Benevento, 21-04-2018 21:37 |
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L'intervento dell'Ordine dei Medici dimostra che le criticita' espresse sull'Atto Aziendale dal Sindaco Mastella non erano affatto strumentali
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Redazione |
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Nel dibattito sulla Sanità nel Sannio è intervenuto anche Luigi De Nigris (foto), assessore comunale alla ramo.
"Pure l'Ordine dei Medici, con un proprio documento - scrive - ha espresso perplessità sull'Atto Aziendale proposto dai vertici del Azienda Ospedaliera San Pio.
Trattandosi di un organo che nel nostro ordinamento figura come ente pubblico, ovvero Ente Ausiliario dello Stato di natura non economica, immagino che nessuno potrà attribuirgli vicinanza a chicchessia forza politica o partitica.
L'odierno intervento dimostra, quindi, che le criticità immediatamente espresse sull'Atto Aziendale dal Sindaco Mastella, quale massima autorità sanitaria locale, non erano affatto strumentali, come qualche incauto interlocutore ha cercato di far trasparire.
Esse, infatti, si basavano su solide ed incontrovertibili ragioni che, con il passare dei giorni, hanno trovato molte conferme, non solo da parte dei rappresentanti del modo politico-amministrativo, ma anche tecnico professionale.
I medici sanniti, dopo aver ricordato che dal 2016 hanno evidenziato il preoccupante scenario di declassamento che si profilava per la nostra struttura ospedaliera, si sono chiesti come sia possibile realizzare quanto previsto nell'Atto se non si conoscono: la dotazione organica, i tempi di realizzazione dei numerosi concorsi, il piano delle assunzioni e degli investimenti, i tempi di acquisizione dei beni e dei servizi, e come sia possibile, in costanza del Decreto Ministeriale numero 70/2015, avere certezze sul mantenimento di due Dea di 2° livello nelle province di Benevento ed Avellino.
A ciò vanno aggiunte le ulteriori osservazioni di questi giorni riguardanti la grave carenza di personale sanitario, i turni stressanti e continuativi, i cumuli di ferie arretrate non fruibili, medici precari non assunti
Domande comuni ed osservazioni di buon senso a cui, se si escludono gratuite offese e/o pubbliche minacce, che evidenziano un clima intimidatorio e insofferente alla critica, nessuno dei responsabili ha finora avuto il coraggio di dare puntuali risposte.
L'Atto Aziendale un primato forse ce l'ha, è totalmente negativo
Infatti, mentre in Italia e nel mondo si portano competenze e professionalità negli Ospedali più grandi e provinciali (anche per ottimizzare e risparmiare), lasciando nelle periferie i Pronto Soccorso di primo impiego ed eventualmente le lungodegenze e/o le Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa), tanto necessarie in Campania poichè quasi inesistenti, qui da noi si fa il contrario.
Si decentra, si delocalizza, si smembra, si sminuisce, si riduce umiliano pazienti, medici, operatori sanitari e non, in modo davvero inqualificabile.
Non è azzardato immaginare, nel caso l'Atto non venga ritirato oppure modificato, di trovarsi, per un'opera che sembra destinata a restare incompiuta ancor prima della sua nascita, al cospetto di pazienti che per una consulenza specialistica dovranno aspettare giorni e giorni; di medici costretti ad andare su e giù da Benevento a Sant'Agata dei Goti e ritorno, per fornire consulenze varie non presenti in quest'ultima struttura; di uno spreco di risorse nazionali, regionali e/o provinciali.
Per i vertici del "Rummo" e della Regione Campania, rivedere le proprie posizioni predisponendosi ad un sereno ascolto del territorio, non deve essere inteso come una sconfitta, ma come un atto di forza e di umiltà. Non riparare all’errore, significherebbe, infatti, commetterne due".
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