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Benevento, 20-02-2019 12:39 ____
Da meridionale sono preoccupato fin dalla formazione del governo attuale, afferma Piero Mancini
Un giovane beneventano, Attilio Cusani, per esprimere al meglio il suo talento e' stato costretto a emigrare a Milano. Come tanti giovani ben preparati e istruiti dalle nostre scuole. Cosa non riconosciuta dal ministro leghista Bussetti
Redazione
  

Un nuovo intervento di riflessioni ci è giunto da Piero Mancini (foto).
Caro direttore - scrive - un giovane beneventano, Attilio Cusani, per esprimere al meglio il suo talento è stato costretto a emigrare a Milano.
Come tanti giovani ben preparati e istruiti dalle nostre scuole.
Cosa non riconosciuta dal ministro leghista Bussetti che, manifestando concreto disprezzo per i professori del sud, accusati di lavorare poco e male, ha mostrato a tutti di non aver affatto dimenticato la sua origine politica antimeridionale.
Ha realizzato, il nostro giovanissimo e talentuoso concittadino, in breve tempo, il suo sogno artistico: E' il regista del video che accompagna la fortunata canzone che ha vinto il Festival di Sanremo.
Il video ha raggiunto, a dispetto degli anatemi verso il cantante con il padre egiziano, un successo enorme, dato dal gran numero di visualizzazioni su qualsivoglia piattaforma.
Un Festival che per la prima volta non ha visto la presenza sul palcoscenico di famosi e bravi cantanti stranieri.In perfetta linea governativa-sovranista, "prima gli italiani".
Su cui, nonostante ciò, si sono abbattute, via web e comunicazione ufficiale, una mole di ignobili polemiche dettate non solo dal razzismo e dalla xenofobia, ma anche da una medioevale caccia alla strega, accusando Verginia Raffaele, addirittura, di essere posseduta dal demonio e di averlo pure invocato, mentre cantava, per ben cinque volte!
Nuocendo gravemente sulla sua carriera. Oggi sono i social a mandare al rogo le persone. Polemiche alimentate e amplificate ad arte.
Una vera e propria cartina di tornasole per decodificare non solo la miseria morale e culturale dell’imperante leghismo, ma perfino per prevedere ciò che ci attende nelle prossime settimane. Previsioni concrete e esatte.
Che si possono fare analizzando e sommando varie iniziative e proposte, perfino a livello parlamentare.
La prima: il deputato Morelli della Lega, ha presentato una proposta di legge per imporre alle radio di trasmettere una canzone in italiano dopo due canzoni straniere. Oltre all’obbligo, illiberale e autarchico, di servirsi solo degli studi italiani per registrare i dischi.
I militanti leghisti sono insorti: due straniere sono troppe. Il rapporto deve essere non del 33%,ma del 50%. Una italiana e una straniera.
Anzi, per i più accesi sovranisti: solo canzoni e musica italiana.
Come fosse possibile la nazionalizzazione della musica, operazione fallita perfino da Mussolini: anche molti gerarchi ascoltavano il jazz di nascosto.
Non contenti, alcuni hanno proposto, per evitare che il vincitore di Sanremo nei prossimi anni sia di origine estranea alla "razza", che devono partecipare solo cantanti discendenti da veri italiani.
Da quarta o quinta generazione e, soprattutto, non gay.
Altri, hanno proposto di creare una commissione censoria ad hoc, per escludere canzoni che non si rifanno alla tradizione del bel canto, nato sul suolo italico.
Contaminate da ritmi stranieri. Sembrano strambe proposte, fatte da fuori di testa.
Invece sono da tener conto e contrastarle. Inserite in un clima di odio, forte arretratezza culturale e di azioni censorie.
Come la denuncia alla Procura della Repubblica presentata da membri sovranisti del Parlamento, contro uno dei maggiori esponenti del Trap, nuova corrente musicale molto diffusa fra i giovani.
Questo cantante, che ha milioni di fan, secondo i denuncianti, con le sue canzoni alimenta il consumo delle droghe.
La seconda: una collega leghista del deputato Morelli ha proposto di italianizzare tutti i nomi dei Comuni del Trentino Alto Adige, in lingua tedesca e della Valle d'Aosta, francofoni.
Rinverdendo "i fasti" del regime fascista che italianizzava i nomi non solo di questi Comuni ma perfino dei musicisti e degli scrittori stranieri.
Vedasi, ad esempio, Carlo Dickens eccetera.
L'inarrestabile avanzata "dell'eleganza culturale" leghista, già si palesa anche nella programmazione notturna della radio nazionale.
Ad esempio: Rai Radio2 trasmette in diretta, ogni notte per quasi cinque ore, "I lunatici".
Trasmissione, aperta alle telefonate degli ascoltatori, condotta da due furbastri che hanno ben capito dove tira il vento e come fare carriera.
Tra una battuta qualunquista e molte volgarità, schienare e fatturare al posto di fare l'amore, si trova anche lo spazio per inneggiare al maschio alfa.
Per non citare l'intervista ad una scalmanata che tenta, con poco successo, di farsi spazio nella società dello spettacolo.
In piena libertà si è lasciata andare a frasi razziste a piene mani, con i conduttori che non lo impedivano.
Venendo meno alle regole del servizio pubblico. Che dovrebbe educare. Elevare culturalmente e socialmente l'ascoltatore.
Da meridionale sono preoccupato fin dalla formazione del governo attuale, come ho sempre sottolineato in tutti gli articoli pubblicati dal suo giornale.
Denunciando ciò che solo oggi, opportunisticamente, urla qualche personaggio politico locale.
Pronta, però, a mettersi subito al servizio della stessa Lega, come ogni giorno chiede il suo partito, al posto del M5S.
Bisogna opporsi alla Lega perché non ha rinunciato al suo inaccettabile antimeridionalismo.
Dal sovranismo nazionalista, siamo già al sovranismo regionalista.
Ovvero, la creazione delle piccole patrie. Verso il radioso futuro della creazione della Macroregione Padania.
Finalmente, è vicino il traguardo del primario obiettivo della Lega: La secessione dei ricchi della Padania, dai poveri straccioni meridionali.
E, al tempo stesso, con la Flat tax, la "secessione" per legge e per censo, del 10% dei ricchi dal resto della popolazione della padania.Il trionfo dell'ideologia neoliberista, pur in un sistema economico prigioniero di una nuova drammatica recessione, che farà rimpiangere la grande crisi del 2007-2008.
Per ottenere questo sfacelo, la Lega tende a favorire i suoi elettori nordisti a scapito proprio dei diritti costituzionali, come la salute e l'istruzione, di noimeridionali.
Vorrebbero trattarci come una "razza" inferiore.
Ci considerano solo come utile strumento, bacino di voti, per raggiungere propri obiettivi politici e economici.
Da veri furbastri, hanno tentato di nascondere l'antimeridionalismo dietro il paravento del sovranismo e la lotta contro i migranti africani.
Vogliamo dar loro ragione?
Siamo meridionali, mica fessi!"

comunicato n.119997



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