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Benevento, 10-03-2018 10:40 ____
Riunione operativa tra i diversi soggetti che contribuiscono alla gestione del servizio della mensa scolastica
L'ha convocata l'assessore all'Istruzione Rossella Del Prete per analizzare i punti di forza e di debolezza di questa prima fase della ristorazione pubblica
Redazione
  

Si è svolta, presso la sede comunale di viale dell'Università, una riunione operativa tra l'assessore all'Istruzione del Comune di Benevento, Rossella Del Prete, dirigenti scolastici dei sei istituti comprensivi cittadini e rappresentanti dell'Ati aggiudicataria dell'appalto per il servizio di ristorazione scolastica.
La riunione era stata convocata per analizzare i punti di forza e di debolezza di questa prima fase della ristorazione pubblica e adottare le giuste misure per rendere più efficiente l'intero servizio.
"Tra i punti di forza - si legge nella nota inviata alla Stampa - sono certamente da annotare: l'alta qualità del pasto, basato su alimenti di prima scelta e sulla composizione di menù rispettosi delle indicazioni nutrizionali dell'Asl; il notevole incremento delle iscrizioni al servizio (ad oggi siamo a 1.100 iscritti); il ritorno graduale, ma necessario, alla normalità di un tempo scuola fatto di attività didattiche, educative e dunque anche di "tempo mensa" inteso come "tempo scuola" straordinariamente formativo ed importante per la crescita globale dell'individuo.
Tra i punti di debolezza, sono stati registrati alcuni problemi organizzativi relativi innanzitutto al sistema di rilevazione del totale dei pasti giornaliero; agli orari di consegna dei pasti, da differenziare tra scuola dell’infanzia e scuola primaria; le chiacchiere e i tentativi di screditamento del servizio da parte di alcuni genitori verso altri genitori ("la calunnia", si sa, "è un venticello...").
La prima questione affrontata dal tavolo è stata quella del ritardo con cui è avvenuta la consegna dei pasti lo scorso mercoledì, alla ripresa del servizio dopo il periodo di chiusura delle scuole a causa della neve e dei seggi elettorali.
Un ritardo scaturito da qualche problema legato alla rilevazione del numero dei pasti nei singoli plessi e da qualche difetto di comunicazione, ma anche dall’aumentare del numero degli utenti che, pur senza aver perfezionato la loro iscrizione al servizio, hanno aderito giorno per giorno.
Tra la ditta e i dirigenti scolastici è stata chiarita la modalità di rilevazione quotidiana dei totali degli iscritti presenti e tutti si sono impegnati al rispetto dei tempi nella comunicazione dei numeri.
Da parte loro, i rappresentanti della ditta si sono impegnati a coordinare meglio i propri addetti, i quali sono tuttora in fase di assestamento e formazione, dal momento che si tratta di oltre trenta lavoratori che devono ancora abituarsi ai nuovi ritmi di lavoro.
I dirigenti scolastici hanno poi chiesto di anticipare la consegna dei pasti per la scuola dell’infanzia per motivi legati oltre che alla tenera età dei bambini anche a ragioni di spazio: non tutti i plessi hanno sale-mensa abbastanza capienti per ospitare tutti insieme i piccoli commensali, dunque, i più piccoli mangiano alle 12.15, i più grandi alle 13.15.
Tutti hanno poi concordato sulla necessità di una piena collaborazione nel risolvere con buonsenso problematiche di ordine pratico, come l'agevolazione dei bambini più piccoli durante la somministrazione dei pasti, ricordando che questa fase comprende aspetti di ordine sanitario di cui tener conto, ma che è anche un momento importante di educazione all’autonomia personale a cui il personale docente partecipa in modo efficace.
Resta da affrontare il chiacchiericcio di alcuni genitori, che ancora sperano nellìabolizione del Regolamento che obbliga al servizio di ristorazione comunale oppure a prelevare temporaneamente i propri figli durante il tempo mensa.
A queste persone va ricordato che, seppure il Tar Campania dovesse accettare il ricorso di una minoranza di genitori ed invalidare il Regolamento comunale sulla Mensa, i problemi da affrontare ricadrebbero tutti sulle spalle dei dirigenti scolastici, i quali sarebbero costretti a creare due spazi separati da adibire a mensa: uno per la consumazione del pasto "domestico", l'altro per il servizio di ristorazione comunale, che, dato il numero degli iscritti e le condizioni economiche sostenibili per l'Ente comunale, non avrebbe motivo di essere sospeso.
Ragion per cui, questa Amministrazione, qualora il ricorso dovesse essere accettato, continuerebbe la sua "battaglia" e ricorrerebbe ancora contro l'eventuale provvedimento di sospensiva o di invalidazione del Regolamento comunale.
In chiusura della riunione, l'assessore Del Prete ha ricordato ai dirigenti d'individuare la componente genitori per poter costituire quanto prima la Commissione Mensa.
In tal modo, si completerebbe l'iter organizzativo del servizio, garantendo trasparenza e possibilità di controllo sulla qualità dello stesso.
Assessore, dirigenti e rappresentanti della Ditta continueranno a scambiarsi considerazioni ed a tenere sotto controllo l’erogazione del servizio, naturalmente nel pieno rispetto delle norme previste dal Regolamento comunale, tuttora in vigore".

comunicato n.110861



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