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Benevento, 06-11-2018 17:21 ____
Il nuovo presidente della Provincia si ritrova il grato compito di poter dare finalmente una svolta alla fruizione di un "patrimonio dell'umanita'"
E' quanto affermano i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Marianna Farese ed Anna Maria Mollica a proposito del Complesso della chiesa di Santa Sofia bene tutelato dall'Unesco
Redazione
  

Il nuovo presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria, di una svolta alla fruizione del Complesso di Santa Sofia.
Questo è quanto hanno auspicato, in una nota, i consiglieri comunali del M5S a Palazzo Mosti, Marianna Farese ed Anna Maria Mollica.
"Dall'ormai lontano 2011 - scrivono - il Complesso monumentale di Santa Sofia è nella Lista dei Patrimoni dell'Umanità tutelati dall’Unesco, senza che questo abbia reso capaci le Amministrazioni locali succedutesi nel tempo di tesaurizzare tale prestigioso riconoscimento.
Già nel giugno scorso il Movimento 5 Stelle è intervenuto per lanciare l'allarme sulle condizioni del chiostro, "affrescato" da diffuse macchie di umidità e contornato da costose apparecchiature multimediali spente e sulla possibilità di rendere il Campanile disponibile per visite interne da parte dei cittadini e dei turisti.
In un successivo intervento del settembre scorso, il Movimento 5 Stelle, nell'ambito della Commissione consiliare Cultura, ha esplicitato una proposta ancora più articolata, volta a migliorare la fruibilità turistica del complesso longobardo, ancora privo di videosorveglianza, soprattutto tramite il confronto tra i soggetti istituzionali competenti e gli stakeholder, utile a concertare e realizzare un piano finalizzato a valorizzare un potenziale ancora inespresso.
L'intervento necessario e più urgente risulta essere quello di riservare per la chiesa di Santa Sofia soltanto le celebrazioni di eventi di grande rilevanza religiosa, impegnando per le funzioni "ordinarie" la stupenda e inutilizzata parrocchia restaurata del Santissimo Salvatore in via Stefano Borgia, di fondazione longobarda, facilmente accessibile anche da parte di anziani e disabili, non rientrando nella zona a traffico limitato.
La chiesa di Santa Sofia, liberata dagli scanni e dagli impedimenti a visite turistiche durante le celebrazioni religiose (anche matrimoni e funerali), tornerebbe nelle condizioni di essere riaffidata al Museo del Sannio, con le passate funzioni di prima sala di esposizione.
Gli orari di visita potrebbero allungarsi dalle 9.00 del mattino alle 19.00 di sera, una volta che la Provincia cancellerà le inspiegabili chiusure al pubblico del Museo dalle 13.00 alle 15.00 e dalle 18.30 alle 20.00, durante le quali viene comunque utilizzato personale di custodia in turnazione!
Le accampate incertezze circa la proprietà del Complesso sofiano sono venute a cadere dopo il recente e risolutivo ritrovamento, presso l'Archivio Notarile di Benevento, di un atto notarile del 17 aprile del 1939, in cui si attesta che la Provincia di Benevento ha acquistato per 871.700 lire il Chiostro di Santa Sofia "coll'attigua chiesa omonima, con gli annessi due giardini e con ogni altro accessorio, dipendenza e pertinenza".
Il neoeletto presidente della Provincia, si ritrova il grato compito di poter dare finalmente una svolta alla più idonea fruizione di un "patrimonio dell'Umanità".

comunicato n.117361



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