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Benevento, 13-10-2018 17:16 ____
L'Amministrazione comunale di Pietrelcina ha dedicato la intitolazione di una strada a Pasquale Mandato, vittima del dovere
Commovente il ricordo che del padre ne ha fatto la figlia Maria Grazia che ha ripercorso i momenti di quel giorno in cui la camorra le uccise il genitore
Redazione
  

Una cerimonia particolare e di grande connotazione interiore quella svoltasi nel paese natale di Padre Pio per ricordare il sacrificio del pietrelcinese Pasquale Mandato, ucciso dalla camorra a soli 53 anni.
L'Amministrazione comunale ha inteso intitolare una strada a compianto maresciallo degli agenti di custodia.
L'inizio della manifestazione significativa nei pressi dell’ex Guardia Medica dove stamane, fa sapere il collega Lino Santillo, vi è stata la benedizione e la scopertura della lapide con la scritta: "Via maresciallo Pasquale Mandato, vittima del dovere Medaglia d'Oro al Valore Civile alla memoria".
Alla presenza di diverse autorità militari, civili, religiose ed istituzionali il grande evento programmato dal sindaco Domenico Masone.
Tra i convenuti la figlia Maria Grazia del compianto Pasquale Mandato.
Emozione, silenzio e tante intime riflessioni nei pochi minuti dedicati alla scopertura della targa con le significative parole incise sul marmo.
Poi, il corteo delle autorità si è diretto in viale Cappuccini nella struttura del Palavetro.
L'inizio dei lavori per il grande evento commemorativo in favore del maresciallo Pasquale Mandato è stato affidato al sindaco di Pietrelcina Domenico Masone il quale ha ringraziato tutti i convenuti e in particolare la figlia Maria Grazia Mandato, unitamente alla popolazione e alle tantissime autorità.
Poi, il microfono a Maria Grazia la quale ha ripercorso con grande emozione e pacatezza d'animo il fatidico giorno della morte del papà avvenuto a Santa Maria Capua Vetere il 5 marzo 1983.
"Pasquale Mandato, figlio di Pietrelcina" un onesto lavoratore, corretto e puntuale in ogni sua azione nel servire lo stato.
La targa dedicata a mio padre e l'intitolazione della strada devono servire a Pietrelcina, ai giovani e a tutte le persone che transitano per tale arteria a ricordare un uomo vittima della camorra e a far rivivere in ogni persona gli alti valori dell'impegno, della costanza e del senso civico del dovere verso lo stato e le istituzioni.
Tutti gli adulti hanno responsabilità sulla memoria.
Lo stato deve ricostruire e far credere ad ogni persona che l'impegno è elevato e non bisogna mai fermarsi davanti ai soprusi e alle angherie di nessuno.
Mio padre rappresenta uno dei tanti caduti, vittima del dovere e dell’attaccamento al dovere ed all'impegno del ruolo ricoperto".
A seguire, la parola al prefetto Francesco Antonio Cappetta il quale ha parlato del significato dei toponomi che le Amministrazioni comunali dedicano a cittadini illustri.
Poi, il procuratore della Repubblica Aldo Policastro: "Mandato è stato un uomo che ha svolto il suo lavoro con semplicità, giustizia  e dedizione.
Ha messo in pratica il coraggio  e l'impegno dei valori della costituzione".
A seguire Francesco Basentini, capo Dipartimento Amministrazione Penitenziaria: "Pasquale Mandato è stato un eroe del dovere.
I vari clan nel passato gestivano gli spazi all’interno dei carceri, ecco allora il rigetto e l'impegno civico di Mandato il quale si è sempre rifiutato ad ogni pressione dei malavitosi.
Per cui, oggi siamo qui a Pietrelcina per ricordare il sacrificio del compianto maresciallo degli agenti di custodia".
Poi, Lepre, componente Consiglio Superiore della Magistratura: "Il nostro Paese paga un prezzo altissimo con le vittime impegnate nelle istituzioni.
La morte di Pasquale Mandato si perpetua ogni giorno all'interno della sua famiglia.
La tragedia di un delitto efferato.
Dobbiamo tutti lottare senza nessun cedimento per consegnare ai nostri giovani un'Italia migliore e senza prevaricazioni di sorta".
A seguire, Giovanni Melillo, procuratore della Repubblica di Napoli: "Conosco la figlia di Mandato, Maria Grazia, da anni e anni, insieme alla sua famiglia hanno sempre conservato nel loro intimo la tragedia di un uomo onesto e semplice, attaccato al dovere.
Mai, ho sentito parole di odio e vendetta nei confronti di nessuno.
Il nostro Paese ha pagato un caro prezzo con una lunga scia di sangue di uomini legati al dovere all’impegno quotidiano per portare altri i valori della nostra costituzione e della nostra Italia.
La famiglia di Mandato ha sempre tenuto accesa la fiammella della memoria.
Da parte nostra, dobbiamo chiedere sempre la verità e la giustizia".
Infine, la parola è passata al procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho: "Il duro lavoro sei servitori dello stato non deve essere dimenticato.
La Polizia Penitenziaria ogni giorno è impegnata con grande sacrificio e abnegazione.
Vi è una illegalità quotidiana. La camorra è omertà.
La camorra esiste perché c'è il silenzio.
Noi tutti dobbiamo dare una mano per evitare questi episodi negativi che avvengono nella quotidianità.
Solo così possiamo sconfiggere le organizzazioni criminali.
Un grande esempio per tutti noi è stato proprio il maresciallo Pasquale Mandato. Lui non si è piegato a nessuno".
Poi le domande da parte degli alunni della scuola locale.
A condurre il dibattito, il giornalista Raffaele Sardo.
Una giornata senza dubbio di grande intensità vissuta a Pietrelcina.
Impeccabile e preciso il servizio d'ordine.
Tutto si è svolto con grande linearità e pacatezza.

 

 

 

 

comunicato n.116726



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