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Benevento, 07-09-2018 13:48 ____
Punture di spillo innocue in Consiglio provinciale tra i consiglieri di maggioranza Giuseppe Ruggiero e Giuseppe Di Cerbo. Minoranza silente
Il presidente Claudio Ricci attacca la legge Delrio ed il nuovo Governo che non solo non l'ha modificata ma la utilizza dopo averla affossata col Referendum, per proseguire con elezioni senza partecipazione popolare
Nostro servizio
  

La seduta del Consiglio provinciale si è aperta con una rappresentanza del Comitato "Viabilità Negata" di Montefalcone Valfortore che ha "presidiato" i lavori d'Aula e si è chiusa con un minuto di raccoglimento in memoria di Antonio Buratto, il giornalista e funzionario della Provincia scomparso pochi giorni fa.
Per il resto, nessuno scossone.
Minoranza silenziosa, ad eccezione di un intervento di Mario Pepe e punture di spillo tra i due consiglieri di maggioranza, Giuseppe Ruggiero, che addebita alla Stampa "malevola" l'interpretazione di mutato, egli, atteggiamento verso i suoi del Pd alla Rocca, ed il suo collega Giuseppe Di Cerbo che, invece, ha interpretato proprio come ha fatto la Stampa le ultime lettere di contestazione inviate dallo stesso Ruggiero alla Provincia sulla viabilità provinciale.
Questo, in estrema sintesi, il Consiglio provinciale di oggi che ha approvato, senza voti contrari, i vari punti posti all'Ordine del Giorno e cioè lo schema di rendiconto dell'esercizio finanziario 2017 (sei voti favorevoli e quattro astenuti); il Piano di Riassetto Organizzativo dell'Ente ai sensi dell'articolo 1 comma 844 della legge del 27 dicembre 2017 numero 205 - Approvazione definitiva (cinque favorevoli e quattro astenuti); Occupazione aree interessate ai lavori di sistemazione ed adeguamento del piano viabile della strada provinciale Beneventana di collegamento tra la Statale 212 e Pesco Sannita. Acquisizione ai sensi dell'articolo 42 bis del Dpr numero 327/2001 (unanimità dei voti); Interrogazione, a firma del consigliere Giuseppe Ruggiero, e qui non c'è stata votazione, come è noto, ma solo discussione.
Questa la sintesi, da un punto di vista amministrativo, dei lavori del Consiglio provinciale.
Il resto è composto tutto da considerazioni politiche e lo spazio maggiore della discussione se lo è ritagliato il presidente Ricci.
L'apertura dei lavori è stata fatta da Giuseppe Ruggiero in qualità di consigliere delegato alle Finanze che ha presentato il Bilancio consuntivo.
Al funzionario Piccirillo è stata invece assegnata la relazione sulla organizzazione degli Uffici della Provincia che in pratica ora completa il percorso delineato dalla legge Delrio, del precedente Governo, che ha ridotto le funzioni fondamentali dell'Ente contraendo parimenti il personale in servizio di circa il 50%. Nel 2018 potranno essere effettuate solo 4 assunzioni mentre una è stata fatta nel 2017.
Anche le progressioni verticali del personale sono bloccate ovvero possono essere effettuate in ragione del 20% dei posti a concorso.
E qui c'è stato l'unico intervento da parte della minoranza consiliare, quello di Mario Pepe che lo ha bollato come contraddittorio questo documento sul personale in relazione al Documento Unico di Programmazione.
Noi, ha detto Pepe, così facendo, rischiamo di diventare domani quello che siamo oggi, cioè niente.
Mi sarei aspettato una costruzione secondo l'attuale Costituzione, che non provede la scomparsa delle Province visto che il Referendum non è passato, una costruzione insomma più ardita, seppur in itinere.
Occorreva insomma, ha detto Pepe, un intervento politico propedeutico a quello del funzionario.
E' strano, infatti, che un consigliere debba rispondere ad un tecnico e non ad un politico.
Giuseppe Ruggiero ha fatto notare che dalla presidenza di Carmine Nardone ad oggi, sono stati persi 8 dirigenti.
Ora operiamo con i responsabili di ufficio.
Per il futuro le figure apicali dei dirigenti dovranno essere assolutamente integrate in quanto l'efficienza del sistema non può essere garantita dal solo segretario generale.
Claudio Ricci, nel suo lungo intervento, ha sottolineato come quello all'esame del Consiglio non sia un argomento a carattere politico, ma esclusivamene tecnico.
Per questo ho dato la parola al funzionario di settore, ha detto, proprio perché di aspetti politici qui non ce ne sono.
Abbiamo denunciato continuamente, ha proseguito Ricci, la famigerata legge Delrio.
Io non lo difendo, dunque, quel provvedimento legislativo, ma l'argomento dell'abolizione delle Province, ci accompagna oramai da qualche anno ed è stato cavalcato da tutte le forze politiche.
Ci avevano individuati come la panacea dei problemi italiani, il male assoluto del Paese.
Lo stesso hanno sempre pensato anche i Sindacati.
La legge Delrio altro non ha fatto che recepire tutto ciò e tramutarlo in norma dello Stato approvando peraltro il provvedimento con una maggioranza bulgara.
Contro gli slogan è difficile colloquiare.
Ricci ha sottolineato come essa sia nata come legge provvisoria e condizionata all'approvazione del Referendum costituzionale che ne avrebbe sancito la definitiva scomparsa.
Ma visto che il Referendum gli italiani lo hanno sonoramente bocciato, avrebbe dovuto decadere anche questa legge che ora ritengo sia altamente incostituzionale.
