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Benevento, 17-02-2018 17:22 ____
Claudio Ricci l'ha spuntata e davanti al popolo arrabbiato di Montefalcone di Valfortore, se l'e' cavata con il minimo del disagio
Tutto e' pero' solo rinviato di qualche settimana allorquando nel paese fortorino dovra' presentarsi ma stavolta munito di progetti esecutivi di cui e' stata accertata l'assenza, per ridare sicurezza alle strade che sono oramai divenute impraticabili
Nostro servizio
  

Claudio Ricci l'ha spuntata e davanti al popolo arrabbiato di Montefalcone di Valfortore, se l'è cavata con il minimo del disagio ed addirittura ci è scappato anche l'abbraccio con il parroco don Annibale Di Stasio (nell'ultima foto in basso) che lo aveva pesantemente ripreso dopo il mancato incontro con i fortorini nella sede della Provincia.
C'è da dire che, ovviamente, Ricci era in presenza di galantuomini, quasi per niente legati alla politica tranne un dichiarato elettore del Pd che ha detto di trovarsi a suo agio con le tesi portate avanti dal sindaco di Ceppaloni, Claudio Cataudo, di padri di famiglia che hanno una sola necessità: Garantire la sicurezza, per loro e per i loro congiunti, delle strade che percorrono quotidianamente.
Il resto a loro non interessa.
Ricci però non pensi di averlo "sconfitto", tutt'altro, il popolo di Montefalcone di Valfortore, che stranamente oggi andava alla ricerca, risultata vana, del suo sindaco Olindo Vitale, anche perché, forse, il gioco lo sta conducendo proprio esso, il popolo che protesta.
La corda che occorre, a Ricci la stanno dando.
Guai però a disilluderli perché allora quella corda sarà tirata e ci si potrebbe far male...
Il popolo di Montefalcone porta finalmente a casa una verità "certificata": Non c'è nessun progetto esecutivo per quanto riguarda le strade di Montefalcone di Valfortore.
La riunione del Consiglio Provinciale, con tutti i suoi componenti che hanno risposto all'appello, ha avuto inizio esattamente alle 11.00 secondo l'orario fissato ed ha avuto termine quasi altrettanto esattamente alle ore 14.00.
Tre ore fitte di discussione con la irritualità di concessione di parola anche a chi siedeva tra il pubblico.
Come ci si è lasciati?
Subito dopo le elezioni Ricci andrà a Montefalcone Valfortore con tutti i consiglieri provinciali che vorranno seguirlo e lì, nella tana del lupo, ci sarà il primo grande riscontro: Bisognerà andarci con i progetti esecutivi pronti (il tecnico della Provincia, Michele Antonio Panarese, che peraltro è sindaco di Buonalbergo, ha dissentito però dal suo presidente: Non ci sono i tempi per farli...).
Questa è l'unica condizione per il mantenimento della tregua e per un avvio di collaborazione istituzionale che dovrebbe poi portare alla risoluzione dei problemi.
Con la sua aria un po' da guascone, un po' da paciere, talvolta irritante perché non si guarda attorno, il presidente Ricci ha aperto i lavori affermando di avere solo due guance ed entrambe sono state toccate.
Ora si riparte da zero... Come a dire, qualche colpo mi è giunto al volto ma ora è tempo di mettersi tutto alle spalle e di ricominciare.
Tutto quello che è successo nel giorno della protesta egli lo ha declassificato ad incomprensioni che di norma non dovrebbero mai però travalicare i confini della decenza.
A Panarese è toccato quindi illustrare il lavoro fatto dalla Provincia per la vertenza Fortore e gli eventi alluvionali del 2015 che hanno causato ulteriori danni al patrimonio viario.
L'ingegnere della Provincia ha provato a giustificare i ritardi ma alla fine, incalzato dal pubblico ha dovuto ammettere che non ci sono progetti esecutivi per quella zona del Fortore.
Il consigliere provinciale d'opposizione Carmine Montella ha chiesto al presidente perché non fossero stati invitati anche i vertici del suo partito, il Pd e cioè il consigliere regionale Erasmo Mortaruolo ed il sottosegretario proprio alle Infrastrutture Del Basso De Caro.
Il consigliere provinciale Giuseppe Antonio Ruggiero ha elogiato il lavoro della Provincia.
Quindi ha parlato Luigi Paoletti, ingegnere e cittadino di Montefalcone, che principalmente si occupa di Lavori Pubblici e Viabilità per la città Metropolitana di Roma di cui è dipendente.
