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Benevento, 07-07-2018 23:40 ____
Christian De Sica parla a Benevento di suo padre Vittorio proprio nel giorno del compleanno del genitore
Ha ricordato memorie condivise e conosciute, ma con il garbo e la sensibilita' di un figlio. Un amarcord in bianco e nero, ma anche puntellato da tante stelle multicolori, iridescenti proprio come e' stata la sua vita
di Alessandra Renis
  

Buon compleanno Vittorio… E il pubblico in piedi per una standing ovation.
E sì perché quando c’è Christian De Sica è difficile dimenticare suo padre Vittorio.
Un uomo di fascino, grande attore e regista indimenticabile.
Ancor di più la coincidenza ha voluto che Christian fosse a Benevento, sul palcoscenico del Teatro San Marco, nella ricorrenza della nascita del suo amato papà.
Potremmo dire che Vittorio De Sica abbia scritto pagine di film, un ossimoro che rende bene il vissuto e la potenza immaginifica dei racconti, delle interpretazioni, dei drammi, ma anche la dolcezza e la potenza di una bellezza della rinascita, sia umana che di una nazione.
A ricordare memorie condivise e conosciute, ma con il garbo e la sensibilità di un figlio, è stato Christian De Sica, anche lui attore e regista affermato.
Un amarcord in bianco e nero, ma anche puntellato da tante stelle multicolori, iridescenti proprio come è stata la vita di Christian in perenne bilico tra "miserie e nobiltà".
Non è stato facile per Christian De Sica far emergere il suo lato ora divertente, ora malinconico, ora mestamente comico e/o impegnato.
Ma il tempo, la diversità e la distanza da suo padre, hanno saputo spingere verso la ricerca di uno spazio meritato e sempre più amato dal pubblico.
Incalzato dalle domande di Alessio Viola, ha fatto scorrere le "immagini" della memoria, di aneddoti e di una vita intrecciata con grandi artisti di ogni tempo: Wanda Osiris, Totò e Peppino De Filippo, l’unico che gli tese una mano alla morte di suo padre.
E poi l'incontro con Onassis e la Callas e ancora quello divertente quanto imbarazzante con la principessa Soraya in un ascensore maleodorante…
De Sica ha cercato con delicatezza di rendere palpabile la bellezza e la fortuna di aver avuto un papà così eccezionale e conosciuto ma anche la difficoltà di diventare altro da lui, con la sua intelligenza, con le sue capacità di attore, regista e cantante.
Una carrellata di ricordi e tra questi anche la sua amicizia con Carlo Verdone, nata sui banchi di scuola attraverso un "passaggio" di versioni di greco e di latino.
Un'amicizia fortificata e ancora esistente perché forgiata dall'unione matrimoniale con Silvia, la sorella di Verdone.
Ma tra le arti che Christian preferisce, oltre al canto, vi è la passione per il teatro, perché, così come ha dichiarato, il rapporto con il pubblico è vivo e dialogante e si percepisce sempre se apprezza oppure no lo spettacolo.
Per quanto riguarda il suo "dis-impegno" per i film cosiddetti “cinepanettoni”, Christian De Sica ha annunciato che tornerà non soltanto con un nuovo film, ma anche che lavorerà nuovamente con Massimo Boldi.
Una pellicola dove la famiglia De Sica è quasi al completo in quanto c'è l’apporto professionale dei suoi figli Brando aiuto regista e Maria Rosa per i costumi.
Nonostante fosse sveglio dalla 5.00 per impegni lavorativi, De Sica nel congedarsi da Benevento, ha regalato al pubblico del Bct una poesia di Salvatore Di Giacomo "Lettera Amirosa".
Applausi e partecipazione per un grande protagonista del nostro spettacolo che ha ricevuto il Premio alla Carriera consegnato da Pino Colonna.

Le foto sono di Antonio Caporaso per "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

comunicato n.114360



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