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Benevento, 21-04-2018 23:15 ____
Calcio, Serie A: Il Benevento compie l'impresa. La Strega mata il Diavolo e si porta a casa l'intero bottino. A San Siro Milan-Benevento 0-1
A decidere il match una rete di Iemmello. Nonostante l'inferiorita' numerica per l'espulsione di Diabate' i giallorossi reggono l'urto. De Zerbi: Sono emozionato perche' vincere qui e' una cosa che rimarra' nella storia mia e di questa societa'
di Luca Pietronigro
  

Milan (4-4-2): G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Zapata, Rodriguez; Borini (48' Suso), Kessie, Biglia (72' Locatelli), Bonaventura; Cutrone, André Silva (61' Kalinic). A disposizione (A. Donnarumma, Storari, Abate, Antonelli, Gomez, Musacchio, Mauri, Montolivo) Allenatore Gennaro Gattuso

Benevento (4-3-3): Puggioni; Sagna, Djimsiti, Tosca, Letizia; Cataldi, Sandro, Viola (75' Parigini); Brignola (67' Venuti), Iemmello (61' Diabaté), Djuricic. A disposizione (Brignoli, Sparandeo, Gyamfi, Billong, Rutjens, Del Pinto, Sanogo, Volpicelli, Coda) Allenatore Roberto De Zerbi

Arbitro: Maurizio Mariani di Aprilia
Assistenti: Matteo Bottegoni di Terni ed Emanuele Prenna di Molfetta
IV Uomo: Fabio Piscopo di Imperia
Var: Rosario Abisso di Palermo
Assistente Var: Ciro Carbone di Napoli
Rete: 28' Iemmello
Ammoniti: Locatelli, Kessie (M); Sagna, Parigini (B)
Espulso: 79' Diabaté (B) per doppia ammonizione
Angoli: 4-1
Recupero: 0' pt; 7' st.

E' un'impresa storica quella che ha compiuto il Benevento che ha raccolto la sua prima vittoria esterna nel campionato di Serie A a San Siro, quella che viene definita la "Scala del Calcio", contro il MIlan, una delle big del calcio italiano.
Ha saputo lottare, ha saputo mettere grinta, impegno e coraggio la formazione giallorossa, ha trovato la marcatura con Iemmello, uno dei calciatori più discussi di questa stagione per il suo rendimento, ma sempre difeso dal tecnico Roberto De Zerbi, e poi ha stretto i denti nella difesa di un risultato davvero importante anche in dieci uomini per l'esplusione, alquanto dubbia, per doppia ammonizione, di Diabatè.
Alla fine, ha esultato la Strega per una vittoria che rimanda ancora l'appuntamento con la matematica retrocessione, consentendo ai giallorossi di poter sperare ancora in un miracolo, ma che, come abbiamo già scritto in altre occasioni, aumenta il rammarico per quello che poteva essere e che, invece, non è stato.
Resta, comunque, la soddisfazione per la società, per il presidente, Oreste Vigorito, per i circa 600 tifosi giunti sino a Milano che hanno potuto assistere ad una pagina storica del calcio cittadino che potranno raccontare ai loro nipoti un giorno.
Un risultato che, qualunque sarà il finale di questa stagione, resterà negli annali di questo sport.
Venendo alla cronaca, mister Roberto De Zerbi sceglie il 4-3-3 inserendo nell'undici titolare quegli elementi che aveva fatto riposare contro l'Atalanta ovvero Sagna, Letizia, Cataldi, Sandro e Djuricic, lasciando in panchina il franco-maliano Diabatè.
Così davanti a Puggioni ci sono Sagna, Djimsiti, Tosca e Letizia.
A centrocampo Cataldi, Sandro e Viola con Brignola e Djuricic in appoggio alla punta Iemmello.
Rino Gattuso si affida al 4-4-2 con Borini e Bonaventura esterni di centrocampo e la coppia Andrè Silva e Cutrone in avanti.
La prima emozione la creano i padroni di casa al 4' con una bella azione dalla destra di Borini che mette al centro un traversone su cui interviene Puggioni in anticipo su Cutrone.
Sulla sfera arriva Andrè Silva, ma non riesce a deviare.
La risposta del Benevento è lo stesso Milan a crearla con Rodriguez che effettua un retropassaggio alquanto avventato poiché prede in contro tempo il portiere Donnarumma il quale è costretto a salvare sulla linea e ad evitare una clamorosa autorete.
Al 28' il Benevento passa in vantaggio con Iemmello il quale, servito in profondità da Viola, arriva tutto solo davanti a Donnarumma ed insacca.
Al 37' il Milan cerca il pareggio con Cutrone che al volo prova a sorprendere Puggioni da posizione defilata, ma la conclusione è alta.
Nel finale, al 42' un sinistro dalla distanza di Bonaventura viene sventato dal portiere.
La ripresa si apre al 3' con l'ingresso in campo di Suso per Borini.
Al 6' Cataldi ci prova con una conclusione che finisce alta di poco, mentre al 15' è il Milan a sfiorare il pareggio con una botta di fuori area di Kessie che sbatte sulla traversa con la sfera che torna in campo e la difesa sannita è brava a liberare l'area.
Quattro minuti dopo, è Bonaventura a calciare dalla distanza, ma il portiere ospite blocca a terra.
I due tecnici, a questo punto del match, operano alcuni cambi con Kalinic e Locatelli che, tra i rossoneri, prendono il posto di Andrè Silva e Biglia, mentre Diabatè e Venuti, nel Benevento, quello di Iemmello e Brignola.
Al 25' è ancora Bonaventura a cercare il gol dalla distanza, ma è bravo Puggioni a bloccare ed a sventare la minaccia.
Due minuti dopo, è ancora l'ex Sampdoria che si rende protagonista con un intervento di piede strepitoso dopo un colpo di testa ravvicinato di Cutrone.
Sulla ribattuta, è Djimsiti a ribattere ed salvare la Strega.
Al 34' il Benevento resta in dieci uomini per l'espulsione, alquanto dubbia, di Diabatè per doppia ammonizione.
Al 39' Cutrone di testa devia verso la porta del Benevento: il tiro è debole e Puggioni respinge.
Il Milan, nel finale, prova l'assalto, ma nonostante i sei minuti di recupero il risultato finale non cambia.
L'impresa è compiuta; il piccolo Benevento sbanca San Siro e si porta a casa l'intero bottino.
Tra andata e ritorno, i giallorossi hanno strappato al Milan ben quattro punti sui sei disponibili, diventando la bestia nera dei rossoneri, il nuovo Verona.

