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Benevento, 18-06-2018 21:09 ____
Se la forbice tra i super ricchi e gli altri si allarga, e' chiaro che si possono produrre tensioni. Occorre ascoltare il grido dei poveri
La sfida e' generare sviluppo che porti ad una ricchezza diffusa e non concentrata, ha detto monsignor Felice Accrocca alla manifestazione conclusiva dell'XI edizione di Cives sul tema: "Giovani: Le sfide del lavoro 4.0"
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Nel Salone "Leone XIII" del Palazzo Arcivescovile, in piazza Orsini, si è tenuta, questo pomeriggio, la manifestazione conclusiva dell'XI edizione di "Cives. Laboratorio di formazione al bene comune" sul tema: "Giovani: Le sfide del lavoro 4.0".
Hanno preso parte all'iniziativa don Maurizio Sperandeo, vice presidente del Centro di Cultura "Raffaele Calabria"; Clemente Mastella, sindaco di Benevento; Ettore Rossi, direttore dell'Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro della Diocesi di Benevento e Alessandra Damiani, segretario organizzativo nazionale della Federazione Italiana Metalmeccanici della Cisl.
All'iniziativa ha preso parte anche monsignor Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento mentre il coordinamento dei lavori è stato affidato a Paolo Rizzi, dell'Università Cattolica di Piacenza e direttore scientifico di Cives.
L'iniziativa, inoltre, ha permesso la presentazione delle idee e delle proposte da parte dei gruppi di lavoro di Cives e dei risultati della Giuria Popolare sulle politiche in materia di povertà e giovani della Regione Campania.
Dopo i saluti di don Maurizio Sperandeo, Ettore Rossi ha introdotto i lavori citando le parole di Papa Francesco sulla povertà e sulle diseguaglianze: "Tali non sono solo geografiche ma anche generazionali e tra chi decide di avere comportamenti improntati al senso del dovere e chi trova soluzioni che sconfinano nell'illegalità".
L'XI edizione di Cives si è interrogata in maniera particolare sulla questione: "Generare vero sviluppo ascoltando il grido dei poveri", ciò ha permesso di indagare i tanti temi legati al lavoro e alla prospettiva di riduzione delle povertà.
Attraverso questa analisi, Cives continua la sua opera di formazione.
"Abbiamo bisogno di persone che abbiano visione sistemica educate allo spirito critico", ha aggiunto Rossi.
Il sindaco Mastella prima di entrare nel cuore della discussione, ha speso parole di solidarietà nei confronti dell'arcivescovo Accrocca, in merito agli attacchi ricevuti dopo la pubblicazione della sua lettera sul tema dei migranti.
Poi, venendo al tema, ha detto: “La digitalizzazione del lavoro rappresenta una evoluzione dell'organizzazione dello sviluppo.
Ma se non c'è un rapporto collaborativo sul tema del lavoro diventa tutto molto difficile".
In merito alle tante richieste di trovare lavoro, il primo cittadino ha chiarito: "Il sindaco non è colui che trova il lavoro alle persone, quanto piuttosto colui che tende a determinare le condizioni generali di sviluppo.
In questo senso intendo ringraziare la signora Trump che pubblicamente ha detto che un governo è capace se ha il cuore: Ecco mi auguro che ci siano le condizioni per governare con il cuore".
In seguito, si sono alternati i gruppi di lavoro di Cives che hanno esposto le proprie ricerche e le proprie proposte su tre temi: Giovani, lavoro e legalità.
Gli interventi dei gruppi di lavoro, a cui hanno preso parte diversi ragazzi di scuole superiori cittadine, si sono alternati con i saluti del procuratore aggiunto di Benevento, Giovanni Conzo; del dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Benevento, Amalia Sorrentino, e del comandante provinciale dei Carabinieri, Alessandro Puel.
Insieme al lavoro dei gruppi, sono stati anche resi noti i risultati della giuria popolare che si è espressa sulle politiche sociali della Regione Campania, a valle dell'incontro con l'assessore regionale, Lucia Fortini.
"Contribuire a portare i giovani a riflettere è un risultato considerevole", ha esordito monsignor Accrocca che ha aggiunto: "Oggi la difficoltà a ragionare è sempre più evidente, con una netta prevalenza all’insulto piuttosto che all'argomentare.
Formare la società passa anche da qui".
Sulle questioni del lavoro e dell'economia, Accrocca ha detto: "Se la forbice tra i super ricchi e gli altri si allarga, è chiaro che si possono produrre tensioni.
Generare sviluppo che porti ad una ricchezza diffusa e non concentrata, questa è la sfida.
Attività come questa, nel piccolo, sono un segno.
Pensiamo sia importante seminare e speriamo che queste piccole azioni concrete siano in grado di generare sviluppo".
Alessandra Damiani traendo le conclusioni dei lavori, è partita dalle esperienze che si stanno venendo a creare sia per quanto riguarda l'Ilva di Taranto che per quanto riguarda gli stabilimenti Fiat di Pomigliano d'Arco dove "i risultati si ottengono quando organizzazioni sindacali e imprese riescono a collaborare.
In questo senso la serietà dell'impresa fa la differenza".
In merito al piano Industria 4.0, il sindacalista ha detto: "Non dobbiamo avere paura del cambiamento e dobbiamo capire se nel cambiamento ci sono vere opportunità.
La rivoluzione industriale consentirà non di sostituire il lavoro ma di trasformarlo: ci sarà bisogno di persone che leggeranno i dati estrapolati dalle macchine, facendo diventare l'individuo sempre più centrale nel mondo del lavoro.
Da questo punto di vista la differenza sarà data dalla qualità della formazione che dovrà educare alle competenze trasversali, indispensabili per affrontare il nuovo sistema di lavoro".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 
 
 

 

 

 

 

 

                                                         

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