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Benevento, 10-08-2018 14:36 ____
In Prefettura i sindaci promettono di pagare con regolarita' le fatture della Samte per modo che la societa' possa continuare ad operare
Sugli arretrati il discorso cambia. C'e' la volonta' di dare il dovuto ma non tutto ed allora occorre l'assenso dei commissari del Tribunale. Intanto la matrigna Regione decide di svuotare gli Stir di Tufino e Battipaglia ma "dimentica" Casalduni
Nostro servizio
  

Il prefetto, Francesco Cappetta, assistito dal suo capo di Gabinetto, Maria De Feo, ha presieduto, nella tarda mattinata, un Tavolo al Palazzo del Governo tra la Samte, la società della Provincia incaricata della gestione dei rifiuti e dell'impianto dello Stir di Casalduni, con il suo amministratore unico, Fabio Solano, ed alcuni sindaci del territorio, per cercare di dirimere la questione, nota, della sopravvivenza di questa società che è data, la sopravvivenza, dal pagamento delle fatture emesse nei confronti dei Comuni per il servizio reso dell'accoglimento dei propri rifiuti.
Le risultanze possono definirsi soddisfacenti se poi ad esse, ovviamente, seguiranno i fatti.
I sindaci si sono impegnati a corrispondere con continuità e con un'indispensabile solerzia e puntualità, il pagamento di quanto dovuto per l'ordinario, cioè per le fatture che giungono periodicamente per il servizio reso.
Questo certamente metterà nelle condizioni la Samte di poter proseguire il suo lavoro che è appesantito dalla carenza di liquidità cosa questa che l'ha spinta a dover richiedere l'amministrazione controllata, il concordato preventivo, non piotendo far fronte al pagamento dei propri creditori, che comporta controlli impegnativi ad ogni azione amministrativa e finanziaria posta in essere dalla società.
E dunque il pagamento i sindaci si sono impegnati a farlo con continuità.
Resta poi tutto il vecchio discorso dell'arretrato, che non è poco e non è uguale e forse nemmeno simile tra i vari Comuni e la Samte.
Su di esso peraltro pendono cause davanti a vari organi giurisdizionali.
Anche su questo si cercherà di mettere una "pezza".
I Comuni valuteranno caso per caso con la Samte il carico di arretrato pendente e si cercherà di organizzare per esso un piano di rientro graduale.
Questo, nella ipotesi, comporterà per la Samte dover anche rinunciare a qualcosa ed è a questo punto che occorre la certificazione e dunque l'assenso dei commissari del Concordato preventivo nominati dal Tribunale, che dovranno verificare se questi accordi siano possibili o se la società deve richiedere e cercare di ottenere, nelle forme consentite dalla legge, per intero quanto spettante.
La Samte si è tuttavia impegnata, in linea di principio, a garantire, ha detto Solano, la continuità del servizio condizionandolo, tuttavia, al regolare flusso degli incassi dei crediti da parte dei Comuni.
Questi si sono ugualmente impegnati a porre in essere ogni azione al fine di garantire il regolare pagamento delle spettanze dovute.
Difficoltà possono sorgere anche dal rallentamento delle attività del Termovalorizzatore di Acerra.
In relazione, poi, alle criticità legate alle giacenze presso gli Stir della Regione Campania, ha detto Solano, nei giorni scorsi siamo stati convocati presso gli uffici del vicepresidente della Giunta regionale della Campania, per una riunione operativa da cui abbiamo appreso la volontà della Regione Campania di avviare un procedura di gara per lo svuotamento degli Stir di Battipaglia e Tufino ma si è "dimenticata", la Regione, di quello di Casalduni che si trova nelle stesse condizioni degli altri.
Abbiamo inviato formali note alla Regione per l'inclusione anche del nostro Stir in questa procedura di gara.

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comunicato n.115133



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