Anzi, ha aggiunto Ricci, essa proprio perché nasceva condizionata, non avrebbe dovuto proprio essere promulgata dal presidente della Repubblica, se proprio la vogliamo dire tutta.
Nel frattempo però si è andati avanti e noi abbiamo perso il 50% dei dipendenti e decine di milioni di finanziamenti.
Non è dunque una questione di volontà il riassetto del personale provinciale, come invece ha detto in maniera superficiale il consigliere Mario Pepe, ma un obbligo di legge.
Ora però se la Delrio è malfatta, chi aspetta questo Governo con la grande maggioranxa che ha, a rivederla o ad abrogarla?
Ed invece niente.
Il prossimo 31 ottobre rinnoveremo il presidente con il sistema del voto indiretto ed a gennaio la stessa cosa sarà per il Consiglio provinciale.
Avanto con la Delrio!
Questi sono i problemi veri, tutto il resto e propaganda e solo paroloni, ha detto ancora Ricci.
Si richiami il popolo alle urne, Di Maio e Salvini, perché non lo fate?
Questo argomento, come detto, è stato approvato con 5 sì e 4 astenuti.
Poi all'unanimità è stata acquisita una strada, terzo punto all'ordine del giorno.
infine, si è passati alla interrogazione di Ruggiero relativamente alla manutenzione delle strade provinciali con particolare riguardo al comparto del Fortiore per il quale possono essere spesi 2milioni e 200 mila euro di economia di Bilancio.
Ruggiero ha anche invitato e sollecitato la struttura ad avviare le gare per utilizzare anche gli 850mila euro sui residui dei mutui e sui ribassi d'asta ed i 606mila euro dei fondi per le calamità.
Interventi, infatti, per intervenire nel Fortore con la manutenzione finanziata dalla Regione, non ce ne sono.
A rispondere a Ruggiero è stato il consigliere delegato Giuseppe Di Cerbo il quale ha sottolineato dapprima che per il Fortore parlare di disagio nella percorrenza delle strade è diminutivo in quanto bisognerebbe parlare di disastro e non di disagio e che dunque occorrono interventi di natura speciale.
La Provincia è invece ignorata completamente su tutta la linea da parte della Regione e le risposte non arrivano.
Qui poi la puntura di spillo al suo collega anche di partito: La consiliatura volge al termine e si cerca di accreditarsi come meglio si può ed è di questo che Ruggiero di preoccupa quando scrive i suoi comunicati.
I provvedimenti che ci ritroviamo li ha votati tutti anche lui.
E' fuori discussione, ha proseguito Di Cerbo, che i 900mila euro vadano destinati e non distolti dal Fortore.
La verità è che noi però non incidiamo nulla sugli Enti superiori a partire dalla Regione.
Forse tutto ciò perché la nostra classe dirigente non è più adeguata a gestire ciò che proviene dal basso, questa è la verità.
Nuovo lungo intervento, a questo punto, di Claudio Ricci il quale ha detto che il rammarico più grande di questa sua presidenza è stato quello di non aver potuto fare di più.
Voglio comunque rassicurare i rappresentanti del Comitato che i soldi per il Fortiore non verranno toccati. Gli uffici sono al lavoro per utilizzare al meglio quei fondi ma i problemi veri non si risolvono con questa poche risorse.
Per il Fortore, occorre che la Regione dia una risposta alla progettazione da noi presentata. Ci era stata promessa una iniziativa nel breve tempo, sono passati 70 giorni e non abbiamo avuto nessuna risposta.
Io a De Luca più che scrivergli e litigarci, non posso fare. Altre vie umane non ne conosco.
Il presidente ha quindi raccontato dell'assurda pretesa del Ministero delle Infrasttutture che lo scorso 20 agosto ha inviato una lettera di richiesta, a cui dare risposta entro 10 giorni, con cui si dava conto dello stato delle strade provinciali, di ponti e viadotti.
Stiamo parlando, ha detto Ricci, di 1,300 chilometri di strade provinciali e di 450 ponti!
Di alcuni di essi non troviamo più nemmeno le carte progettuali tanto sono vecchi, anche di 80 anni.
La verifica sismica la possiamo fare sulle carte? E quale tecnico firmerebbe una cosa del genere? Nessuno, già mi è stato detto.
Per un ponte si deve esaminare ogni campata il cui costo va dai 10 ai 20mila euro.
Un ponte, come il nostro, con 30 campate, che spesa comporta? E chi paga? Questo il Ministero non lo ha neanche accennato.
Abbiamo 52 edifici scolatici tutti molto vecchi a cominciare dal Liceo "Giannone".
Io non voglio creare allarme sociale, ma ci devono mettere i fondi a disposizione per fare delle verifiche serie. Ci dessero i soldi necessari e ci diano i tempi giusti di realizzazione.
Solo dopo, se non adempio, mi possono dire che non sono un buon presidente altrimenti, ha concluso Ricci, di che parliamo?
Per l'alluvione abbiamo avuto 40milioni di euro ed ho l'orgoglio di dire che li abbiamo spesi tutti ed abbiamo completato le opere tranne il ponte sull'Ufita dove ci sono problemi di natura buriocratica.
Se poi soldi non ne mandano e mi si chiede di andarmi a mattere sotto il ponte per farmi fotografare certificando così una mia visita solo visiva, non ci sto (qualcuno, malevolmente, ha pensato che questo quadretto fosse riferito al sindaco Mastella ndr).
Che verifica può mai essere questa?
Ricci ha concluso dando appuntamento al 18 settembre allorquando all'ordine del giorno ci sarà il Bilancio di previsione.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

comunicato n.115727



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