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Benevento, 03-11-2018 21:23 ____
Calcio, Serie B: Il Benevento prima illude ma poi crolla malamente contro l'Ascoli. Al "Ciro Vigorito" ad imporsi sono i marchigiani per 1-2
Cristian Bucchi: Bisogna capire gli errori commessi e cercare di evitarli. Siamo una buona squadra ma bisogna dimostrarlo per tutta la partita e non solo a tratti
Nostro servizio
  

Benevento (4-3-3): Puggioni; Gyamfi, Billong, Volta, Letizia; Tello, Viola, Nocerino (61' Asencio); Insigne (61' Ricci) Coda, Buonaiuto (70' Improta). A disposizione (Montipò, Gori, Antei, Di Chiara, Maggio, Costa, Goddard, Bandinelli, Volpicelli) Allenatore Cristian Bucchi

Ascoli (4-3-1-2): Perucchini; Laverone, Brosco, Valentini, D'Elia; Addae, Frattesi (87' Padella) Troiano (76' Zebli); Ninkovic; Beretta, Ngombo (63' Kupisz). A disposizione (Lanni, Bacci, Scevola, De Santis, Ganz, Quaranta, Casarini, Cavion, Parlati) Allenatore Vincenzo Vivarini

Arbitro: Manuel Volpi di Arezzo
Assistenti: Giuseppe Borzomì di Torino e Alessandro Cipressa di Lecce
IV Uomo: Francesco Forneau di Lecce
Reti: 2' Coda, 19' autorete Volta, 47' Ninkovic
Ammoniti: Ngombo, Addae, Brosco, Perucchini (A); Tello (B)
Angoli: 11-1
Recupero: 4' pt; 6' st
Spettatori: circa 10000.

"E' stata tutta colpa di quel gol a freddo".
La celebre frase di Oronzo Canà, l'immaginario personaggio del film "L'allenatore nel pallone" interpretato da Lino Banfi, può sintetizzare Ascoli-Benevento vinta dai marchigiani per 1-2.
Il gol lampo di Coda aveva illuso tutti, facendo presagire una comoda passeggiata da parte di Viola e compagni ma la Strega non aveva fatto i conti contro l'undici bianconero che, anche in terra sannita, ha mostrato di essere una squadra ben organizzata e che ha tutte le carte in regola per recitare un ruolo di protagonista in questo campionato di Serie B.
Dopo l'Hellas Verona, anche il Benevento è caduto sotto i colpi del Picchio che ha sfoderato una bella prova grazie anche alla giornata di grazia di alcuni uomini, in particolare Ninkovic.
Così i giallorossi hanno conosciuto la terza sconfitta stagionale, la seconda tra le mura amiche, ed ora dovrà, necessariamente, interrogarsi su diversi atteggiamenti mostrati in questa serata da dimenticare.
Un esempio su tutti: una sola occasione da gol nella ripresa; troppo poco per una squadra che ambisce a traguardi importanti.
Venendo alla cronaca, mister Cristian Bucchi recupera Letizia e rispolvera Nocerino a centrocampo al fianco di Viola e Tello.
Per il resto, è lo stesso undici visto all'opera contro la Cremonese.
Dalla parte opposta, Vincenzo Vivarini si affida al 4-3-1-2 con Ninkovic tra le linee alle spalle del duo Ngombo e Beretta. 
L'avvio è scoppiettante.
Passano solo due minuti, apertura della destra di Insigne per Buonaiuto che carica il diagonale Perucchini non trattiene e per Coda è un gioco da ragazzi gonfiare la rete.
L'Ascoli non si fa intimorire e trova il pari al minuto numero diciannove; Laverone sulla destra mette al centro e Volta in anticipo realizza il più classico degli autogol.
Il Benevento prova a reagire e, così, alla mezz'ora sfiora il vantaggio.
Viola illumina per Coda che al volo prova la conclusione, ma Perucchini non si fa ingannare e respinge la sfera.
Nel finale di primo tempo, è l'Ascoli ad avere l'opportunità di passare in vantaggio con Ninkovic che, in mezza girata, chiama agli straordinari Puggioni. L'inizio della ripresa è un incubo per i giallorossi.
Da un rinvio non preciso di Puggioni, Frattesi serve Ninkovic il quale, dal limite, indovina il bersaglio.
La reazione del Benevento arriva con un tiro cross di Insigne che lambisce la parte superiore della traversa.
Bucchi prova a cambiare qualcosa inserendo contemporaneamente Ricci e Asencio in luogo di Insigne e di uno spento Nocerino, ma i padroni di casa non riescono a trovare i varchi giusti per impensierire la difesa bianconera.
La manovra continua ad essere lenta e imprevedibile; alla fine a fare festa sono gli ascolani, per gli stregoni solo fischi.

