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Benevento, 18-06-2018 13:36 ____
Terzo appuntamento dell'anno per "Musica al Museo" presso Arcos
L'appuntamento e' per sabato prossimo 23 giugno
Redazione
  

Sabato prossimo, 23 giugno, con inizio alle 20.30, terzo appuntamento dell'anno per "Musica al Museo" presso Arcos - Sezione egizia in via Stefano Borgia di Benevento, su idea e a cura della Società di gestione Sannio Europa.
Per la direzione artistica di Debora Capitanio, si svolgerà il concerto "Di stille lucenti".
E' proprio la magica vocalità dei sopranisti barocchi quella che verrà sul proscenio per il concerto "Di stille lucente": si esibiranno Francesco Divito, soprano, con "Le Musiche da Camera", Ensemble vocale-strumentale con strumenti d’epoca composto da: Egidio Mastrominico, violino di concerto; Giovanni Rota, violino; Leonardo Massa, violoncello; Debora Capitanio- clavicembalo.
Il sopranista, affiancato dall'Ensemble strumentale, si cimenterà nel repertorio barocco, proponendo arie di autori napoletani e non solo del XVII e XVIII secolo, interpretando pagine musicali rarissime appartenenti a quella letteratura, oggetto di riscoperta  e di divulgazione di "Le Musiche da Camera".
Ai brani vocali, si alterneranno altri solo strumentali, eseguiti con strumenti d'epoca e secondo la prassi esecutiva del periodo storico.
Lanterne, erbe e profumi riempiranno la sale di Arcos, come d'incanto; quindi la magica vocalità del sopranista Francesco Divito e tutta la bellezza del barocco napoletano faranno il resto per quella che non a caso si annuncia come una "magica notte".
Per completare il format, che prevede la degustazioni prodotti tipici dell'agroalimentare sannita, collaborerà alla riuscita della serata l'Istituto Alberghiero "Le Streghe" di Benevento.
I biglietti, fino ad esaurimento, potranno essere acquistati presso la sede del Museo Arcos in prevendita o il giorno del concerto.
Il Concerto di sabato 23 dunque è dedicato ai cantanti castrati, uomini dalle voci acute e angeliche.
Essi, veri e propri protagonisti dello "star system" dal tardo Rinascimento alla fine del Settecento, furono i dominatori della scena musicale per il loro straordinario virtuosismo canoro e le capacità interpretative.
Gli evirati riscossero invidiabili successi artistici ed economici; avevano notevole considerazione sociale; condussero spesso una vita agiata e rispettata: le loro voci costituirono succulento cibo per le insaziabili orecchie barocche dell’Europa e oltre.
Il mistero di come realmente suonassero quelle voci è svelato dalla particolare vocalità di Francesco Divito, sopranista che, non avendo subìto la muta della voce, si esprime tramite un'emissione vocale naturale e non di falsetto.
Tale rara caratteristica, unita ad un'importante perizia virtuosistica, permette al cantante d'interpretare l'antico repertorio dei castrati con il maggior rigore filologico possibile.

comunicato n.113823



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