| Benevento, 16-08-2018 13:10 |
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Il ponte sul Torrente San Nicola oramai noto come "Morandi", attenzionato anche da una troupe di Sky Tg24 che ha posto domande sulla sua staticita'
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Nostro servizio |
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I disagi alla popolazione si creano quando ce ne è motivo e quando se ne presenta una chiara necessità.
Prudenzialmente pure si può creare una limitazione, ma se i riscontri sono almeno obiettivi.
Questo è quanto ci hanno dichiarato rappresentanti degli abitanti del Rione Capodimonte quando hanno letto che saranno nuovamente, per parte, isolati dalla città nel momento in cui il ponte sarà inibito al traffico dei mezzi pesanti, quelli cioè che superano le 3,5 tonnellate.
Le auto familiari potranno transitare liberamente, ma altri mezzi più pesanti no.
Dunque, i disagi dovrebbero essere irrilevanti per la mobilità dei residenti, ma è il concetto che si contesta e cioè il fatto che la caduta del ponte Morandi a Genova debba necessariamente comportare, per emulazione, limitazioni anche alle altre strutture progettate dallo stesso ingegnere, nonostante siano completamente diverse e di diversa fattura, da quella ligure.
Il sindaco Clemente Mastella nella mattinata ha inviato una sua nota al dirigente alla Mobilità, Andrea Lanzalone, ed a quello alle Opere Pubbliche, Maurizio Perlingieri, oltre che al comandante della Polizia Municipale, Giovanni Fantasia, affinché, proprio in ragione dell'evento di Genova, procedano ad una verifica approfondita concernente la sicurezza della stabilità dei ponti stradali interessando le autorità proprietarie competenti e dunque per quanto riguarda il nostro territorio, essenzialmente l'Anas e la Provincia, sia lo stesso Comune di Benevento per il ponte sul torrente San Nicola che nel 1955, 63 anni fa, progettò proprio l'ingegnere Morandi, lo stesso del ponte di Genova e che venne poi realizzato da una ditta bergamasca.
Ai fini solo precauzionali e per un periodo di 30 giorni e nelle more delle verifiche tecniche, Mastella ha chiesto ai dirigenti di valutare l'opportunità di inibire ai mezzi pesanti il passaggio su quel ponte.
Ovviamente i dirigenti pare non intendano disattendere le "raccomandazioni" del sindaco e dunque nel pomeriggio dovrebbe essere firmata l'Ordinanza che limiterà, come detto, il transito sul ponte San Nicola per i mezzi superiori ai 35 quintali.
Della vicenda, di questo nostro ponte morandiano, si è occupata stamane Sky Tg24 che ha inviato a Benevento una sua troupe con la giornalista Gaya Bozza (il servizio andrà in onda stasera ore 20.00-20.30).
Hanno risposto alle sue domande l'assessore alla Pubblica Istruzione, Rossella Del Prete (ci pare di aver capito, unico rappresentante in quel momento della Giunta rimasto in città) ed il comandante della Polizia Municipale, Giovanni Fantasia (tutti nelle foto di Gazzetta).
La comitiva ha anche raggiunto la base del ponte da cui oggettivamente non appaiono vistose situazioni di pericolo, ma non siamo tecnici per dare giudizi, se non, per piccoli tratti, è visibile la sporgenza di ferri fuori dal cemento protettivo.
Il ponte, circa 80 metri di lunghezza, non è sorretto al centro da un pilone, proprio in ragione della sua piccola grandezza, ma ha due sostegni alla testa, a monte ed a valle, che lo sostengono.
Nella testa di ponte a monte, verso Capodimonte, nel 2016 ci sono stati interventi di riammagliamento.
Ovviamente parliamo di un manufatto della metà degli anni Cinquanta, che ha 63 anni e che dunque ha bisogno assolutamente di essere osservato, esaminato e manutenuto.
Ma questo senza passare per il regime della eccezionalità e della straordinarietà ma attraverso quello più consono ed opportuno della ordinarietà dei controlli che invece non si fanno ed a cui si cerca di rimediare quando, fortunatamente altrove, capitano purtroppo delle tragedie.
Gli abitanti della zona hanno altresì evidenziato il fatto che bisognerebbe provvedere ad incanalare meglio delle perdite di acqua (di cui bisogna capirne la provenienza visto che vi sono gocciolamenti anche durante la stagione estiva e nelle prolungate giornate senza pioggia), perdite acqua che sono pericolose proprio perché scavano nel cemento.
Non sarebbe sbagliato un intervento anche del gestore della rete idrica, la Gesesa, che potrebbe accertarsi se siano perdite derivanti dal suo acquedotto comunale, sia sul ponte che in via Cupa del Gesù e quindi non incanalarle, ma eliminarle.
Per il resto, non appaiono alla vista di inesperti, quali siamo, altre grosse problematicità.
Ora, però, che l'avvio dell'Ordinanza di limitazione del traffico è stato effettuato, bisognerà provvedere per tempo a fare tutte le verifiche e per questo, nel primo pomeriggio, è giunta anche un'auto del Settore Ambiente del Comune, con due tecnici a bordo, per verificare il terreno in vista dei sopralluoghi che verosimilmente si faranno domani a meno che non occorra ripulire la zona sotto il ponte di tutte le erbacce e gli alberi che non consentono una compiuta visione del manufatto.
Oggi l'ordinanza, come dicevamo, dovrebbe essere pronta ma non dovrebbe essere subito esecutiva occorrendo il posizionamento della dovuta cartellonistica e segnaletica che avvisi della limitazione, non solo, ma anche che guidi i veicoli pesanti su di un percorso alternativo non potendoli fermare ovviamente all'ingresso del ponte creando così grossi problemi al normale deflusso del traffico.
Dunque, per fare le cose per bene, qualche giorno occorrerà a meno che...
L'ordinanza è stata firmata nel primo pomeriggio dal dirigente alla Mobilità Andrea Lanzalone ed è immediatamente eseguibile.
Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.
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