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Benevento, 05-12-2017 21:04 ____
Corso di aggiornamento per i giornalisti sul diritto all'oblio, un tema delicato che finalmente e' oggetto di una proposta di legge
Prima firmataria e' la parlamentare Nunzia De Girolamo che chiama in audizione alla Camera in rappresentanza del mondo accademico il presidente del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza del nostro Ateneo, Ernesto Fabiani
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Giovanni Fuccio, presidente dell'Assostampa Sannita, dinanzi a circa 130 giornalisti provenienti non solo dal Sannio, ma anche dalle province limitrofe, ha introdotto i lavori del Corso di aggiornamento professionale sul tema: "Il diritto all'oblio" indetto dall'Ordine regionale dei Giornalisti della Campania.
Questo corso di aggiornamento per i giornalisti, ha detto Fuccio, si tiene nell'Università del Sannio per la prima volta e questo è per noi motivo di grande soddisfazione con l'auspicio che da oggi possa invertirsi una tendenza che ha registrato sempre una scarsa collaborazione negli anni tra il mondo dell'informazione sannita ed il nostro Ateneo.
Fuccio ha voluto ricordare che l'Università è giunta a Benevento anche per merito del mondo dell'informazione locale che tante battaglie ha sostenuto negli anni per raggiungere l'obiettivo a cominciare dal 1964 quando sui giornali si auspicava l'arrivo di questa importante Istituzione culturale di formazione e di crescita.
Oggi c'è l'occasione per incontrarsi, ha concluso Fuccio, e per avviare insieme un discorso che consenta anche a noi giornalisti di poterci esprimere con una qualità maggiore.
Ottavio Lucarelli, presidente regionale dell'Ordine dei Giornalisti, ha scherzosamente esordito affermando: Abbiamo portato bene al Benevento con questa nostra iniziativa.
Noi tutti vogliamo bene alla squadra e tifiamo per essa.
L'altra buona notizia, così ha detto, è che è stato recuperata per Benevento la celebrazione della manifestazione "Fare il Giornale nelle Scuole" e che Giovanni Fuccio ne è ancora una volta la guida.
L'obiettivo è stato raggiunto anche grazie alla presidenza dell'Ordine nazionale dei Giornalisti affidata a Carlo Verna, un collega napoletano.
Anche Lucarelli ha favorevolmente sottolineato il rapporto stretto quest'oggi con l'Università degli Studi del Sannio.
A prendere la parola è quindi stato Ernesto Fabiani, presidente del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza che ha dato il supporto scientifico al Corso.
Egli si è detto subito contento di essersi in qualche modo ritrovati, ma anche perché il momento di oggi rappresenta un punto di contatto molto importante di iniziative che il Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza cura con costanza e massima attenzione.
Il tema è attualissimo.
Uno dei punti di forza di Giurisprudenza è la dimensione applicativa del diritto che nel nostro ordinamento è molto sottovalutata.
Per intenderci, ha detto Fabiani, le Università italiane formano degli studenti che sono poco pronti ad entrare nel mondo del lavoro: Non hanno mai visto un contratto, un atto giudiziario o notarile.
La dimensione applicativa significa proprio questo, avere cioè un contatto con gli operatori del diritto e dunque con il notaio, l'avvocato e via dicendo. Il contatto e l'incontro con il mondo delle professioni lo vedo come un momento particolarmente significativo nella formazione dello studente e di qualificazione del corso di studi.
A tale riguardo, sarebbe utile aprire un Tavolo anche con l'Ordine dei Giornalisti puntando magari su un tema, quello della cronaca giudiziaria, che appare essere molto sentito ed importante.
Ernesto Fabiani ha, quindi, voluto togliersi anche qualche sassolino dalle scarpe, così ha detto.
Sono nove anni che sento dire che il corso di laurea in Giurisprudenza chiude.
Non è così anzi esso è migliorato e siamo cresciuti.
E qui il professore ha voluto offrire un'anticipazione ai giornalisti presenti.
