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Benevento, 09-08-2018 21:04 ____
Le denunce presentate dall'Asia sullo sversamento incontrollato dei rifiuti avrebbero ricevuto l'attenzione del questore Giuseppe Bellassai
Potrebbe essere cosi' molto contenuta, con un'azione sinergica, l'attivita' dei vandali. Luigi De Nigris, assessore all'Ambiente, ci parla anche del verde pubblico e della mappa per sapere effettivamente a chi appartiene. Le regole in un Testo Unico
Nostro servizio
  

Nonostante il periodo di ferie, non si fermano le note inviate alla nostra redazione per segnalare l'abbandono incontrollato dei rifiuti (le ultime due sono degli abitanti di via Gentile e di località Pantano), la mancata pulizia di alcune aree cittadine, i danneggiamenti al patrimonio pubblico, soprattutto nelle ore notturne, la scarsa manutenzione degli arredi urbani e del verde.
Argomenti sui quali non sembra esserci mai pace e dove a volte, non solo per il semplice cittadino ma anche per cronisti e addetti ai lavori, risulta difficile rintracciare quel sottile confine che separa competenze e responsabilità anche tra i diversi enti.
Per capire cosa stia accadendo e quali siano le misure adottate o che si intendano adottare per contrastare e risolvere, se non definitivamente almeno per attenuare questi diffusi fenomeni, non possiamo che cominciare il nostro percorso partendo dall'Amministrazione comunale.
Abbiamo così raggiunto telefonicamente, nel suo prediletto luogo di villeggiatura, l'assessore al Decoro Urbano, Luigi De Nigris (foto), che peraltro è delegato anche alle Politiche ambientali, alla raccolta differenziata ed al ciclo dei rifiuti.
Posso confermarle, ci ha riferito De Nigris nella nostra lunga conversazione, che le segnalazioni di cui parla provengono quotidianamente anche a noi amministratori ed a tutte cerchiamo di dare un immediato riscontro.
Al di là delle numerose difficoltà che cerchiamo puntualmente di rimuovere, delle responsabilità da cui non posso né voglio sottrarmi, purtroppo si può ancora poco contro queste incivili trasgressioni cittadine.
Questo diffuso malcostume, che anche a livello nazionale prescinde dagli orientamenti politici o dalla capacità delle amministrazioni locali, talvolta rende vanio ogni sforzo politico-amministrativo.

Restiamo a quelli prima elencati: il verde pubblico.
Di questo settore si sta occupando senza sosta e con abnegazione il consigliere Angelo Feleppa.
A breve, dovrebbe essere aggiudicato il servizio su base triennale e ciò consentirà di prevedere una migliore programmazione rispetto agli attuali affidamenti temporanei che hanno consentito al collega solo di gestire l'emergenza.
Entro l'anno, come da indirizzi forniti al Settore Ambiente, dovremmo inoltre disporre di una mappa del verde cittadino che sarà pubblicata sul sito web comunale.
Ciascuno potrà verificare le aree di proprietà comunale, quelle appartenenti ad altri Enti, come ad esempio la Provincia e lo Iacp, quelle dei condomini e dei singoli privati, nonché le aiuole adottate da esercenti o privati, alcune delle quali non sempre tenute secondo la prevista convenzione.
Questa distinzione oggi manca e non consente ai cittadini l'esatta individuazione delle responsabilità.
Non sempre tutto ciò che si vede in termini di mancata tenuta del verde o del decoro urbano è attribuibile all'Ente comunale.

Per i rifiuti, chiediamo parimenti a De Nigris?
L'abbandono di rifiuti lungo le strade urbane ed extraurbane, ci ha risposto l'assessore, è un fenomeno comune in tutta Italia che purtroppo non risparmia nessun sito: sia quando è di particolare pregio che già degradato.
Il legislatore, sotto la spinta dell'indignazione dei cittadini, è più volte intervenuto con norme che, però, non sempre sono risultate utili ad arginare concretamente questo fenomeno e la sua variegata articolazione.
Questo malcostume ci sta flagellando, preoccupando e costando in termini economici e di immagine.
Non solo per gli sversamenti abusivi nelle contrade, ma anche per gli abbandoni adiacenti le campane di vetro o in ogni angolo della città.
Immagino occorra unire alla pratica della sensibilizzazione, comunque costosa e che spesso non arreca i benefici attesi, azioni più ampie ed energiche. L'Asia ha le sue difficoltà, nessuno può negarlo, ma è pur vero che per fronteggiare le emergenze e le quotidiane discariche abusive che si formano, è spesso costretta a rimandare l'ordinaria raccolta con evidente ripercussioni sulla qualità del servizio.

Avete già immaginato qualcosa in tal senso?
I vertici dell'Asia hanno effettuato precise denunce alle competenti autorità.
E' probabile che un monitoraggio diverso rispetto a quello comunale potrebbe far rientrare questa cattiva abitudine in atti di microcriminalità e dunque punita anche penalmente (sembra che il questore abbia preso particolarmente a cuore questa vicenda dello sversamento incontrollato dei rifiuti ndr).
Sul piano tecnico, mi riferisco alla riorganizzazione del servizio, aspettiamo che ci venga presentato il nuovo piano industriale.
Da lì capiremo se vi sono margini di miglioramento oppure immaginare una diversa forma di servizio.
Per le ulteriori azioni da porre in essere, mi riservo di parlarne ai colleghi consiglieri alla ripresa delle attività consiliari.
Ritengo, infatti, sia indispensabile un lungo e partecipato lavoro per riunire in un unico Regolamento l'insieme delle norme, dei comportamenti e delle attività che prevedono la tutela della convivenza civile.
Praticamente un testo unico che riunisca l'insieme delle disposizioni e dei divieti previsti nei provvedimenti che si sono succeduti negli anni?
Sì, penso proprio a questo!
Non solo coloro che sono preposti alla vigilanza, ma anche chi deve osservarle, vedrebbe semplificata la ricerca di informazioni, la conoscenza dei divieti e degli obblighi previsti nei diversi ambiti.
Auspicabile che ciò possa estendersi anche alle ordinanze sindacali che negli anni hanno disposto obblighi nei confronti dei privati e degli enti pubblici: in tema di rifiuti e raccolta differenziata, di igiene, verde pubblico e decoro urbano.

Resta infine la questione decoro.
Un'attività strettamente legata alle azioni prima accennate.
Spesso parliamo di decoro urbano dimenticando che investe della vita quotidiana.
Basti pensare agli obblighi degli esercizi commerciali e delle imprese; alle norme per la manutenzione e la tenuta degli edifici e delle aree pubbliche e private; a quelle sui cantieri e sul rispetto della quiete pubblica, oltre ovviamente agli obblighi in tema di rifiuti e manutenzione del verde.
A costo di diventare impopolare, ma ritengo sia indispensabile attuare, con sempre maggiore impegno ed efficacia, tutte quelle azioni in danno dei trasgressori, non solo cercando di comminare il massimo delle sanzioni previste, ma anche recuperando in danno l'aggravio di costi che subisce l'Ente a seguito delle citate inosservanze.

comunicato n.115118



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