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Benevento, 16-08-2018 08:33 ____
Il rinnovo del Consiglio Provinciale senza il voto popolare sara' una inutile conta delle compagnie di giro di Mastella e del Partito Democratico
La Provincia utilizzata come trampolino di lancio personale per futuri governatori non interessa minimamente ai cittadini sanniti! Si torni a valutare la necessaria ipotesi di lasciare la Campania, insiste Luigi Bocchino
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Luigi Bocchino (foto), presidente dell'Associazione "Benevento Libera", torna su un tema a lui caro, quello dell'uscita del Sannio dalla Regione Campania, un tema che oggi è tornato prepotentemente d'attualità accogliendo peraltro i consensi inaspettati anhe di uomini del Partito Democratico che non ha mai speso le sue energie affinché il progetto, peraltro abbastanza laborioso, si realizzasse, tutt'altro.
"Nel prossimo mese di ottobre si rinnoverà - scrive - salvo slittamenti dell'ultimo momento, il presidente della Provincia di Benevento ed il Consiglio provinciale così come in tutta Italia: E' una delle tante riforme sbagliate del Partito Democratico ad opera nel 2014 dell'allora sottosegretario Delrio.
Una riforma che ha svuotato di funzioni, personale e di risorse le Province ed in particolare non ha più consentito al popolo sovrano di scegliersi i propri rappresentanti con il libero voto: Un prodromo dell'abortita riforma costituzionale del Senato delle Autonomie proposto dal tandem Renzi-Boschi e sonoramente bocciato per fortuna dai cittadini in sede di referendum.
Le Province, qualora la proposta della Lega di ritornare al voto popolare, contro l'attuale sistema che vede partecipi solo consiglieri e sindaci con voto ponderato, fosse realmente perseguita, sarebbe un vero toccasana dato anche il fallimento evidente dell'istituzione regionale da una parte e delle Città Metropolitane, che ne sono la sua negativa duplicazione, dall'altro.
Basti pensare ad esempio, dopo la tragedia di Genova, come possa oggi la Provincia, ridotta economicamente ai minimi termini, manutenere chilometri di strade provinciali e soprattutto migliaia di ponti che le appartengono.
Un rilancio, dunque, è auspicabile e per il Sannio potrebbe essere davvero il punto di svolta sempre che il nuovo presidente ed il Consiglio nascano su chiari indirizzi programmatici e progettuali: Con primo punto il rilancio dell'autonomia del Sannio dalla Regione Campania ed il passaggio alla Regione Molise.
Ai soloni della politica locale, venditori di fumi in quantità industriale, che spendono le loro giornate a rincorrersi sui social e sulla Stampa a mezzo di comunicati, è bene ricordare che il prossimo 21 ottobre, per la prima volta in Italia, il popolo è chiamato ad esprimersi sul passaggio di tutta la Provincia di Verbania dal Piemonte alla Lombardia dopo che cinquemila cittadini ne avevano fatto richiesta al Consiglio provinciale che, si noti, all'unanimità ha deliberato il referendum che ha condotto, dopo l'ok della Cassazione, al decreto di indizione della votazione da parte del Consiglio dei Ministri.
Né più e né meno di quanto nel novembre del 2012 propose all'allora Consiglio provinciale di Benevento il "Comitato Salviamo il Sannio", raccogliendo oltre cinquemila firme, per realizzare il definitivo distacco dal "napolicentrismo" e costruire le basi per la nuova Regione MoliSannio con recupero di identità e valori.
A differenza del Consiglio Provinciale di Verbania quello di Benevento con 13 voti contrari, 3 astenuti, e 5 voti favorevoli respinse la proposta del Comitato ed il primo voto contrario fu dato da un napoletano l'allora presidente Aniello Cimitile del Partito Democratico.
Non tutto è perduto se le prossime elezioni provinciali serviranno a consacrare l'impegno del futuro presidente e dei consiglieri ad indire il referendum per l'autonomia del Sannio che si rende vieppiù urgente data la latitanza e scarsissima considerazione del governo regionale nei confronti dei problemi enormi che attanagliano la nostra comunità.
Altrimenti sarà, com'è accaduto per il passato, una inutile conta delle compagnie di giro di Mastella e del Partito Democratico che, stranamente, in quest'ultimo periodo sono accomunati da un'opposizione senza quartiere al neonato governo Lega-Movimento Cinque Stelle.
Si rende opportuno, su questi temi, riprendere una forte iniziativa politica perché sono le uniche cose che interessano il futuro del Sannio e dei nostri giovani: la Provincia utilizzata da trampolino di lancio personale per futuri governatori non interessa minimamente ai cittadini sanniti!".

comunicato n.115226



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