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Benevento, 13-08-2018 14:06 ____
I lavoratori della Samte non percepiscono lo stipendio e minacciano di bloccare il conferimento dei rifiuti allo Stir di Casalduni
Potrebbe annunciarsi una estate con l'immondizia per strada. Il presidente della Provincia Claudio Ricci per scongiurare tale evenienza annuncia i decreti ingiuntivi nei confronti dei Comuni morosi. Immediata la riunione del Cda della societa'
Redazione
  

Il presidente della Provincia Claudio Ricci ha ricevuto, alla Rocca dei Rettori, una delegazione dei lavoratori e rappresentanti sindacali della Samte, la società partecipata dalla stessa Provincia per la gestione del ciclo dei rifiuti.
Al centro dell'incontro, cui hanno preso parte anche i consiglieri provinciali, Giuseppe Di Cerbo e Renato Lombardi, e l'amministratore unico della Samte, Fabio Solano, la difficile situazione economica in cui versa la società, gravata da un deficit generato unicamente dai mancati pagamenti dei servizi resi ai Comuni conferenti i rifiuti indifferenziati allo Stir di Casalduni.
La riunione era stata convocata dal presidente Ricci in accoglimento delle richieste di parte sindacale, preoccupata per il futuro aziendale, dei posti di lavoro di 52 dipendenti dello Stir nonché della stessa tenuta della filiera rifiuti nel Sannio.
"Ricci - si legge nella nota inviata alla Stampa - ha voluto manifestare la solidarietà della Provincia e sua personale ai lavoratori e dare testimonianza di seguire la delicata vertenza minuto per minuto.
La crisi della Samte si è tradotta, ormai da tempo, nella procedura di concordato preventivo e, più recentemente, nell'instaurarsi di contratti di solidarietà con il personale dipendente, finalizzati a far fronte alla conservazione del loro posto di lavoro sia pure con stipendi decurtati.
Ricci ha illustrato la situazione fallimentare in cui versa la Samte ai lavoratori ed al sindacato, ribadendo, ancora una volta e nel modo più categorico, che la stessa non trae origine dalla cattiva gestione da parte del management aziendale, ma dal mancato versamento del dovuto da parte di circa 20 Comuni e da ritardati pagamenti da parte di alcuni altri nonostante tutti abbiano conferito rifiuti indifferenziati allo Stir.
I predetti Comuni, per anni hanno osteggiato anche in Tribunale il pagamento della tariffa e lo stesso "quantum" della tariffa, istituita dalla Provincia e dovuta alla Samte per i conferimenti di rifiuti indifferenziati, sebbene la stessa tariffa fosse assolutamente concorrenziale in Campania; infine, quando la definitiva sentenza della Cassazione nel 2017 ha riconosciuto la piena legittimità delle decisioni assunte in materia dalla Provincia, gli stessi Comuni non hanno ancora pagato il pregresso e nemmeno il maturato nel corrente anno, gettando, dunque, in crisi la società che non ha alcuna altra entrata.
Per poter garantire il servizio, che ovviamente ha un costo per la stessa Samte, occorre fare delle autentiche acrobazie. 
Nei giorni scorsi, grazie al lavoro del prefetto Francesco Cappetta, i Comuni morosi, riuniti presso il Palazzo del Governo, hanno assicurato che pagheranno i debiti per l'anno corrente, mentre per il pregresso (anche dal 2014) hanno richiesto una rateizzazione che dovrà essere concessa dal commissario nominato dal Tribunale per la procedura di Concordato.
Questa la ricostruzione dei fatti presentata ai lavoratori e ai sindacalisti da Ricci.
Il presidente ha riconosciuto che i contratti di solidarietà penalizzano i lavoratori dell'Azienda, che comunque, con grande senso di responsabilità, hanno sempre fatto e continuano a fare tutto intero il proprio dovere, scongiurando così una crisi generale.
Ricci, nel dare atto dell'impegno e della dedizione di lavoratori e sindacati, ha dichiarato che il tempo della mediazione e della pazienza nei confronti dei morosi è scaduto".
"E' ora di scongiurare la paralisi del ciclo rifiuti nel Sannio", ha dichiarato Ricci.
"Ho dato mandato di far partire i decreti ingiuntivi per i morosi.
Chiedo al sindacato ed ai lavoratori la massima solidarietà nei confronti della nostra azione, dettata esclusivamente ed unicamente dalla strenua difesa degli interessi del Sannio, dei lavoratori, della legalità e dell'ambiente".
La parte sindacale, dal canto suo, si è dichiarata pronta a bloccare lo Stir se non verranno subito garantiti gli stipendi pieni ai lavoratori.
A seguire, si è svolta la riunione straordinaria del Consiglio di Amministrazione della Samte, società partecipata della Provincia con la partecipazione del presidente Claudio Ricci, dell'amministratore unico, Fabio Solano, e del revisore del conto, Ernesto Perrone.
Al centro dei lavori, la situazione di criticità delle casse della Società, già oggetto di un confronto con i lavoratori ed i sindacalisti Samte, come si scritto innanzi, nonché la situazione gestionale della discarica ex commissariale di contrada Nocecchia in Sant'Arcangelo Trimonte.
Al termine dei lavori del Consiglio di Amministrazione, si è appreso che l'indicazione politica del presidente della Provincia Ricci, socio unico di Samte, è stata la conferma di voler procedere, con ogni urgenza, al recupero dei crediti vantati dalla Società nei confronti dei Comuni,  nonché a tutti gli adempimenti necessari ad osservare i rilievi pervenuti dall'Arpac sulla sede di Sant'Arcangelo Trimonte.

 

comunicato n.115182



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