Benevento, 10-01-2018 10:31 |
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La Uil attacca il direttore generale dell'Asl, Franklin Picker sulla nomina del responsabile delle Dipendenze patologiche
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Redazione |
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La segreteria territoriale della Uil Federazione Poteri Locali di Benevento ha richiesto al direttore generale dell’Asl Benevento, Franklin Picker, la revoca o l'annullamento della delibera di nomina di Ermenegildo D'Angelis a responsabile dell'Unita Operativa Complessa (Uoc) Dipendenze patologiche.
Il ricorso, indirizzato anche all'autorità anticorruzione, al dipartimento della Funzione Pubblica, al capo di Gabinetto della Regione Campania, al responsabile del Servizio Ispettivo della stessa Asl ed alla Commissione trasparenza della regione Campania, evidenzia alcuni punti d'illegittimità.
"A capo della Uoc - spiega il sindacato - va nominato un medico e non uno psicologo (in proposito si veda la nota numero 1360 del 20 dicembre scorso dell'Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Benevento).
Uno psicologo non svolge "diagnosi e terapia".
Peraltro, nel caso in esame si è scelto un laureato che non ha un titolo accademico abilitante di sei anni più quattro di specializzazione, come nel caso di Pierluigi Vergineo; anche il decreto ministeriale recita che a capo del Ser.T (ora SerD) va preposto un dirigente medico.
Appare lampante che l'allontanamento di Pierluigi Vergineo, trasferito presso la Casa circondariale di Benevento, lo abbia tagliato fuori dalla nomina de quo.
Quindi, la deliberazione del direttore generale dell'Asl Benevento deve essere revocata o annullata, con ripetizione della selezione da effettuarsi con criteri più chiari.
Al direttore generale Picker, la Uil Fpl di Benevento ha chiesto di conoscere, nel più breve tempo possibile, le determinazioni che vorrà assumere rispetto a questa grave ingiustizia perpetrata nei confronti di Vergineo, dirigente medico che detiene tutti i requisiti culturali e professionali per assurgere a tale ruolo".
"L'Asl Benevento - ha dichiarato Antonio Pagliuca, della Uil Fpl Benevento - continua ad operare come se si trattasse di un caseificio privato.
Vorremmo, invece, che le decisioni più importanti da assumere all'interno dell'Azienda venissero rese pubbliche e concordate con le forze sociali.
Vogliamo sperare che il direttore Picker accolga questa richiesta e la faccia sua, prima che le regole democratiche siano completamente sovvertite".
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