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Benevento, 21-04-2018 21:33 ____
E' dall'interno del mondo della sanita', al convegno dei 5 Stelle, che giungono le denunce piu' terribili sullo stato in cui versa l'Ospedale "Rummo"
Carenza di igiene, di medicinali e di operatori. E' difficile lavorare cosi'. Sono disattesi i livelli essenziali di assistenza anche su aspetti che dovrebbero essere oramai acquisiti da anni. Il Pronto Soccorso e' come un suk
Nostro servizio
  

E' stato detto ed è vero, che i protagonisti stavolta, al contrario di come di solito avviene, non sono stati i politici, nonostante ci fossero quattro parlamentari presenti, due deputati e due senatori, ma a parlare di sanità sono stati essenzialmente loro, quelli che la sanità la fanno tutti i giorni, con abnegazione, sacrifici, duro lavoro nonostante siano consapevoli che all'esterno, all'utenza, i segnali che giungono sono tutt'altro che lusinghieri.
Loro, i protagonisti, conoscono le falle del sistema e stamane, le hanno denunciate con forza e passione, vigore ed intransigenza.
Conosciamo i nomi degli interni al "Rummo" intervenuti al dibattito e conosciamo anche l'anatema del governatore De Luca contro il primario Cristiano Huscher che, per aver espresso la sua opinione sul servizio sanitario offerto dall'Ospedale cittadino di cui è ancora primario, si è visto essere additato come persona da perseguire con la severità delle norme regolamentari.
Per questo li omettiamo, i nomi, tanto non occorrono.
A noi interessano i fatti. Poi se dovesse occorrere siamo qui a risponderne noi e loro.
Qui è in gioco la salute della gente con cui non si scherza né si può accettare intimorimento frutto della denuncia.
Ovviamente siamo pronti ad ospitare eventuali repliche dovessero giungerci dal management dell'Ospedale.
Dicevamo delle denunce, terribili, fatte da un medico di famiglia, dipendente dell'Asl e politico di lungo corso, Luigi Abbate, da un giovane medico e da una infermiera del "Rummo".
Abbate ha denunciato la grave crisi, anche economica, che attanaglia le famiglie in molte delle quali, nel popolare Rione Libertà, dove egli esercita la professione di medico, per acquistare i medicinali necessari si aspetta i principi del mese quando si è in grado di incassare la pensione.
Ti senti male e vai al Pronto Soccorso: E' un suk, dove ci sono due operatori, degli eroi, che stanno lì alle prese con i familiari arrabbiati che non ricevono assistenza e dunque devono operare protetti dalle guardie.
Un Ospedale che, per ottemperare alle operazioni chirurgiche, ha solo due anestesisti di cui uno non si può muovere dal Pronto Soccorso.
C'è carenza anche di igiene con sale operatorie sporche, di medicinali, di operatori e questo lo riscontriamo dai racconti dei pazienti.
E purtroppo queste situazioni non si riscontrano solo in Campania ma anche in altri importanti Ospedali dove oramai sei un numero e se sei un medico ti trattano anche male.
E' morto un amico di tutti noi non molto tempo fa, Annio Majatico...
Dopo Abbate ha preso la parola il giovane medico ospedaliero che ha sottolineato la drammaticità della situazione.
A fine giornata il telefono è pieno di chiamate di colleghi, amici e parenti che chiedono aiuto per i propri cari.
Ho lavorato tanti anni fuori e sono tornato con la mia famiglia a lavorare nella mia città ma, credetemi, ho avuto una botta al cuore ed ho i brividi addosso. E' difficile lavorare così.
Sono disattesi i livelli essenziali di assistenza anche su aspetti che dovrebbero essere oramai acquisiti da anni.
In altre regioni avevo materiale a disposizione che qui non ho. E' come se noi pagassimo tasse diverse e vivessimo in un altro Paese.
L'Ospedale non mi offre le stese possibilità che mi offrivano gli altri.
Qui le donne per partorire devono ancora soffrire...
A questo punto è intervenuto un infermiere proprio del Pronto Soccorso che ha detto: Oramai siamo agli estremi.
Non è possibile dispensare cure agli ammalati tenendoli 5-6 giorni nel Pronto Soccorso.
Qui parliamo di noi, perché su quella barella potremmo finirci anche noi un giorno e staremo lì anche senza mangiare, senza l'assistenza dei propri cari, con delle lenzuola che a stento ci danno. Siamo allo stremo. L'ultimo concorso per gli infermieri è stato fatto nel 1990.
Entrate nel Pronto Soccorso, ha proseguito l'operatore sanitario rivolto ai parlamentari seduti a questo punto al tavolo della presidenza e vedrete le condizioni igieniche in cui versa, pazienti che non hanno privacy.
Chi ha conoscenze sa dove andare. Il problema è di noi che non abbiamo santi in paradiso.
Su quella barella non sempre c'è uno che non conosciamo: Ci può essere anche una nostra sorella, un fratello ed anche io.
Per questo chiediamo aiuto.
Dopo queste drammatiche testimonianze e gli interventi di Emilio Tazza che ha parlato della drastica riduzione dei medici del 118 (a Benevento meno 40% e ad Avellino meno 47%), una riduzione per agevolare l'area metropolitana dove invece le ambulanze medicalizzate sono aumentate.
Bisogna intervenire per far inserire il fattore di correzione quando il territorio è palesemente svantaggiato; Vincenzo Di Lauro, assessore di Cerreto Sannita che ha invocato: Il Piano sanitario di De Luca va bloccato.