Le voci dagli spogliatoi

Roberto De Zerbi, allenatore Benevento
"Sono emozionato perchè vincere a San Siro è una cosa che rimarrà nella storia mia e del Benevento, anche se forse non servirà.
Poi, dopo quanto provato quest'anno, ci terremo stretto questo risultato.
Il Benevento ha fatto pochi punti per una serie di motivi.
Il calcio è sempre dei calciatori ed a gennaio ne sono arrivati di importanti, anche se non in condizione.
Tutti giocatori di livello superiore per una squadra che lotta per la salvezza.
A volte abbiamo fatto degli errori banali, che rispecchiavano la classifica.
Quando sei lì sotto sei più a rischio errori, quando ti giochi qualcosa sei più concentrato.
Rivincita con Gattuso dopo Foggia-Pisa?
A lui ho fatto i complimenti perchè sta facendo un lavoro eccezionale.
Quella partita dei play-off di Lega Pro fu una delusione, ma ora è meglio guardare avanti.
Vigorito è una persona che raramente si trova nel calcio, al di là di quello che faremo in futuro.
E' un generoso, il Benevento era considerato la barzelletta d'Italia e questo ci toccava nell'orgoglio".

Gennaro Gattuso, allenatore Milan
"E' stata una figuraccia, bisogna chiedere scusa ai tifosi.
L'apparente mancanza di voglia della squadra e l'atteggiamento passivo ci fa sembrare una squadra senz'anima.
C'è stata un'involuzione, con una squadra senz'anima.
Sono il capo della baracca, quindi il primo responsabile.
Ci può stare la stanchezza, ma bisogna cambiare registro.
Non possiamo pensare di affrontare il Benevento senza rabbia agonistica.
Contano poco i due o i tre attaccanti quando giochiamo senza voglia.
Creiamo tanto, ma diamo la sensazione di fare il solletico agli avversari.
Bisogna chiedere scusa ai tifosi per questa figuraccia.
L'involuzione si vede dall'atteggiamento, dallo spirito.
Alla prima difficoltà la squadra si perde.
In questo periodo soffriamo, ci mancano giocatori importanti come Calhanoglu, ma non abbiamo scusanti.
Si tocca con mano che stiamo soffrendo.
Da certi movimenti sembriamo una banda musicale".

 

 

 

comunicato n.112126



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