Le voci dagli spogliatoi

Emanuele Padella, difensore Ascoli
"A Benevento ho un rapporto speciale ho avuto i miei figli e mi sono sposato qui, è un passato importante e sono orgoglioso di essere un immortale.
Se sono cresciuto come giocatore e come uomo devo tutto a questa pizza e a questi splendidi tifosi che mi hanno riservato un'accoglienza meravigliosa". Sulla partita e sul suo Ascoli ha aggiunto: "Abbiamo iniziato male ma poi siamo riusciti a riprendere una partita difficile.
Non era facile fare risultato qui, ma con caparbietà e buon gioco abbiamo ottenuto una vittoria importante.
Il nostro obiettivo resta la salvezza, ma siamo una buona squadra e può accadere davvero di tutto".

Vincenzo Vivarini, allenatore Ascoli
"Sono contento per la vittoria e per la prestazione della squadra.
Sapevamo d'incontrare una grande squadra come il Benevento e che non sarebbe stato facile fare risultato.
Non siamo partiti con il piglio giusto ed abbiamo patito alcune pressioni subendo il gol dei giallorossi.
Dopo i primi minuti di sbandamento, ci siamo riorganizzati e abbiamo imbrigliato la fase di costruzione del Benevento.
E' stata una partita dove siamo stati bravi a non concedere quasi nulla.
Il secondo gol nasce da una situazione che abbiamo preparato.
Dobbiamo essere contenti del risultato e fare i complimenti ai ragazzi".

Cristian Bucchi, allenatore Benevento
"Facciamo fatica a rientrare subito in partita dopo che passiamo in svantaggio.
Ci sono sempre degli errori a volte individuali a volte di squadra.
E' sicuramente un difetto di questo avvio di campionato che dobbiamo correggere.
Dobbiamo essere più bravi a sfruttare le occasioni.
Abbiamo battuto undici corner, tanti rimbalzi in area, ma non siamo riusciti ad essere incisivi e a finalizzare nel momento giusto.
Di fronte avevamo un Ascoli ben messo in campo che ha sfruttato bene gli spazi e ci ha colpito nel momento giusto".
Spesso e volentieri il Benevento è andato in difficoltà soprattutto nella zona nevralgica del campo: "A centrocampo eravamo contati con Bandinelli che aveva avuto un affaticamento.
Viola, secondo me, poteva rifinire meglio in quel ruolo, poi la partita è cambiata ed ho dovuto sacrificare un centrocampista.
Non avremmo dovuto commettere l'errore di concedere qualcosa. Abbiamo concesso quasi nulla ed abbiamo pagato a duro prezzo".
Una battuta d'arresto che deve far riflettere, ma il tecnico giallorosso non si perde d'animo: "Dobbiamo continuare a lavorare e crescere.
Bisogna capire gli errori commessi e cercare di evitarli.
Siamo una buona squadra ma bisogna dimostrarlo per tutta la partita e non solo a tratti".

 

 

 

 

comunicato n.117283



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