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Benevento, 18-02-2019 21:33 ____
Gli strali di Mastella contro il direttore generale dell'Azienda "San Pio" che non si presenta alla riunione con i sindaci
Disattendere la richiesta di convocazioone dell'Assemblea e' una sorta di insubordinazione. Resta comunque il fatto che lo ritengo un maleducato istituzionale. Sulle condizioni del Pronto Soccorso intervenga la magistratura
Nostro servizio
  

L'ultimo appuntamento con i sindaci a Palazzo Mosti, ha trattato un argomentio spigoloso e che non riesce ad incanalarsi nel percorso giusto.
All'incontro, avrebbero dovuto essere presenti i due direttori generali della sanità sannita: Quello dell'Asl, Franklin Picker, e quello dell'Azienda Ospedaliera "San Pio", Renato Pizzuti.
Il secondo manager non si è presentato e questo ha mandato su tutte le furie soprattutto Mastella che ha detto: Non mi ha nemmeno telefonato per avvertirmi della sua assenza, ho dovuto chiamarlo io e sapere che era impegnato altrove.
Disattendere la richiesta di convocazioone dell'Assemblea dei sindaci, che ha competenza sulla sanità locale, è una sorta di insubordinazione.
Resta, comunque, il fatto che lo ritengo un maleducato istituzionale, ha ancora detto Mastella. Riferirò tutto, con atto formale, alla Regione.
All'ordine del giorno di quest'ultimo segmento di Assemblea: 1) Situazione sanitaria ed ospedaliera. Discussione e decisioni; 2) Nomina dei componenti il Comitato di rappresentanza del comprensorio sanitario dell'Asl Bn come da legge regionale 32/94.
Presenti 26 sindaci o loro rappresentanti, su 78, il numero massimo di presenze raggiunto in queste tre riunioni di oggi.
Presente in Aula anche il Comitato Civico Spontaneo "Curiamo la vita" di Sant'Agata dei Goti con Mena Di Stasi.
Clemente Mastella, presidente dell'Assemblea, ha dato subito la parola al direttore generale dell'Asl che nella sua panoramica sull'attività svolta, ha detto che la sua è l'unica Asl della Campania che non ha la gestione diretta di Ospedali, questo però non vuol dire che non abbia, l'Asl, competenza sulle emergenze.
Nel Sannio ci dovrebbero essere 6 ambulanze medicalizzate, cioè con medico a bordo, mentre ne abbiamo 11 più una per la rianimazione che è su Benevento.
Nonostante questo, in una provincia disagiata come la nostra, mancano ancora i tempi di rientro in postazione che rimane scoperta per ore.
Sempre parlando di emergenza e di ambulanze, Picker ha riferito che il Piano riporta che ci deve essere un'ambulanza ogni 60mila abitanti.
A Benevento, dunque, ce ne dovrebbe essere solo una mentre ce ne sono 3 di cui una rianimativa.
Siamo state tra le prime Asl, ancora, ad aderire alla rete dell'Infarto Miocardico Acuto (Ima).
Abbiamo altresì 3 elisuperficie certificate e censite.
A Benevento, l'elisuperficie è addirittura pronta ad accogliere l'emergenza h24, una delle pochissime della regione.
Le altre due sono a Cerreto Sannita ed a San Bartolomeo in Galdo.
Scontiamo, ha proseguito Picker, una grave carenza di medici.
Al Bando di reclutamento non ha partecipato nessuno.
Nel 118 c'è bisogno di medici perché quelli che ci sono sono in età avanzata mentre in questo settore occorre anche una grande fisicità.
Non ci siamo mai incamminati, ha concluso Picker, sulla strada dei tagli o delle riduzioni.
Mario Pepe nel suo intervento ha detto che gli elementi più preoccupanti e drammatici si avvertono maggiormente all'Ospedale "Rummo" ma il direttore generale Pizzuti ha manifestato la sua assenza facendo un atto di grande scortesia nei nostri confronti.
E qui Mastella ha anche egli stigmatizzato tale comportamento ed ha espresso le frasi forti che abbiamo già riportato innanzi.
Mena Di Stasi, per il Comitato Civico Spontaneo "Curiamo la vita" di Sant'Agata dei Goti ha letto con emozione una lettera con la quale ha ribadito che c'è una differenza abissale, in questo nuovo Piano Ospedaliero, tra le varie province della regione.
