Benevento, 13-06-2018 08:04 |
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I veterinari dell'Asl si vedono di nuovo costretti a non mettere a disposizione le proprie autovetture per svolgere i compiti istituzionali
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Redazione |
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I veterinari dell'Asl di Benevento sono, di nuovo, sul piede di guerra.
"Dopo quattro anni - scrive la Federazione Veterinari e Medici nella nota inviata alla Stampa - siamo di nuovo costretti, nostro malgrado, a non mettere a disposizione le nostre autovetture per svolgere i compiti istituzionali.
Infatti, l'Asl con un atto unilaterale ha disatteso nuovamente l’accordo contrattuale in cui si prevedeva il rimborso spese integrale per i chilometri percorsi con il mezzo personale che viene utilizzato quotidianamente per raggiungere gli stabilimenti e gli allevamenti sparsi sull’intero territorio provinciale al fine effettuare le attività di ispezione e vigilanza sugli animali e sugli alimenti derivati.
A ciò si aggiunge, cosa ancora più grave, che l'Azienda Sanitaria non ha previsto, così come stabilito dal vigente Contratto Nazionale di Lavoro a copertura assicurativa kasco integrale per le auto private messe a disposizione dell'Asl.
Tale situazione, che si sta trascinando dal 2016, nonostante la disponibilità più volte dimostrata da parte della Federazione Veterinari e Medici per risolvere la questione, potrà comportare dal prossimo 18 giugno la sospensione delle attività di certificazione e di controllo sanitario negli allevamenti, nei macelli e negli altri stabilimenti (mangimi, pelli, eccetera), tutte attività ricomprese nei Lea, con ripercussioni, anche gravi, per l'approvvigionamento delle derrate, in particolare delle carni fresche, la movimentazione degli animali e le profilassi di Stato.
Pur essendo consapevoli del disagio e delle difficoltà a cui imprese e cittadini potranno andare incontro, la Federazione Veterinari e Medici, ritiene che tale azione, già preannunciata all'Asl con regolare diffida, sia purtroppo necessaria al fine di salvaguardare la dignità e i diritti dei veterinari pubblici che, quotidianamente, nonostante le tante difficoltà operative, garantiscono la tutela della salute pubblica e la sicurezza alimentare".
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