Quando ci chiusero il nostro Ospedale per aprire quello di Sant'Agata lo sapevamo già che anche quest'ultimo sarebbe morto. Oggi lo stiamo solo certificando;  Giuseppe Bozzelli, medico di San Bartolomeo in Galdo, tramite la proposizione di una grave situazione occorsa alla sua famiglia che subisce angherie dal Distretto e dall'Asl, ha denunciato anch'egli lo sperpero di soldi; Giuseppe Nenna ha parlato del contesto iperliberista in cui esercitare la metodologia di intervento. In politica la reazione da parte della gente c'è stata ed è stata imponente nei numeri, dopo questi interventi, dicevamo, la parola è passata ai parlamentari con Angela Ianaro che ha sottolineato: Le vostre voci aumentano il senso di disagio della parte buona della politica. Fino al 2016 l'Ospedale "Rummo" era una eccellenza ora bisogna capire come si sia potuto arrivare a tanto; Danila De Lucia ha sottolineato che quel poco che ancora abbiamo lo dobbiamo a Loretta Mussi, direttore generale, che girava senza preavviso anche nei corridoi dove questa dirigenza non si è mai vista. Si parla del Polo Oncologico a Sant'Agata dei Goti trascurando il fatto che qui, al "Rummo" mancano finanche le medicine.
Abbiamo a Benevento la popolazione più anziana e che facciamo? Depotenziamo la sanità...
Pasquale Maglione ha sottolineato come la spending review debba essere praticata sugli sprechi e non sui servizi.
Non occorrono le interrogazioni parlamentari, ha detto, ma atti di Governo ed è quello che faremo quando arriveremo al Governo del Paese.
Sabrina Ricciardi, infine, ha detto: Stiamo partendo con il piede giusto grazie ai nostri attivisti.
Abbiamo ascoltato, ora tocca a noi intervenire.
I lavori sono stati aperti da Vittorio Giangregorio il quale ha tra l'altro detto che con la migrazione dei nostri pazienti in altre strutture i soldi lasciano Benevento per giungere altrove. Peraltro potenziando l'Ospedale di Benevento si decongestionerebbero anche altre strutture ospedaliere regionali quali quelle del napoletano e della fascia costiera.
Carlo Parente, pediatra ha sottolineato la necessità di completare ed indire i concorsi.
Le carenze organiche sono vistose e non si riescono a gestire al meglio i vari reparti. Sul medico ricadono le istanze, forti dei cittadini ed anche le contestazioni ma le deficienze sono quasi esclusivamente di natura politica ed amministrativa.
Giovanni Ianniello, presidente dell'Ordine dei Medici ha cercato anche di far capire che non bisogna drammatizzare per l'uscita dai ruoli del "Rummo" di tanti operatori sanitari importanti: Morto un Papa se ne fa un altro, ha detto.
E' già successo negli anni andati quando con l'uscita di Crafa sembrava non fossimo più in grado di svolgere una operazione chirurgica...
Peraltro Renato Pizzuti, il direttore generale del "Rummo" è intelligente e sa che è nel suo interesse rendere appetibile la sua Azienda per essere attrattiva di luminari della sanità, proprio come sta facendo l'Ospedale del Mare.
Già nel 2016 come Ordine abbiamo denunciato che ci poteva essere il depotenziamento del "Rummo" ed è necessario quindi che i politici assumano l'onere di proporre l'ampliamento della forbice in deroga relativamente ai Dea di II livello. Se ne potrebbero costituire in Campania ben 10.
Ce ne sono otto: Lasciamoli così...
Poi ha cercato di far comprendere che la distanza dal capoluogo a Sant'Agata e delle sue strade di percorrenza, sono niente rispetto all'Ospedale di Aviano e di quello di Rionero in Vulture. Poi con gli anni entrambi sono diventati poli di eccellenza nel campo della Oncologia.
Una struttura altamente qualificata a Sant'Agata dei Goti potrebbe essere una carta vincente. Si consideri che la qualità delle prestazioni non la possiamo avere sotto casa.
Particolarmente interessante l'intervento di Mario Ciarlo, sindacalista del "Rummo" che ha seguito passo passo l'evolversi della normativa riscontrando che il Piano sanitario è stato approvato dalla Regione prima ancora del via libera da parte dei Ministeri.
Il "Rummo" passa da 468 posti letto a 402, compresi i 18 di Psichiatria (che. come è noto. appartengono all'Asl anche se ubicati nella struttura dell'Ospedale "Rummo") ma si scende poi a 360 posti se si tolgono quelli per la lungo degenza.
Hanno cancellato una eccellenza sanitaria del Sud che aspettava la Medicina Nucleare che invece non è arrivata.
E così i volumi scendono, ha detto Ciarlo e si perde il Dea di II livello però De Luca, a cui va tolta la competenza sulla Sanità, dice che ha salvato cinque Ospedali del salernitano...
I lavori sono stati aperti da Gabriella Aversano, medico, che ha mostrato il video, a velocità accelerata, del tragitto per giungere da Benevento a Sant'Agata dei Goti, un tragitto che all'andata non ha nemmeno cartelli stradali che indichino l'Ospedale. Giunti dinanzi ad esso non ci siamo trovati davanti altro che un capannone industriale.
Qui porteremo il paziente oncologico già fortemente provato nel fisico?
Come lo vogliamo accompagnare, con questo edificio, con questa viabilità?
Come diamo riconoscimento al suo stato di sofferenza? Ed i pazienti che sono soli e non possono giungere autonomamente a Sant'Agata dei Goti?
Tutte domande a cui qualcuno, prima o poi, dovrà dare delle risposte.
La manifestazione sulla sanità di oggi è stata preceduta da una informativa effettuata nella giornata di ieri con un gazebo nei pressi dell'Ospedale "Rummo" (nell'ultima foto in basso).

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

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