Benevento, 08-12-2017 20:22 |
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Monsignor Mario Iadanza racconta la Cattedrale e la sua storia dalla fondazione nel V secolo alla distruzione del 1943
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di Diego De Lucia |
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Nella chiesa di Santa Sofia, patrimonio Unesco, si è svolto il quarto appuntamento della Rassegna "Santa Sofia in Santa Sofia", promossa dall'Accademia di Santa Sofia di Benevento, per la direzione artistica di Marcella Parziale.
Storia e musica protagonisti nella serata dedicata all'Immacolata.
Infatti, dopo i saluti e la introduzione della serata da parte del presidente degli "Amici dell'Accademia", Maria Buonaguro, e quelli del direttore artistico, Marcella Parziale, si è dato inizio all'evento con la conversazione storica, curata da monsignor Mario Iadanza, che ha approfondito la storia della Cattedrale dalla fondazione (secolo V) alla distruzione bellica del 1943".
Monsignor Iadanza ha rimarcato come il territorio sannita sia stato colpito nei luoghi più importanti nel recente passato: "Fu costruito nel V secolo ma, a differenza di quello che si pensi, dentro la Cattedrale non c'è nessuna traccia del Tempio di Iside".
Quindi, ha ripercorso i momenti in cui fu colpita ed in parte distrutta, dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, l'antica cattedrale beneventana che presentava "una facies decisamente romanica di cui sono oggi testimonianza gli elementi superstiti: la facciata e la grande porta bronzea, la cosìddetta Janua Major, composta da 72 formelle a bassorilievo, solo da qualche anno restaurata e rimessa in opera".
Inoltre, ha rimarcato come all'interno della Cattedrale fossero ospitati due straordinari pulpiti marmorei trecenteschi attribuiti a Nicola da Monteforte, in parte recuperati, ed una grande statua marmorea raffigurante San Bartolomeo in trono, dello stesso autore, sopravvissuta alla distruzione.
Recentemente, ha infine concluso, sotto la nuova pavimentazione della navata centrale della cattedrale, ricostruita in algide forme nel dopoguerra su progetto dell’architetto Paolo Rossi de Paoli, sono emersi importanti reperti relativi all'antico edificio.
Ultimata l'esposizione storica da parte di monsignor Iadanza con un pubblico attento che lo ha seguito nel suo discorrere, ha avuto inizio il Concerto di Luca Signorini.
Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.
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