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Benevento, 13-05-2018 12:16 ____
La rumorosa e chiassosa presenza dei grandi automezzi ha aperto la sfilata della tradizionale "Giornata dell'automobilista" in onore di Santa Rita
Il parroco don Enrico Francesco Iuliano ha spiegato perche' l'evento sia stato anticipato. Il presidente dell'Aci Rosalia La Motta denuncia la carenza di infrastrutture viarie: Le aspettiamo da cento anni. Da anni litighiamo con le Istituzioni
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La rumorosa e chiassosa, oltre che gioiosa, presenza dei grandi automezzi, le sirene dei Vigili del Fuoco e la sentimentale presenza del mitico Maggiolino della Volkswagen che ha aperto la sfilata, ha segnato la tradizionale "Giornata dell'automobilista" che si svolge in occasione della festività di Santa Rita da Cascia.
E' vero, ha detto il parroco della nuova chiesa intitolata alla Santa degli Impossibili che è alla Pacevecchia racchiusa nel titolo di Santa Maria della Pace e di Santa Rita, ci siamo un po' anticipati.
Di solito la sfilata delle auto si tiene la domenica precedente alla ricorrenza della Santa e dunque avrebbe dovuto tenersi domenica prossima, ma c'è il fatto che sabato 19 maggio, nella serata, ci sarà la traslazione della Statua della Madonna delle Grazie che lascerà, straordinariamente, la Basilica per giungere nel Duomo dove resterà per la giornata di domenica fino ad arrivare a sera allorquando tornerà nel Tempio di viale San Lorenzo e, dunque, per questo, ha detto il parroco don Enrico Francesco Iuliano, abbiamo anticipato la nostra manifestazione, per non andare in conflitto con l'altra.
Peraltro si tenga conto che anche la statua di Santa Rita, sempre sabato 19 maggio, tornerà nella sua antica chiesa che è quella di via Annunziata. L'accompagneremo lì alle 10.00 e la riporteremo alla Pacevecchia intorno alle ore 18.00.
Gli agostiniani, ha detto don Enrico nell'introdurre la mattinata celebrativa, hanno lasciato la parrocchia perché non ci sono più operai nella vigna del Signore ed è dunque toccato a me assumere la responsabilità della parrocchia.
Don Enrico ha ringraziato, quindi, il presidente dell'Aci, Rosalia La Motta ed il presidente del Club Ruote Storiche, Michele Benvenuto, per la vicinanza alla manifestazione e si è detto impegnato, già dall'anno prossimo, a rinforzare la celebrazione con ulteriori iniziative.
Rosalia La Motta ha voluto spiegare il perché Santa Rita sia considerata la Santa degli Imposssibili ed ha quindi raccontato della intenzione della Santa di entrare nel Convento degli agostiniani, cosa che le fu preclusa perché era vedova, perché aveva avuto un marito delinquente e perché i suoi figli erano spesso fuori dalle righe.
Una notte Sant'Agostino e San Nicola da Tolentino la presero ed in volo la trasportarono nella struttura da lei auspicata. Ecco perché è detta la Santa della Mobilità, una Santa che ha bisogno però sulla terra di un "braccio armato" e quello siamo noi dell'Aci, ha detto il presidente La Motta.
E qui ha affrontato l'argomento della mobilità e quindi della carenza delle infrastrutture che lasciano molto a desiderare.
Lottiamo e litighiamo con le Istituzioni perchè abbiamo una viabilità che lascia molto a desiderare.
Da cento anni ne discutiamo, ma ancora non vediamo realizzato quasi nulla.
La segnaletica è carente.
Come possiamo agire nel momento in cui la mobilità dovrebbe diventare momento di socializzazione di strumento di commercio, di aiuto economico e di osmosi diretta tra culture, proseguire nell'intento?
La Motta ha anche annunciato per l'Automobil Club Italia la manifestazione del prossimo 27 maggio in piazza Santa Maria dove si parlerà di una guida corretta soprattutto in presenza di particolari difficoltà nella strada.
Michele Benvenuto ha concluso gli interventi sostenendo che guidare un'auto d'epoca significa saper guidare, nel senso che bisogna condurla con attenzione, senza grossi impulsi da dare all'automobile.
Occorre cortesia quando ci si siede al volante non solo per salvaguardare il bene che si conduce ma anche e soprattutto per se stessi.
Quando ci si immette alla guida di un veicolo spesso si perdono talune proprietà e si diventa violenti ed impulsivi ed anche poco educati nei confronti degli altri.
Queste situazioni dovrebbero essere evitate e per questo vi invito ad una guida più calma e più serena ed anche più educata.
Insomma, una guida un po' più femminile... (e qui qualche dubbio si è levato tra la gente...).
Completati gli indirizzi di saluto, la lunga teoria di auto, alla presenza di più pattuglie della Polizia Municipale, ha percorso via Perasso, viale degli Atlantici e via Pacevecchia fino a giungere sul sagrato della chiesa di Santa Rita dove il parroco ha benedetto tutti gli automezzi.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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