Benevento, 10-02-2018 10:40 |
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Il consigliere comunale a Palazzo Mosti, Anna Rita Russo ha partecipato all'incontro per il "Rapporto sulle citta' medie"
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Redazione |
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A Roma, il consigliere comunale a Palazzo Mosti, Anna Rita Russo (foto), individuata nel direttivo del Cidac, "Città d'arte e cultura", ha partecipato all'incontro per il "Rapporto sulle città medie", organizzato dal segretario generale, Ledo Prato, esperto di politiche, tutela e valorizzazione dei beni culturali, insieme ai delegati dei Comuni di Varese, Parma, Rieti, Foligno, Cosenza, Lecce e ai rappresentanti di Anci ed Istat.
"Anche Benevento è una "Città Media", né metropolitana né troppo piccola e con delle sue caratteristiche - si legge nella nota inviata alla Stampa - e si partirà da un focus sulla nostra città, per studiare tutte le potenzialità, anche quelle inespresse, che saranno messe a confronto con quelle di altre città medie.
Gli ambiti di analisi saranno: lo spazio fisico urbano, la governance e il modello economico e sociale come il tessuto produttivo, le azioni ed i progetti per stimolare l'autoimprenditorialità e lo sviluppo di impresa, i livelli di istruzione, il sistema di offerte dei servizi sociali, le misure a sostegno delle famiglie, l'accoglienza degli immigrati ed altro.
Dunque, prima di tutto ci deve essere la consapevolezza delle potenzialità e delle criticità del proprio territorio e partendo da dati oggettivi, bisogna costruire un'idea di futuro ed elaborare un Piano strategico.
Restando nell'ambito della cultura, i processi di cambiamento, non seguono criteri demografici o di densità e valore del patrimonio culturale per cui bisogna superare certi modelli di gestione economica e le istituzioni pubbliche, soprattutto per ciò che riguarda la tutela dei beni culturali, devono coinvolgere tutti i cittadini perché il patrimonio è di tutti e tutti, ciascuno secondo le proprie possibilità, sono chiamati a dare il proprio contributo per valorizzarlo e preservarlo.
La proposta è quella di "mettere intorno a un tavolo" soggetti sia istituzionali che privati (soprattutto imprenditori) e delineare un piano di sviluppo organico su cui costruire un programma d'investimenti.
I soggetti privati devono essere coinvolti non solo attraverso i partenariati, ma anche stimolando la formazione di cooperative di giovani e coinvolgendo le associazioni, il volontariato e le forme di cittadinanza attiva presenti sul territorio".
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