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Benevento, 05-10-2018 19:53 ____
Calcio, Serie B: Alla fine del forcing che precede la pausa-nazionali, il Pescara attende la Strega allo Stadio "Adriatico"
Convocati 24 elementi. Sara' nuovamente assente Costa per una ricaduta. Al suo posto, al rientro, ci sara' Billong. Mister Bucchi: Serve continuita'. Tutti hanno fatto bene, ma a sprazzi. Dopo lo stop ricercheremo lo "zoccolo duro" della nostra rosa
di Francesco Maria Sguera
  

Nove anni dopo, i giallorossi tornano a Pescara per affrontare i biancazzurri.
I precedenti del Benevento in Abruzzo non sorridono alla truppa di Bucchi: I sanniti contano due pareggi e ben cinque pesanti sconfitte.
Allo Stadio "Adriatico", dunque, vi sarà l'opportunità di sfatare un nuovo taboo, oltre che di riscattare l'ultimo scivolone casalingo contro il Foggia.
A proposito dei rossoneri, Cristian Bucchi, nella conferenza stampa che ha preceduto la partenza dei giallorossi per la trasferta abruzzese, la gara è in programma domani, sabato 6 ottobre alle 15.00, ha subito esposto il suo punto di vista a proposito della sconfitta subita: "La partita con il Foggia, al di là delle qualità dei nostri avversari, che erano bravi a costruire la manovra e gestire la palla, l'abbiamo persa noi.
Abbiamo subito tre tiri e preso tre gol.
Abbiamo smesso di essere squadra, abbassando la concentrazione, per gran parte della gara.
Forse è perché si sono create troppe aspettative attorno a noi.
I pensieri positivi su di noi devono far parte del contorno.
In Serie B ogni squadra ha perso. Tranne il Pescara.
Evidentemente qualche problema di equilibrio lo hanno tutte. Chi prima lo troverà, riuscirà ad alzare seriamente l'asticella".
Ancora: "Sarebbe troppo pretenzioso avere una squadra che domina ogni partita, senza dare spazio agli avversari.
E' normale la voglia di vincere, ma non può essere intesa come un dovere. Dobbiamo darci tempo.
Non significa concederci troppi mesi, ma significa costruire il nostro cammino gradualmente, partita per partita, maturando ed acquistando continuità.
Questi momenti meno positivi possono fungere da sprone per far bene nelle giornate successive".
Il tecnico dei giallorossi, successivamente, ha avuto modo di elogiare i biancazzurri di mister Pillon: "Mi aspettavo un Pescara in queste condizioni. Forse la squadra era molto sottovalutata.
Conta su ottimi calciatori, come Mancuso, che è duttile e molto efficiente.
Ha esterni pericolosi, ma anche un buon centrocampo.
La difesa, invece, si basa su esperienza e qualità.
Nell'ultimo turno contro il Padova, sono tornati a casa solo con un pareggio, ma da qui alla fine del campionato si riveleranno pericolosi e daranno del filo da torcere a tutti".
Il capitolo turnover, poi, è stato nuovamente aperto, dopo aver concesso margine di discussione ai tifosi giallorossi: "Esso serviva per arrivare alla sosta nelle migliori condizioni possibili e per studiare perfettamente ogni elemento della squadra: tattica, condizioni atletiche, caratteriali, risposta emotiva alle scelte tecniche.
La conoscenza della "rosa" la si ottiene vivendo e attraversando momenti positivi, ma anche negativi.
Questa conoscenza spero ci possa portare a proporre un bel calcio.
La mia difficoltà sta nel fatto che tutti hanno fatto tanto bene, ma a sprazzi. La continuità e la costanza vanno ancora un po' ricercate: dovrò essere bravo io a farlo.
Se si fa un turnover si è sempre potenzialmente soggetti a critiche, soprattutto se non avessimo vinto a Cittadella.
Fortunatamente ho tanti calciatori che si equivalgono e, purtroppo o per fortuna, devo essere bravo io a gestirli, cercando, poi, di ottenere uno "zoccolo duro": una serie di giocatori che abbiano continuità e che dimostrino grande costanza.
Sceglierò, pertanto, in base a questo: in base a chi dimostrerà maggiore continuità nel rendimento e nello spirito".
Un'altra nota dolente, quanto sfortunata, è la situazione degli infortunati.
L'infermeria, infatti, è piena di difensori.
"Non siamo stati fortunati - ha confessato l'allenatore - con questi infortuni per i difensori centrali.
Antei era reduce da un lungo stop ed abbiamo investito tempo; Tuia ha accusato un fastidio al tendine che si trascina dietro da un po'; Costa quando sembrava aver recuperato ha riaccusato il colpo e si è fermato nuovamente; Billong è stato fermo per un problema all’adduttore, ma ora è tornato.
Al momento del bisogno, però, si sono fatti trovare tutti pronti.
Sono convinto anche che anche Sparandeo ed Antei, qualora dovessero giocare, faranno altrettanto.
Sono, pertanto, tranquillo.
