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Benevento, 18-06-2018 15:15 ____
Lo stupore di Piero Mancini all'intervento della Lega che ha risposto alla lettera di monsignor Felice Accrocca
Pur essendo un razionalista ateo convinto, condivido il suo grido di dolore: La nave Aquarius non trasportava pesci ma esseri umani!
Redazione
  

Infaticabile Piero Mancini, ex dipendente del Consorzio Bn3, che, con una lettera aperta ai dirigenti provinciali della Lega, entra nella questione dei migranti e nella polemica che il partito ha aperto con la Chiesa beneventana.
"Ho letto - scrive - con stupore la vostra presa di posizione molto critica, direi con un acredine fuori luogo, verso l'accorata, sensibile, lucida e umana lettera dell'arcivescovo, monsignor Felice Accrocca.
Pur essendo un razionalista ateo convinto, condivido il suo grido di dolore: la nave Aquarius non trasportava pesci ma esseri umani!
Persone come noi.
Fratelli in gravi difficoltà.
Appartenenti alla stessa famiglia, quella della grande madre natura.
Quando si perde il senso della misura, quando tragicamente l'odio e la xenofobia si impadroniscono delle coscienze, ci si deve preparare al peggio!
Eppure si dichiarano tutti ferventi cattolici coloro che manifestano in modo tanto acceso e smodato la volgarità xenofoba.
L'odio per chi ha la pelle di diverso colore.
Per questo, la Chiesa mostra tanto scoramento e indignazione.
Voi sostenete, in modo molto povero e schematico, che prima bisogna risolvere i problemi della nostra terra, del Sannio.
Forse ancora non avete ben compreso che, mentre ancora agitate un rozzo slogan elettorale, altri, i lombardo-veneti, sono già arrivati primi nella gara a chi arriva prima.
La differenza fra i leghisti in gara a chi arriva prima, è che mentre gli storici territori amministrati dalla Lega sono portatori di grandi interessi economici e politici, voi siete solo dei portatori di pochi voti.
Dice Salvini: La pacchia è finita!
Chiamala pacchia attraversare il deserto, finire nelle terrificanti prigioni libiche, dove si violentano le donne e torturano gli uomini, per poi rischiare di annegare nel Mediterraneo e infine cadere nelle mani dei caporali nostrani e, a volte, anche essere uccisi a fucilate da italiani brava gente.
Nella sua logica fascista e razzista intende, implicitamente, dire che la "pacchia" è finita anche per noi meridionali, ché Salvini ci vede con il sangue agli occhi.
Come avete potuto dimenticare così facilmente che siamo stati, fin dalla nascita della Lega, i primi oggetti del loro odio egoistico?
Accusati di essere delinquenti, parassiti e sfaticati.
I dirigenti leghisti sono sempre gli stessi, hanno solo cambiato tattica per incassare quanti più voti possibili.
Voi, poveri illusi, siete caduti nella loro abile trappola.
A breve, avrete la deludente riprova di ciò.
Intanto, il potente Luca Zaia, il vostro amico-competitor (prima i veneti e i lumbard), mentre voi stavate fermi davanti ai televisori e infervorati ed esultanti vi spellavate le mani per applaudire il prode Salvini, (l'ennesimo uomo della provvidenza che dovrebbe, secondo le vostre aspirazioni, finalmente aggiustare le cose), che eroicamente bloccava i rifugiati in mezzo al mare, non ha perso tempo e il tredici giugno si è incontrato con il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, la vostra "amica" leghista Erika Stefani e si è pappato i primi 35 miliardi.
Notizia fondamentale, anche se poco nota ai più.
Anche a voi leghisti per caso.
Il Sannio deve venire prima dei migranti?
Ovvero, dare a noi ciò che oggi si elemosina a loro?
Che stupida e inutile guerra fra disperati. Ma per ridurre lo squilibrio economico esistente tra gli altri territori e noi sanniti, sempre più poveri, depressi e a rischio desertificazione, proprio come i migranti africani, non dovremmo venire prima di tutti?
Visto che i nostri problemi sono più grandi di quelli degli altri?
Poveri illusi, alla vostra non più giovane età, ancora non avete capito che cambiano i governi ma i più importanti provvedimenti, dettati dal neoliberismo, seguono sempre la stessa immutabile strada: prima bisogna tutelare i ricchi, diminuendo sempre più le tasse.
Poi i territori più ricchi e competitivi, destinando loro copiose risorse.
Come i primi trentacinque miliardi già evidenziati.
Poi se avanzano risorse...
Il povero e debole Sannio, quindi, non arriverà mai prima sul traguardo della primazia: siamo, e siete, gli ultimi della fila a cui toccano, come sempre, solo le briciole.
Quando arriverà il nostro-vostro turno, diranno che purtroppo a causa della crisi, del pareggio di bilancio (il tremendo fiscal compact), della fine del Quantitative easing e dello spred che sale, le risorse erano poche e sono finite.
Ultimi con Berlusconi.
Ultimi con Prodi. Ultimi con Monti. Ultimi con Letta.
Ultimi con Matteo Renzi e Gentiloni.
Ultimi resteremo anche con il vostro grande amato leader, Matteo Salvini, che del Sannio ha meno considerazione dei fascisti del terzo millennio di Casapound.
Anche se non saremo coinvolti nella vostra ennesima cocente delusione, tantomeno potremo essere soddisfatti per aver capito e interpretato la realtà dei fatti, e dei meccanismi che li determinano, meglio di voi.
Purtroppo, non basta a salvarsi individualmente, come tanti sperano invano di fare, dall'ennesima sconfitta che coinvolge tutti noi, ancora incapaci di comprendere che la solidarietà umana e sociale è l'unica vera arma per uscire da una situazione che nei prossimi anni diventerà, socialmente e economicamente, ancora più drammatica.
Diventeremo, diventerete e diventerò sempre più povero.
Tutti immolati sull'altare del neoliberismo, che ha ridotto anche le nostre povere vite a merce.
Molto deperibile!
Come ha ben compreso l'inascoltato, ingiuriato e odiato, dagli stessi cattolici, monsignor Felice Accrocca. Mala tempora currunt, sed peiora parantur!".

comunicato n.113830



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