E qui è stato confermato che progetti pronti alla cantierazione non ce ne sono.
A questo punto il presidente Ricci anziché far scorrere il dibattito, è intervenuto stigmatizzando l'intervento di Montella che l'avrebbe buttata in politica ma poi egli stesso è caduto nella trappola dicendo che il sindaco di Montefalcone, Olindo Vitale, era assente alla seduta di approvazione del Bilancio lì dove si stabiliscono le somme da destinare ed a chi o a cosa.
E qui il dibattito si è invelenito ed è dovuto intervenire il vescovo di Ariano e Lacedonia, con competenza territoriale su Montefalcone di Valfortore, monsignor Sergio Melillo, che ha in qualche modo fermato Ricci affermando che bisognava andare alla concretezza prima ancora di parlarsi addosso.
Il consigliere provinciale Claudio Cataudo ha affermato che c'è la necessità di assegnare delle priorità agli interventi a farsi visto che i soldi non ci sono per tutti. Devono essere i nostri tecnici ad indicarci le criticità emergenziali.
Cataudo si è anche detto pronto a rassegnare le dimissioni se "siamo qui senza poter dare risposte ai nostri concittadini: Meglio andarcene".
Il vescovo Melillo ha ribadito che bisogna dare attenzione ad un territorio largamente impoverito.
La dialettica, ha ribadito, va bene ma no a scontri che non portano a nulla.
Claudio Ricci nel prendere nuovamente la parola ha ribadito che le risorse destinate al Fortore sono tre volte in più rispetto al resto della provincia.
Lì sono destinati 7 euro a chilometro mentre per le altre strade ce ne sono solo 2 di euro disponibili.
Severo e deciso l'intervento di Zaccaria Spina, sindaco di Ginestra degli Schiavoni, ma soprattutto presidente della Comunità Montana del Fortore, il quale ha sottolineato, con una frase fatta, che quando sorge un comitato di cittadini, vuol dire che la politica ha perso.
Un frase brutta, ha detto, ma non si può dire che non sia vera.
Quindi, Spina ha dato conto di una serie di atti assunti dalla Comunità Montana sulla viabilità ed a cui non è stata mai data alcuna risposta. Anche gli incontri più volte chiesti sono stati negati.
Allora se oggi siamo arrivati a questo vuol dire che qualcuno ha sbagliato.
Persino la permanenza dell'ambulanza nei nostri territori è oramai a rischio viste le condizioni delle strade.
Dodici sindaci non sono stati capaci di ottenere un Consiglio provinciale sull'argomento.
Il popolo c'è, invece, riuscito e questo è un altro fallimento delle Istituzioni.
Giuseppe Di Cerbo, consigliere provinciale delegato proprio alle Infrastrutture viarie ha chiesto collaborazione per sopperire lì dove la Provincia non riesca con il suo Ufficio Tecnico.
E Spina di rimando? Ma che dice? Ci chiedete di progettare sulle strade della Provincia?
Di Cerbo ha confermato che non ci sono progetti cantierabili e che bisogna impegnare tutte le potenzialità finanziarie dell'Ente per risolvere il problema di quel territorio.
Il consigliere Giuseppe Bozzuto ha stigmatizzato l'atteggiamento della Provincia che oggi pare voglia correre ai ripari ma cosa ha fatto, si è chiesto, in tutti questi ultimi anni?
Carmela Lucarelli, un avvocato di Montefalcone, ha svolto un intervento appassionato ed ha chiesto che si lavori per ridare sicurezza alle strade.
Due pullman ogni mattino partono pieni di giovani per raggiungere il capoluogo e siamo preoccupati...
Chiacchiere non ne vogliamo più.
Vogliamo più semplicemente il nostro diritto alla strada.
Ultimo intervento quello di Silvana Paoletti che ha chiesto un Consiglio provinciale straordinario a cui partecipi anche il presidente della Regione, Enzo De Luca.
I lavori sono stati chiusi dal presidente Ricci che, con una battuta che avrebbe potuto riaprire le polemiche, ha detto che il popolo fortorino avrebbe potuto essere più vigilante anche negli anni passati.
Comunque sia, egli è pronto ad accettare ogni suggerimento da inserire nel Programma Triennale delle opere pubbliche da approvare entro l'anno.
Ha, quindi, promesso, come abbiamo scritto innanzi, la sua visita a Montefalcone, lì dove gli chiederanno di parlare e vi andrà con le carte a posto. Questi giorni che mancano all'appuntamento saranno utilizzati per accelerare sulla realizzazione dei progetti esecutivi.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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