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Benevento, 13-09-2018 15:12 ____
Il sindaco assolto dall'accusa di malversazione per la vicenda dei contributi per l'editoria al giornale di partito
In prescrizione invece la vicenda della truffa e di appropriazione indebita. I commenti alla sentenza del Tribunale di Napoli
Redazione
  

L'ex ministro della Giustizia ed attuale sindaco di Benevento, Clemente Mastella (foto), è stato assolto dall'accusa di malversazione per la vicenda dei contributi per l'editoria al giornale di partito, mentre si è prescritta quella di truffa ed appropriazione indebita.
Si conclude, così, l'ultimo processo a carico dell'ex leader dell'Udeur, partito che di fatto si era dissolto in seguito all'indagine giudiziaria tra il 2004 ed il 2005.
Un anno fa era stato scagionato dall'accusa di essere il capo di un partito "a delinquere".
Mastella ha commentato la decisione della IV Sezione del Tribunale di Napoli come la fine di un incubo.
Assolto anche Fernando Errico, all'epoca segretario provinciale dell'Udeur ed ora sindaco di San Nicola Manfredi.
Di seguito ecco i commenti che sono giunti in redazione.

Fulvio Martusciello, europarlamentare di Forza Italia
"Non basta un'assoluzione per cancellare anni e anni di sofferenze che Clemente Mastella, la sua famiglia, i suoi amici ed i suoi compagni di partito hanno patito.
Sarà interessante riscrivere la storia di quegli anni, comprendere come fu possibile criminalizzare un uomo politico e il suo partito.
Nel frattempo, a nome della delegazione italiana di Forza Italia al Parlamento Europeo di cui Mastella ha fatto parte, non posso che felicitarmi con lui per questo atto ritrovato giustizia".

Leonardo Ciccopiedi, responsabile organizzativo provinciale di Forza Italia
"Mi complimento con il sindaco Clemente Mastella per la sentenza che gli ha riconosciuto giustizia ed onorabilità.
Ho sempre creduto che sia stato orchestrato un qualcosa di eversivo ai danni della famiglia Mastella, dell'Udeur e della stessa democrazia.
Oggi, quest'ultima sentenza, pone un altro tassello volto a ripristinare un'immagine specchiata.
Tuttavia, viene da chiedersi come si possa giungere solo dopo tanti anni ad una sentenza.
I tempi della giustizia non sono da paese civile.
Chi restituirà, oltre dieci anni di preoccupazioni, d'onore e di vita?
La pronuncia odierna ci richiama alla necessità di una profonda riforma della giustizia, che sicuramente non va nella direzione sbandierata, dal forcaiolo, ministro Bonafede.
Bisogna garantire tempi certi ed imparzialità, mantendo come stella polare il principio d'innocenza".

comunicato n.115888



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