Benevento, 11-10-2018 12:07 |
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A Capitale Europea del vino Ewc 2019 i territori di Guardia Sanframondi, Castelvenere, Sant'Agata dei Goti, Solopaca e Torrecuso
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Redazione |
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Gennarino Masiello (foto), presidente provinciale e vicepresidente nazionale di Coldiretti, è intervenuto dopo il via libera arrivato al dossier consegnato a Bruxelles che dichiara Capitale Europea del vino Ewc 2019 i territori di Guardia Sanframondi (capofila), Castelvenere, Sant'Agata dei Goti, Solopaca e Torrecuso.
L'ultima volta per l'Italia è stata nel 2016, che vide protagonista l'areale veneto di Valdobbiadene-Conegliano.
"L'ufficializzazione della candidatura del territorio "Sannio Falanghina" a Città Europea del Vino rappresenta - scrive - una grande opportunità per il sistema economico provinciale e regionale, ma soprattutto per affermare definitivamente un nuovo modello agricolo che alza l’asticella della viticoltura sannita verso la qualità, la capacità di stare sul mercato, il legame con il turismo.
Complimenti ai sindaci dei cinque Comuni ed alle istituzioni coinvolte per l’ottimo lavoro svolto finora.
Coldiretti è pronta a fare la sua parte per sostenere l'ultimo miglio e il via libera da parte della rete europea Recevin.
Sosterremo le Amministrazioni comunali, il Consorzio di Tutela e la Regione nello sforzo definitivo necessario a portare a casa il risultato.
Il Sannio ha quasi la metà dei vigneti della Campania e sta recuperando terreno in termini di marketing, investendo in consulenza tecnica per migliorare la produzione.
I vini sanniti continuano a farsi apprezzare in Italia e nel mondo, pur avendo ancora ampi margini di crescita.
L'occasione d'oro del 2019 può dare la spinta definitiva.
Il nuovo modello agricolo, che ruota intorno alla multifunzionalità delle aziende ed alle filiere trasparenti, deve essere l'obiettivo di tutto il sistema territoriale, innescando contaminazioni e indotto anche negli altri settori. Brinderemo con la Falanghina al tramonto definitivo dell'idea di un modello fordista per questa provincia, che ha lasciato in eredità solo cemento e capannoni abbandonati.
L'agricoltura è il passato, il presente e il futuro del Sannio".
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