime smarrite al seguito.
Fu il collega ginecologo, Alfredo Nazzaro e Francesco Nardone ad esortarmi a partecipare e sostenere Vincenzo De Luca. A sera, ci ritrovammo, a cena,  una ventina di amici in tutto, presso un noto locale cittadino. Sembravamo i rappresentanti di quella nota canzone "Quattro amici al bar". Io fui presente con l'amico Luigi Bocchino.
Vincenzo De Luca, nella solitudine che ci circondava, seduto accanto a me, mi disse: "Riprendi a far politica, continua le tue lotte. Se sarò eletto, ti sarò a fianco".
Se fosse stato per il risultato beneventano, Vincenzo De Luca non sarebbe, mai e poi mai, divenuto governatore della Regione Campania.
Solo noi gli demmo un fattivo contributo.
Vinte le primarie, dopo la sconfitta beneventana, quando tornò da noi, al President Hotel tutti si affrettarono a salire sul carro del vincitore, dimenticando le giornate precedenti.
Io e Luigi Bocchino, per poco, non ci ritrovammo nei bagni, ubicati accanto al salone delle conferenze, gremito sino all'inverosimile.
I sostenitori accaniti di Cozzolino dimenticarono quest'ultimo in poche ore.
Una volta eletto, nominato Picker all'Asl, dinanzi alle vicissitudini procuratemi da quest'ultimo, gratuite e disumane, più volte, ho cercato di contattarlo.
Lo sceriffo, però, non ha avvertito neanche il dovere morale di rispondermi.
L'ultimo capitolo della telenovela, perchè di una telenovela si tratta, è di questi giorni.
Tra poche ore, terrò una conferenza stampa per dimostrare, dopo aver presentato le denunce opportune, ove sono stati capaci di arrivare.
Sono e rimango sempre un uomo di sinistra, per tradizione familiare, ma aspetto Vincenzo De Luca alla prossima competizione elettorale, qualora dovesse essere candidato, ancora una volta.
Turandomi il naso, sosterrò chi sarà il suo avversario, chiunque questo sia. Lo farò con tutto me stesso.
Scenderò nell'agone politico, chiederò ai miei pazienti di aiutarmi a fronteggiare una nuova ascesa di De Luca che ha dimenticato la sanità nel nostro e che tante vicissitudini ha fatto loro subire qualora costretti a rivolgersi al sistema sanitario nazionale.
So che, per lui, il territorio beneventano abbia la grandezza di un quartiere napoletano.
Non bisogna fermarsi, comunque.
I pazienti di questi anni non devono dimenticare.
Mi adopererò, con  vigore ed impegno, gli stessi che, negli anni addietro, mi hanno visto essere il più votato in assoluto in città.
Questo è un dato storico".

Le foto che seguono sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

comunicato n.120519



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