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Benevento, 17-06-2018 17:40 ____
Una presenza di artisti e curiosi, intervenuti da varie provincie e regioni, ha fatto da corollario alla chiusura della II edizione del premio Assteas
Il tema e' stato "La Fenice" ed il suo risorgere dalle cenere come appunto riporta il motto "Post fata resurgam" ossia risorgero' dopo la morte
Redazione
  

Una presenza di artisti e curiosi, intervenuti da varie provincie e regioni, ha fatto da corollario alla chiusura della seconda edizione del premio internazionale Assteas relativamente alla ceramica e alle arti  plastiche.
Il tema è stato "La Fenice" ed il suo risorgere dalle cenere come appunto riporta il motto "Post fata resurgam" ossia risorgerò dopo la morte. 
La Sala congressuale a ridosso del Museo Civico e della Ceramica di Cerreto Sannita ha ospitato la manifestazione di chiusura del premio e, dopo i saluti del sindaco, Giovanni Parente, dell'assessore alla Cultura, Giovanna Rubano, del vicepresidente dell'Associazione Città della Ceramica, dell'artista Laura Marmai, il direttore artistico Maurizio Caso Panza, ha dato il via alle effettive premiazioni degli artisti in concorso.
Hanno ricevuto menzioni speciali gli artisti: Dorota Maria Adamska Margarito (Per la non comune rappresentazione che si colloca tra il mito ed il quotidiano), Silvio Amato (Per la "sposata" commistione tra il ferro e la ceramica), Alessandro Carta (Opera dagli stilemi attenti e tematici che ben dimostra la padronanza della tecnica), Cinzia Gaudiano (Per la pulizia delle forme che esprime le chiare ed elevate capacità tecniche), Emilio Iele (Opera che colloca abilmente in uno spazio,  la  materia, le contaminazioni ed il vissuto), Rossella Mazzitelli (Opera che in armonia con il moderno rappresentare crea insieme, stupore ed interesse).
Hanno vinto il primo premio i seguenti artisti: Alessandro Borrelli (Premio per oggetti a forma decorata). Motivazione: "Per la sopraffine realizzazione cromatica che completa un modellato attento e dettagliato"; Benedetta Del Monaco (Premio Vaso). Motivazione: "Opera che esprime alti valori di tecnica a corollario di adeguati studi"; Gioia Ferri (Premio per oggetti a forma modellata). Motivazione: "Per la sopraffine forma che appare derivante dalla materia da cui prende origine"; Enzo Piatto (Premio per le contaminazioni). Motivazione: "Opera di grande pregio caratterizzata dalla espressione di più materiali"; Gioia Ferri (Premio per oggetti a forma modellata). Motivazione: "Per la sopraffine forma che appare derivante dalla materia da cui prende origine"; Felice De Falco (Premio della critica). Motivazione: "Per la realizzazione che fonde, abilmente e anacronisticamente, schemi e tecnica".
La manifestazione ha dimostrato che l'arte contemporanea nel "riscoprire" la mitologia com’è stato con "La Fenice" coglie una forte innovazione che è sintesi, non di un passato dimenticato, ma di una nuova idea di contemporaneo.
Indubbiamente è attuale il risorgere, non dalle ceneri come è avvenuto per la Fenice ma dalle numerose difficoltà che ben attanagliano gli uomini, forse adesso più che un tempo lontano e passato.

comunicato n.113808



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