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Benevento, 09-07-2018 15:48 ____
Piero Mancini caccia dal suo archivio personale due pagine di giornali di soli quattro anni fa ma gia' lontanissime dall'attualita'
Anche sulle vicende della sanita' oltre che per quelle dei dipendenti degli ex Consorzi Rifiuti il futuro era stato gia' scritto ed ora ho anche capito perche' l'Azienda e' stata denominata Padre Pio...
Redazione
  

Piero Mancini (foto) caccia dal suo archivio personale due pagine di giornali di soli quattro anni fa ma già lontanissime dall'attualità.
"Caro direttore - scrive - tra le poche cose che ricordo e messo in pratica, della vita scolastica c'è una frase del professoressa di Storia che evidenziò e sottolineò con molto trasporto l'importanza dei documenti per scriverla la storia.
E' stato un buon maestro.
Non era un grigio burocrate asservito ai programmi ministeriali. Poche date da mandare a memoria.
Tante analisi dei motivi reali all'origine degli accadimenti, favorendo anche lo sviluppo di un sano senso critico.
Per questo diceva, ricordo ancora la sua voce, sono importanti gli archivi, dove si conservano i documenti.
Un ricco archivio e ben tenuto è necessario per la scrittura di una buona storia.
Fin da ragazzo ho preso l'abitudine di conservare, fra le altre cose, intere pagine di giornali, più comode da gestire rispetto ai ritagli degli articoli.
Come al solito, mi dilungo a scapito di una rapida lettura.
Questa notte ho tratto dal mio molto incompleto archivio, per motivi di spazio, due pagine di giornali.
La prima, de "Il Sannio Quotidiano", è datata domenica 9 febbraio 2014.
L'intera pagina è dedicata ad un solo argomento.
Titolo, a carattere cubitali: "Ato e lavoratori, Comuni sanniti nella morsa di decisioni urgenti".
Sommarietto: "Venerdì sera si è tenuto al Museo del Sannio il convegno sulla Legge regionale organizzato da Confocooperative".
Sopratitolo: "Luca Colasanto ha relazionato sul nuovo testo approvato a metà gennaio da tutte le forze politiche rappresentate in Regione".
Sottotitolo: "Il consigliere Giulia Abbate ha richiamato l'impegno per l'assorbimento obbligatorio dei dipendenti degli ex Consorzi nei futuri Sto".
Non c’è bisogno di alcun commento, se non ribadire la data: 9 febbraio 2014.
Ovvero, per i nostri tempi ultraveloci, un documento di un passato ormai molto lontano: Colasanto e Abbate, chi erano costoro?
E' questo un "documento" che interessa la mia difficile e particolare vicenda personale.
Una vicenda comprensibile solo se inserita in quella della particolare gestione dei rifiuti nella nostra regione.
La seconda pagina, "Il Mattino" di giovedì 17 agosto 2017, titola: "Asia, ecco il piano B: mezzi nell’ex Laser".
Sottotitolo: "L'azienda prepara l’eventuale trasferimento a Olivola e intanto chiede di utilizzare l'area Asi fino a novembre".
I commenti si potrebbero sprecare.
Mi limito a due semplici osservazioni: sono stato il primo, proprio su "Gazzetta", quando ho lungamente polemizzato con l'ex presidente di Asia, Lucio Lonardo, a portare a galla la scandalosa vicenda dell'ex Laser.
Anche sull'utilizzo dell'area Asi, ho dato il mio contributo, sempre sul suo giornale, a far venire alla luce lo scandalo con citazioni esatte, non a vanvera, di frasi estrapolate da documenti ufficiali prodotti dalla stessa azienda.
Documenti allegati alla denuncia alla Procura della Repubblica, che ha già prodotto buoni risultati.
Altri, spocchiosi oltre ogni limite della decenza, che se ne assumono pomposamente la paternità, non hanno fatto altrettanto.
Ah, l'importanza dei documenti!
Infine, sulla stessa pagina si legge: "Rummo, carenza di personale: Si tampona per ginecologia, ostetricia, neonatologia, radioterapia, e anatomia patologica".
Il tampone non ha funzionato.
Dopo un solo anno la situazione è molto peggiorata.
L'ex Azienda Ospedaliera "Rummo", oggi Padre Pio, è alla deriva.
Cosa ne sarà fra dieci anni, vista la tendenza a finanziare sempre meno la sanità pubblica in favore di quella privata?
Ora ho capito perché l'Azienda è stata denominata Padre Pio.
Vista la tragica situazione, si spera nei miracoli del frate per salvare i pazienti!
Un solo uomo ne porta le responsabilità, come vorrebbe farci credere un peronista trasformista e opportunista che oggi recita, da par suo, il ruolo di capopopolo per nascondere le sue quarantennali manovre politiche-clientelari?".

comunicato n.114383



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