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Benevento, 13-03-2018 13:16 ____
Presentazione del Progetto Dtt sulla Fusione Termonucleare Controllata, un'opportunita' per la ricerca italiana ed europea
Si terra' giovedi' prossimo, 15 marzo, nella Sala Rossa di Palazzo San Domenico dell'Universita' del Sannio
Redazione
  

Giovedì prossimo, 15 marzo, alle 11.30, presso la Sala Rossa di Palazzo San Domenico dell'Università del Sannio, sarà presentato il Progetto Dtt sulla Fusione Termonucleare Controllata, un'opportunità per la ricerca italiana ed europea.
Il programma prevede i saluti del rettore, Filippo de Rossi.
I principi della fusione nucleare, la Road Map europea sulla fusione, le basi scientifiche e il ruolo internazionale del progetto Dtt saranno illustrati da Piero Martin (Unipd, Rfx), responsabile delle relazioni nazionali ed internazionali di Dtt, componente dell’Executive Board di Dtt.
Il progetto Dtt sarà descritto da Raffaele Albanese (Unina, Create), project leader of Eurofusion Wpdtt2, responsabile dell’Ingegneria di Dtt, componente dell’Executive Board di Dtt.
Le conclusioni saranno affidate ad Umberto Villano, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Università degli Studi del Sannio.
"La Fusione Termonucleare Controllata, per le sue caratteristiche di sicurezza, compatibilità ambientale ed indefinita durata del combustibile, raccoglie - si legge nella nota d'annuncio - i principali sforzi di ricerca applicata nel settore delle nuove energie per l’orizzonte temporale di medio periodo.
La ricerca sulla fusione si basa su una ampia e diffusa cooperazione internazionale che vede la comunità italiana tra le più attive e qualificate.
Recentemente, Eurofusion (che gestisce le attività Euratom sulla fusione) e gli organi di governo italiani hanno approvato la realizzazione di una macchina sperimentale ad alte prestazioni, denominata Italian Divertor Tokamak Test facility (I-Dtt).
Tale macchina, con una spesa di circa 500 milioni di euro, nel giro di circa 8 anni metterà a disposizione della comunità internazionale uno strumento essenziale per l'analisi dell’heat exhaust (lo smaltimento di flussi termici superiori a quelli sulla superficie solare), uno dei principali problemi aperti verso la realizzazione di Demo, primo reattore finalizzato alla produzione di energia da fusione, previsto per il 2050.
L'ideazione e progettazione della macchina sono state sviluppate nell'ambito di una intensa e continua cooperazione tra Enea, Cnr, Consorzio Rfx e Consorzio Create.
Questi ultimi hanno tra l'altro coordinato il contributo al progetto di alcune università italiane, fra cui in modo particolare l'Università di Padova (tramite Rfx) e le Università di Napoli Federico II, della Campania "Luigi Vanvitelli", di Cassino e del Lazio Meridionale, di Napoli "Parthenope" e del Sannio (tramite Create).
All'incontro presso l'Università del Sannio, saranno illustrati e discussi lo stato del progetto e le ricadute attese sul mondo della ricerca, della formazione e dell'innovazione industriale".

comunicato n.110949



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