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Benevento, 12-01-2018 15:34 ____
Aprire o riaprire uno spazio teatrale resta sempre un evento assolutamente meritorio ma poi vanno gestiti e riempiti
Lo afferma Gennaro Del Piano, operatore culturale, che commenta l'inaugurazione del Teatro San Nicola. Non si affidi anche questo al Conservatorio o all'Universita', non servirebbe
Redazione
  

Gennaro Del Piano (foto) operatore culturale cittadino, commenta, da par suo e con l'attenzione dovuta, la riapertura del Teatro San Nicola.
Per Del Piano, però, il problema non è solo inaugurare, ma gestire poi quella struttura anche per evitare i gravi episodi di vandalizzazione cui stiamo assistendo per la Spina Verde al Rione Libertà.
"Non mi interessano - scrive - in questa fase le polemiche su chi fa i lavori e chi taglia i nastri, su chi trova i soldi e chi li distrae per altri scopi.
Sono diatribe comuni a tutte le varie Amministrazioni che si susseguono nel tempo. 
Aprire-riaprire uno spazio teatrale resta sempre un evento assolutamente meritorio.
Però, come ho già avuto occasione di scrivere, gli spazi scenici aperti e/o riaperti vanno poi soprattutto riempiti.
Necessitano di attività correnti, di artisti e di un pubblico che diano loro una vita reale.
Debbono essere necessariamente animati da teatro, musica, danza, video ed altre forme artistiche e culturali, sia per la didattica che per le rappresentazioni, le prove ed i laboratori.
Una sala teatrale ri/aperta e subito ri/chiusa, o peggio ancora aperta e subito vandalizzata (come accade nella nostra bella città che i suoi abitanti troppo spesso mostrano di non meritare) diventa secondo i casi una ulteriore piccola cattedrale nel deserto, o peggio una nuova ferita sanguinante per l'intera Comunità. 
Per cui, stavolta, occorrerà fare delle scelte diverse, non ricorrendo alla opportunità consueta degli affidamenti ad altre istituzioni.
Conservatorio ed Università, con tutto il rispetto per il loro apprezzabile lavoro, non possono avere il monopolio della gestione delle sale cittadine, che a loro volta non possono fungere principalmente da aula magna o da sala conferenze.
Nemmeno si perseguano iniziative improponibili quali l'affidamento a comici cinematografici famosi (che dovrebbero autoconfinarsi in una piccola località di provincia, rinunciando ad interessi enormi... con quali fondi e per far cosa, poi? L'ennesima scuola di Teatro, che a Benevento in varie forme e livelli qualitativi abbiamo già da oltre 30 anni?) 
Adesso, invece, vanno fatte scelte in favore dei beneventani addetti ai lavori: principalmente dei professionisti dello spettacolo ma anche di chi, penso agli operatori del terzo settore, possa utilizzare tali strutture per le proprie attività in favore dei soggetti deboli del territorio. 
Occorre venir fuori dalle vecchie logiche, ed affidare a titolo gratuito le strutture a chi, beninteso non improvvisandosi, e dando opportune garanzie sul piano operativo, si impegni a farle vivere!
Cooperative, Associazioni, Consorzi, con regole rigide sulla gestione ed obbligo di condivisione degli spazi con altri soggetti parimenti affidabili.
Colgo perciò con favore quanto dichiarato da Mastella (sperando che non si tratti di affermazioni pre-elettorali, o peggio che non sottintendano l'ennesima concessione al ben noto pluri-direttore artistico-unica risorsa cittadina) perché ritengo questa la via irrinunciabile per ridare vita ad un settore che langue, per conferire vigore ad una espressività artistica, giovanile e non, spesso soffocata dalla mancanza di spazi e di opportunità, oltre che, storicamente, di certezze.
Però, è necessario che non restino mere, astratte aspirazioni. Ma che assurgano ad iniziative concrete.
Il San Nicola, l'Auditorium della Spina Verde e diversi altri spazi reclamano una scelta di questo tipo.
Ad umile parer mio... e scusate il papiello".

comunicato n.109178



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