Mi piace vivere questo momento come un'occasione di crescita per gli altri giocatori da lanciare.
Maggio centrale? Potrebbe ricoprire il ruolo di terzo di destra in una difesa a tre.
L'ex calciatore del Napoli fa, però, della spinta, la sua migliore caratteristica.
Significherebbe un po' tappargli le ali sacrificarlo come centrale".
Altro oggetto di critiche dopo la sconfitta con il Foggia, è stato lo stile molto offensivo che il tecnico ha prediletto per la sua squadra: "Il nostro modo di giocare è molto propositivo.
E' garantito e coperto dal nostro ultimo centrocampista e dai due difensori centrali.
Mi piace far inserire le mezze ali oppure far sovrapporre gli esterni di difesa, così come pressare alto e non far respirare gli avversari.
Certamente, dovremo essere bravi ad organizzarci meglio, disponendoci in maniera più efficiente in mezzo al campo, ma anche fornendo maggiore attenzione alla lettura della partita o delle situazioni".
"Passo indietro? No.
Non abbiamo avuto continuità di gioco con un singolo gruppo di calciatori.
Ho avuto modo solo con il tempo di conoscere le caratteristiche di questa squadra, sotto ogni aspetto, come ho detto prima.
Nella partita con il Foggia non c'è stato un passo indietro, semplicemente la marcatura realizzata è stato il nostro problema, perché ci siamo illusi di aver già portato a casa la partita.
Al primo gol subito ci siamo destabilizzati. Ma perché?
Dobbiamo capire che possiamo subire gol in ogni momento, non perché siamo vulnerabili, ma perché per l'andamento della gara ci può stare incassare una rete, è normale concedere qualche sprazzo di partita agli avversari.
Dobbiamo essere bravi a leggere i momenti della partita, a rimanere in gara.
Invece, ci siamo fatti prendere dal momento negativo, abbiamo preso il terzo gol ed abbiamo mollato la presa.
Da sabato finalmente potremo stabilire quali saranno i calciatori-tassello che, da quel momento in poi, garantiranno continuità alla nostra formazione.
Sarebbe strano se io avessi già da lunedì la formazione prestabilita, perché significherebbe avere delle alternative scarse. Io, invece, voglio tutti titolari, tanti calciatori validi e pronti a giocare, ma soprattutto che abbiano sempre voglia di far bene".
Continuando il discorso inerente alla precedente partita: "Puggioni? Non mi piace parlare dei singoli.
Aveva fatto degli interventi decisivi a Verona oppure a Cittadella.
Ci sta avere momenti negativi, è fisiologico.
Non mi interessa l'errore tecnico, ma come se ne viene fuori: la reazione che ha un mio calciatore, perché l’errore non cambia ciò che siamo.
Gli errori sono figli di chi fa, chi non fa non può sbagliare.
Ed io apprezzo questo.
Tello? Ci sono dei ritmi molto alti in ogni partita.
Era un po' stanco, avendo giocato con grande continuità.
Ho preferito giocare con due calciatori più tecnici: è stata una scelta voluta.
Volevo imporre la gara grazie alle caratteristiche di Nocerino e Viola. Non abbiamo perso perché non c'era Andres, ma perché non abbiamo fatto quello che ci eravamo di prefissati di fare".
Successivamente, il tecnico del Benevento ha comparato il campionato di Serie B vinto da protagonista con la maglia del Napoli, dodici anni fa, con quello attuale, in cui sta provando a rivelarsi altrettanto protagonista, ma sulla panchina giallorossa: "Vincemmo quel torneo all'ultima giornata, contro una diretta rivale: il Genoa, che poi salì ugualmente.
Allora, vi erano Napoli, Juventus e Genoa che erano più forti di tutte, quest'anno no: non c'è una squadra "ammazza-campionato".
Poi, a differenza della A, la B è un campionato molto più livellato: puoi vincere o perdere con chiunque.
L'esempio lampante è la Salernitana ed il suo rendimento altalenante.
Questo campionato non si deciderà a marzo.
Credo che tante squadre si aggrapperanno sempre alla zona play-off e che, di tre punti in tre punti, modificheranno sempre più le proprie aspettative".
Verso la fine della conferenza, Cristian Bucchi ha avuto modo di spiegare quello che per lui ha rappresentato il Pescara ed i rapporti importanti che sono nati legandosi, in passato, a tale società.
"Pescara - ha detto - è stato il punto di passaggio tra la mia carriera da calciatore e quella da allenatore.
Ritrovo il presidente Sebastiani, a cui devo tanto e che ringrazierò sempre, per quando mi scelse come calciatore e, successivamente, come uomo per allenare il suo Pescara.
Durante la gara metterò da parte questo sentimento per cercare di ottenere punti, ma poi ci saluteremo con grande affetto, perché c'è grande riconoscenza".
In conclusione: "Mi fa piacere dei complimenti di Cosmi e di Luisi ricevuti in settimana.
Conoscono l'uomo, dietro l'allenatore.