Abbiamo notato come è quanta differenza ci sia tra la provincia di Benevento e quella di Salerno (quella del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca ndr). I numeri non mentono, la nostra è una piccola provincia, ma non vogliamo e non possiamo essere considerati solo numeri. Questo vogliamo far sapere al ministro della Salute, ancora assente ingiustificato nel Sannio ed al presidente della Regione e commissario alla Sanità, sordo alle richieste dei suoi corregionali.
L'ultimo Piano Ospedaliero prevede per Salerno oltre ad un Dea di II livello, ben cinque Dea di I livello e due Presidi Ospedalieri di base.
Da qualche giorno qui da noi a Sant'Agata è cominciata l'opera di smantellamento del Sant'Alfonso, una struttura capace di accogliere oltre 150 posti letto mentre è stata ridotta a sole 24 disponibilià.
Non era questo quello che il popolo aveva richiesto, ha proseguito Di Stasi.
Volevamo un Ospedale capace di poter fare quello che ha sempre fatto fino al 31 dicembre del 2017.
Se voi credete di averlo salvato, vi sbagliate.
Quindi Di Stasi ha chiesto che il Sant'Alfonso torni nella gestione dell'Asl ed attraverso una deroga centrale, diventare Dea di primo livello.
Bisogna poi garantire il dea di secondo livello al "Rummo" eliminando il concetto di macroarea Avellino-Benevento.
Abbiamo chiesto al parlamentare del Movimento Cinque Stelle, Pasquale Maglione, di far venire qui da noi il sottosegretario alla Salute, ma non è mai venuto; altrettanto abbiamo chiesto ad Erasmo Mortaruolo per il presidente della Regione e nemmeno lui ci ha più risposto.
Picker intervenendo nuovamente ha detto che lo snodo di tutta la vicenda dovrebbere essere l'uscita della Regione dal piano di rientro.
Dieci anni del blocco di tutto ci ha fatto perdere 15mila dipendenti in tutta la regione.
Se prima forse erano anche troppi, oggi sono pochissimi. Non ci sono più i presupposti del commissariamento che invece continua e con esso la partita politica nazionale.
All'Asl ho risparmiato fino a 500mila euro che si spendevano per avvocati e per affitti passivi, tutti soldi spostati sull'assistenza.
Mastella ha quindi detto: Siamo pronti a fare la battaglia accanto a voi ed anche alla Regione, ma vogliamo essere ascoltati.
Mastella ha nuovamente descritto lo stato di gravissimo disagio in cui versa il Pronto Soccorso del "Rummo" ed a tale riguardo ha invocato l'intervento della magistratura per capire cosa stia effettivamente succedendo.
Carmine Valentino, il sindaco di Sant'Agata dei Goti, ha detto che l'Ospedale "Sant'Alfonso Maria de' Liguori" ha ottenuto la deroga per il Pronto Soccorso ma non c'è più l'Ospedale.
Se non c'è la garanzia assoluta dell'assistenza è meglio chiuderlo.
Valentino ha confermato che bisogna chiamare nuovamente in audizione Pizzuti.
Poi ha raccontato, per quello che ha potuto, la drammatica vicenda della giovane che la vigilia di capodanno venne colpita al torace da un petardo, proprio a Sant'Agata dei Goti.
Per Picker lì c'è stato un esempio di buona sanità.
Valentino non ha potuto parlare ed entrare nei particolari perché vi sono in corso indagini, ma ha fatto chiaramente capire che le informazioni in possesso di Piker fossero profondamente sbagliate.
In modo anche violento ho dovuto bussare io alla porta per farmi aprire...
Mario Scetta, sindaco di Castelvenere, medico, ha parlato di una morte annunciata per consunsione.
Ok per l'ambulanza ma ko per l'assistenza. Siamo ad un punto di non ritorno.
Se tanti primari sono andati via dal "Rummo" vuol dire che hanno sentito che la puzza di bruciato...
Nella sanità l'unica cosa che conta è l'emergenza.
Mastella ha chiuso con una forte vena polenica nei confronti del governatore della Campania, Vincenzo De Luca: Non venga a Benevento solo quando si parla di vino ma venga a visitare anche il nostro Pronto Soccorso per accorgersi in che condizioni si trova.
La riunione si è conclusa con l'intesa che venga nuovamente inviata richiesta di audizione al direttore generale dell'Azienda San Pio.
Qui l'Assemblea si è sciolta. Il secondo punto all'ordine del giorno, non è stato affrontato.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

comunicato n.119951



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