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Benevento, 20-04-2018 15:29 ____
Una recitazione partecipata, sentita, emozionata per entrare nel vivo del romanzo storico scritto da Teresa Ceccacci sulla vita e la morte di Manfredi
E' stata posta in essere dagli studenti del Liceo Artistico Statale di Benevento alla presentazione del libro sostenuta dal Circolo Manfredi presieduto da Francesco Del Grosso
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Una recitazione partecipata, sentita, emozionata, quella realizzata dagli studenti del Liceo Artistico Statale di Benevento per entrare nel vivo del romanzo storico scritto da Teresa Ceccacci sulla vita e la morte di Manfredi e sulla sorte della sua famiglia, dei figli e della bellissima regina Elena.
Una narrazione semplice ed accattivante venata da pietas umana che ha "rapito" gli studenti, i quali con tanto di corona, di spada e di mantello hanno letteralmente commosso l'autrice del libro.
"La reggia del silenzio. Storia della stirpe dannata di Federico II" (edito da Arbor Sapientiae) di Teresa Ceccacci, ha, infatti, incuriosito ed invitato ancora di più a studiare e ad approfondire la vita e la morte dello sfortunato Re svevo e soprattutto dei suoi figli, ridotti in schiavitù da un terribile destino.
Il dolore di una madre, Elena, che non riuscì più a sapere della sua prole annullata dalla cattiveria dei vincitori.
Gli studenti hanno anche stimolato l'autrice con tante domande e Teresa Ceccacci, archeologa, si è lasciata cullare dall'emozione trainante dell'iniziativa, ha raccontato tutti i suoi sforzi per cercare di recuperare dall'oblio documenti e ricerche.
L’autrice, nella sua narrazione storica, è riuscita a catturare l'attenzione dei lettori con uno stratagemma, con una scelta dettata dal caso e/o dalla vita.
Nel romanzo saranno due donne a distanza di molti anni a ridare voce e diritti di esistenza ai fanciulli, figli di Manfredi, ridotti in schiavitù, liberandoli per sempre dall'oscurità.
Un viaggio che Teresa Ceccacci compie con sapiente maestria di narratrice, dentro la memoria del tempo, che si intreccia con il presente, che chiede giustizia per quella stirpe dannata che poi dannata non è.
Dal libro della Ceccacci emerge la figura di un Carlo D'Angiò aguzzino crudele, perfido carceriere di sangue innocente.
Tenne, infatti, rinchiusi in un luogo angusto e buio, i giovani discendenti di Manfredi celando al mondo intero la loro esistenza, pur di tenersi quel Regno che spettava ai legittimi eredi del Re Svevo.
Una storia tutta da scoprire, da rivivere e da amare nel libro di Teresa Ceccacci, legata a doppio filo con la nostra città.
Che si riallacciano con le trame della storia e della letteratura ai versi di Danti Alighieri "In co' dal ponte presso Benevento...", che riportano alla nostra mente con immediatezza, la triste vicenda di Re Manfredi morto proprio nella città sannita, sconfitto da un nemico avido e spietato che senza clemenza si impadronì in un colpo solo di tutti i suoi beni.
Una storia triste, il cui epilogo straziante non lascia spazio alle speranze lacerando l'animo umano, proprio quello dell'autrice Ceccacci, che ha cercato di ricostruire questa parte della storia nascosta ancora oggi dall'oblio.
Al termine dell'incontro, la giornalista Enza Nunziato ha lanciato un appello ai giovani studenti affinché si facciano promotori di una lettera da indirizzare al ministro dei Beni Culturali al fine di poter avviare alcune ricerche per scoprire il luogo che ha tenuto prigionieri i giovani discendenti del Re Svevo.
Teresa Ceccacci, nel ringraziare la città di Benevento per aver accolto il suo libro, ha auspicato davvero che la lettera degli studenti possa sollecitare chi di dovere a scoprire il velo che copre questa dolorosa vicenda storica.
L'autrice ha scritto anche un altro libro dal titolo "Il mistero del Codice Veronese", che a breve sarà tradotto anche in lingua inglese e consultabile nelle biblioteche pubbliche.
Da sottolineare, infine, l'apporto alla manifestazione dato dalle docenti del Liceo Artistico di Benevento che hanno saputo condurre gli studenti all'appuntamento con tanta partecipazione: Lucia Pezza, Maria Teresa Mogavero, Anna Cavuoto e Rosa Zarro e del Circolo Manfredi di Benevento, presieduto da Francesco Del Grosso per aver sostenuto l'iniziativa.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

                                                   

comunicato n.112082



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