Sono persone sincere e sono grato loro per le belle parole spese.
Sono felice di essere qui oggi, sono convinto che sia la strada giusta.
Credo di aver fatto la mia "gavetta", con soddisfazione ed orgoglio e mi lusinga molto che persone che mi conoscono in vesti diverse possano avere tali idee positive su di me".
Il Benevento, dunque, si presenterà a Pescara nuovamente con 24 elementi nella lista dei convocati.
Costa, per una ricaduta, non prenderà parte all'incontro: sarà sostituito da Billong, al ritorno dopo l'infortunio.
Ecco la lista completa: Portieri: Puggioni, Montipò, Gori; Difensori: Antei, Di Chiara, Gyamfi, Billong, Maggio, Sparandeo, Letizia, Volta; Centrocampisti: Bandinelli, Del Pinto, Nocerino, Tello, Viola, Volpicelli, Goddard; Attaccanti: Coda, Asencio, Improta, Insigne, Buonaiuto, Ricci.
Nel solito 4-3-3 spazio a Puggioni tra i pali; Maggio, Volta, Billong e Letizia, in ballottaggio con Di Chiara, comporranno il quartetto difensivo.
Viola guiderà il centrocampo, formato, appunto, dal regista, con Tello e Bandinelli, favorito su Nocerino, ai suoi fianchi.
Davanti, Improta è favorito su Buonaiuto sulla fascia sinistra; sul versante opposto Insigne potrebbe rilevare Ricci. In mezzo ci sarà Coda.
La situazione concernente la formazione dei padroni di casa, invece, è più complessa.
Mister Bepi Pillon ha recuperato Brugman per l'importante sfida, ma ha anche perso Capone ed Antonucci.
Ai due esterni, si accodano ancora Scognamiglio, che sarebbe stato uno degli ex di turno, ed il portiere Farelli.
I convocati del Pescara sono 24, di seguito elencati: Portieri: Fiorillo, Kastrati, Farelli; Difensori: Balzano, Campagnaro, Ciofani, Del Grosso, Elizalde, Fornasier, Gravillon, Perrotta, Scalera; Centrocampisti: Brugman, Crecco, Machin, Memushaj, Melegoni, Palazzi, Kanoutè; Attaccanti: Cocco, Del Sole, Mancuso, Marras, Monachello.
Nel 4-3-3 del tecnico biancazzurro, troverà spazio tra i pali Fiorillo. Come esterno basso di destra è ballottaggio Balzano-Ciofani.
I due centrali saranno Campagnaro e Gravillon, ex giallorosso. Del Grosso agirà, invece, a sinistra.
In mezzo al campo, sono certi del posto Memushaj, altro ex, e Brugman, al recupero.
A completare il trio sarà uno tra Melegoni e Machin.
In attacco, date le numerose assenze, ci saranno Marras, Mancuso e, probabilmente, Cocco.
Allo Stadio "Adriatico" si sfideranno la seconda e la terza della classe.
I padroni di casa, in questo campionato, sono ancora imbattuti.
Dodici sono i punti in classifica dei pescaresi, con tre vittorie e tre pareggi, che hanno consentito loro di affermarsi come squadra-rivelazione in questo avvio di campionato, dopo un’ultima stagione deludente. Il Benevento si presenterà, invece, contando su dieci punti, ottenuti con una partita in meno degli avversari.
La squadra di Bucchi, sostenuta da 750 supporter che sono riusciti a garantirsi il ticket di accesso al settore ospiti, esauriti in poche ore, dovrà dare il meglio di sé per affrontare brillantemente una prova difficile, oltre che per acquistare continuità e rilanciarsi nuovamente in classifica all’inseguimento della capolista: l'Hellas Verona.
Niccolò Baroni di Firenze sarà il direttore di gara.
Il fischietto toscano vanta quattro precedenti con la Strega con uno score di tre pareggi ed una sconfitta: 17 novembre 2013: L'Aquila-Benevento 2-2; 23 novembre 2014: Benevento-Lecce 1-2; 4 settembre 2016: Carpi-Benevento 1-1; 21 aprile 2016: Benevento-Vicenza 0-0.
Suoi assistenti saranno Pasquale Cangiano di Napoli e Gamal Mokhtar di Lecco.
IV Uomo: Ermanno Feliciani di Teramo.
Infine, c'è da aggiungere che il presidente Oreste Vigorito è stato eletto nel Consiglio Direttivo della Lega di Serie B in occasione dell'Assemblea che si è svolta a Milano in via Rosellini.
Oltre al patron del Benevento sono stati eletti Paolo Rossi, presidente della Us Cremonese, e Giovanni Vrenna presidente del Crotone che vanno ad aggiungersi a Stefano Bonacini (Carpi), Marco Mezzaroma (Salernitana), Massimiliano Santopadre (Perugia) ed ai due consiglieri indipendenti: Francesca Pellegrini e Maurizio Felugo.
Il nuovo vicepresidente è Marco Mezzaroma.

comunicato n.116518



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