Dopo aver lanciato da quest'anno il doppio titolo con la Spagna, dal prossimo Anno Accademico sarà istituito l'indirizzo economico che consentirà ai nostri allievi di conseguire dapprima la laurea magistrale in Giurisprudenza e poi con un altro anno di studio quella in Economia con caratterizzazione sull'Agroalimentare formando così dei professionisti che non hanno eguali in Italia la cui figura professionale è invece richiesta dal territorio.
A prendere la parola è stata, quindi, Angela Vivarelli, avvocato, dottoranda di ricerca, che dopo aver ringraziato Antonella Tartaglia Polcini, docente di Giurisprudenza per averla coinvolta in questa iniziativa, ha cominciato la sua relazione sul "Diritto all'oblio" un argomento di grande rilevanza che tocca molto da vicino la quotidiana gestione soprattutto dei giornali online che godono della possibilità che i lettori possano consultare i loro elenchi o, meglio, quelli dei grandi motori di ricerca, praticamente all'infinito.
E proprio sul tempo il diritto all'oblio chiede che si intervenga per cancellare quelle notizie di tanti anni fa che ancora permangono in rete ma che oramai non hanno più alcun interesse per la pubblica opinione e che invece possono continuare a ledere la personalità di un individuo.
Vivarelli, con dotte esplicazioni e con l'aiuto di slide, ha ripercorso la storia di questa necessità, recente, passando attraverso norme, regolamenti e sentenze.
Tra il diritto all'oblio ed il diritto all'informazione c'è un braccio di ferro in atto ed è materia che attende di essere regolamentata dal legislatore.
E qui è subentrata Nunzia De Girolamo che è stata proprio prima firmataria di una proposta di legge sul diritto all'oblio.
La parlamentare, dopo aver fatto i suoi complimenti a Vivarelli per la esaustiva relazione, ha voluto, però, prima sottolineare positivamente anche il fatto che finalmente l'Università si apre.
Essa ha un senso, soprattutto nelle piccole comunità, se si apre, appunto, alla società, ai giornalisti, alla politica, al mondo della imprenditoria.
Ho appreso con viva soddisfazione delle molte cose che sta mettendo in atto Giurisprudenza e dunque il doppio titolo conseguito con quello spagnolo ma ancora di più la possibilità della laurea anche in Economia, con specializzazione agroalimentare, con un anno di studi in più: 5+1.
La specializzazione oggi è importante anche perché per molti laureati in giurisprudenza si presenta un mercato del lavoro nel campo dell'avvocatura praticamente saturo ed anche perché le partite Iva hanno una qualche difficoltà ad andare avanti.
Nunzia De Girolamo ha anche invitato il presidente del Corso di Laurea in Giurisprudenza, Fabiani, in audizione alla Camera dei Deputati, in rappresentanza del mondo accademico, non appena la proposta di legge sarà calendarizzata.
Una proposta di legge ha raccontato De Girolamo che nasce dal cuore di madre.
Con un'amica abbiamo visitato un sito dove sua figlia, una ragazza di 13 anni, è presente lì dove ci sono contenuti violenti, a sfondo sessuale, di bullismo, tutti nascosti dietro l'anominato e trasformando un mondo virtuale in un mondo reale anche attraverso appuntamenti in luoghi precisi.
Da qui l'articolo uno della mia proposta di legge che vieta l'anonimato. Dietro la tastiera si nasconde un mondo e come madre ne sono preoccupata.
E qui De Girolamo ha inserito anche il tema delle fake news, o notizie false, bufale, che si diffondono, appunto, soprattutto grazie alle inserzioni anonime.
Non si vuole limitare la libertà, ha detto De Girolamo, ma si chiede la possibilità di individuare i responsabili di chi si macchia di reati.
Il legislatore è in ritardo mentre l'Europa se ne sta occupando.
Il tema è ovviamente complesso, ha concluso De Girolamo e la proposta di legge è aperta alle modifiche.
L'importante è che essa venga adottata e presto a tutela delle nuove generazioni la cui era digitale modificherà, che lo si voglia o no, il loro futuro.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

comunicato n.108151



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