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Benevento, 15-06-2018 16:53 ____
Rimbocchiamoci le maniche e trasformiamo il "rifiuto" in oro, ha detto l'assessore Luigi De Nigris al "Focus rifiuti"
Altrove recuperano la massima parte di cio' che e' riciclabile e sfruttano il rimanente per produrre energia. A Benevento ciascun individuo produce tra i 300 ed i 350 chili di rifiuti per anno
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A Palazzo Paolo V, per iniziativa dell'Asia e del suo amministratore unico, Donato Madaro, si è svolto il "Focus Rifiuti. Tariffa puntuale, sistemi virtuosi, economia circolare".
Al Tavolo della presidenza, l'assessore all'Ambiente, Luigi De Nigris, e lo stesso Madaro che hanno poi ospitato di volta in volta i vari relatori.
Dopo i saluti introduttivi dell'amministratore unico dell'Asia, la parola è passata all'assessore De Nigris che ha sottolineato come quando si parla di rifiuti, la prima immagine è quella delle città con cassonetti ricolmi, con sacchi neri d'immondizia o materiali di ogni genere sparsi.
D’altra parte, ha continuato De Nigris, la prima richiesta dei cittadini è quella di vedere, soprattutto per ciò che pagano, la loro città sgombra da qualunque genere d’incuria.
Una richiesta più che legittima, ma il compito degli amministratori non può purtroppo limitarsi solo a ciò che rappresenta la quotidianità.
Essi devono, infatti, risolvere anche gli altri aspetti legati ad una delle questioni più annose del mondo: Il ciclo dei rifiuti.
Con questo approfondimento, a cui partecipano esperti del settore di caratura nazionale, vogliamo penetrare proprio questi aspetti, soprattutto perché sono ormai questi i dettami europei, nazionali e regionali che impongono un ciclo dei rifiuti chiuso localmente.
Essi, come accade in altre realtà europee, devono essere un valore.
Dobbiamo, quindi, rimboccarci le maniche, ha scherzosamente commentato De Nigris e riscoprire quel leggendario tentativo praticato dagli alchimisti nei secoli scorsi per trasformare il "rifiuto" in oro.
D’altronde, l'approccio alla politica dei rifiuti punta alla transizione da un modello economico "lineare", basato sullo sfruttamento delle risorse naturali, a quello della "economia circolare", caratterizzato dalla tendenziale assenza di prodotti di scarto e dal riutilizzo costante della materia.
Altrove recuperano la massima parte di ciò che è riciclabile e sfruttano il rimanente per produrre energia.
Noi, invece, spediamo imballati i nostri rifiuti nel nord Europa, dove a carissimo prezzo vengono utilizzati con intelligenza.
Anche a livello legislativo va sanata qualche stortura.
Si pensi ai prodotti da sfalcio generati dal verde, oggetto di due diverse classificazioni da parte di due Ministeri: per quello dello Sviluppo Economico sono un sottoprodotto, per quello dell'Ambiente un rifiuto.
Ciò significa che nel primo caso un loro utilizzo energetico comporterebbe un ricavo, mentre, nel secondo, smaltirli come rifiuto comporta un costo superiore a più del doppio del ricavo.
Tariffa puntuale e sistema impiantistico locale per lo smaltimento dei rifiuti e produzione di energia, ha concluso De Nigris, sono gli argomenti che tratteranno oggi i nostri relatori.
Spetterà poi a noi approfondirli e valutarli, per scegliere le soluzioni più idonee alla nostra realtà territoriale.
Particolarmente interessanti sono stati poi i dati raccontati ed esposti nel corso dei lavori.
A Benevento, ciascun individuo produce tra i 300 ed i 350 chili di rifiuti per anno, a Napoli la cifra sale subito a 500.
L'Ato Sannita è il migliore ente quanto a raccolta differenziata assestandosi al 69,8% rispetto al 68,5 previsto, quindi è oltre la previsione.
Si producono però molti più rifiuti, i numeri salgono, ancorché in linea con l'Italia e per questo bisogna fare molta prevenzione.
Il rifiuto organico in una zona rurale, magari del Sannio, è di 117 chilogrammi mentre a Napoli è di 152 sempre per individuo e sempre su base annua:
Si è anche parlato a lungo dell'inceneritore di Acerra, un impianto controllatissimo e che non è per niente inquinante avendo tutti i valori molto al di sotto della soglia consentita dalle norme.
Qui, però, dovrebbe arrivare solo lo scarto della raccolta differenziata ma, purtroppo, non è così e si mandano in fumo anche risorse da cui ricavarne importanti introiti.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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