Benevento, 09-02-2019 13:06 |
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Lettura e commento di alcuni brani di uno dei libri piu' importanti e struggenti della scrittrice e saggista Anna Maria Mori, "Bora"
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Redazione |
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Per il "Giorno del Ricordo", istituito con la legge del 30 marzo 2004, numero 92, nel corso del quale si commemorano le vittime delle foibe e dell'esodo degli italiani da Istria e Dalmazia nel secondo dopoguerra mondiale, si è svolta, presso il Liceo Scientifico "Rummo" di Benevento, un'ora di lezione nell'Aula Magna che ha coinvolto le classi delle docenti Linda Cennamo e Maria Zarro, con la supervisione del dirigente scolastico, Teresa Marchese.
L'iniziativa promossa dal Circolo Manfredi di Benevento, con la cooperazione della Provincia di Benevento, è consistita nella lettura e nel commento di alcuni brani di uno dei libri più importanti e struggenti della scrittrice e saggista Anna Maria Mori, "Bora", che l'esule istriana ha scritto con Nelida Milani.
La rievocazione di quella tragedia che coinvolse alcune centinaia di migliaia di concittadini risiedenti nelle regioni dell'Istria e della Dalmazia, alcune decine dei quali trovarono la morte in modo atroce, è stata curata dalla giornalista beneventana Enza Nunziato.
Rievocato il contesto storico-politico della vicenda degli "infoibati" e della cacciata degli italiani dalle loro proprietà e dai numerosi centri dell'Istria e dalla Dalmazia, braccati dai partigiani del Maresciallo Tito, Nunziato ha portato agli studenti presenti nell'Aula Magna del "Rummo" i saluti della stessa Mori e dello storico Guido Crainz, che ha curato la Prefazione di "Bora".
Nunziato ha anche annunciato che il prossimo 20 febbraio Mori sarà a Benevento in una manifestazione pubblica, da lei stessa curata e organizzata: in quella occasione, ancora una volta, Mori porterà la propria testimonianza sulle vicende dell'Istria e della Dalmazia nel secondo dopoguerra affinché quelle terribili pagine di storia del nostro non vadano dimenticate.
"La Memoria" - ha detto a questo proposito Nunziato agli studenti - deve essere sempre coltivata se si vuole affermare finalmente una società civile fondata sul diritto, sul rispetto di tutti gli esseri umani e sulla pace".
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