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Benevento, 04-12-2017 12:39 ____
Santa Barbara ci aiuti a sminare i cuori ed a dissinescare quella miccia. Non dobbiamo pensare ai nostri pregiudizi. Non bisogna mai averli
Cosi' l'arcivescovo Felice Accrocca alla festa dei Vigili del Fuoco che hanno onorato la loro patrona, Santa Barbara. Il comandante Michele Di Tullio ha parlato di un anno particolare anche per gli incendi boschivi che quest'anno sono triplicati
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"Santa Barbara ci aiuti a sminare i cuori ed a dissinescare quella miccia".
L'arcivescovo di Benevento, monsignor Felice Accrocca, ha officiato una Santa Messa nella giornata di commemorazione e di ricordo in onore di Santa Barbara, patrona del Corpo, svoltasi quest'oggi presso la palestra della sede della Caserma in contrada Capodimonte.
Presenti alla commemorazione il prefetto, Paola Galeone, il questore, Giuseppe Bellassai, il presidente provinciale dell'Unicef, Carmen Maffeo, il comandante della Guardia di Finanza, Michele Intelisano, il direttore della Casa circondariale di Benevento, Maria Luisa Palma, il comandante della Polizia Municipale, Giovanni Fantasia. 
Presente il vice sindaco di Benevento, Luigi Ambrosone essendo il sindaco ancora a Parigi e una scolaresca del vicino plesso di Capodimonte.
Monsignor Accrocca, nella sua omelia, ha ricordato la storia della Patrona. 
Santa Barbara era di origini orientali, forse egiziana: "Era una donna affascinante, ma anche vittima di grandi persecuzioni da parte del dittatore Diocleziano. 
La sua bellezza era, però, avversata dal padre che decise di castigarla, anche per difenderla dai tanti pretendenti.
La rinchiuse, infatti, in una torre.
In quella struttura è cosi iniziato il processo di trasformazione di Barbara.
Il cuore si è convertito totalmente a Dio.
Il padre non accettò tutto questo ed impazzì: accecato dalla rabbia desiderò ardentemente la morte della figlia. 
La fanciulla, in qualche modo, riuscì a fuggire, ma venne scoperta da un pastore, il quale disse al padre dove era nascosta. 
Iniziò, quindi, un periodo atroce per Barbara, prima con torture, poi con sevizie mettendola nuda dinanzi a tutti per poi decapitarla. 
Ci pensò un fulmine poi a colpire il padre che morì bruciato."
Questa vicenda ben si collega alla missione del Corpo dei Vigili del Fuoco. 
Monsignor Accrocca ha rimarcato: "Non dobbiamo pensare ai nostri pregiudizi.
Non bisogna mai averli".
Dopo la celebrazione della Santa Messa, ha preso la parola il comandante Michele Di Tullio il quale ha letto il suo discorso con cui ha fatto il punto della situazione: "E' stato un anno particolare.
Il terremoto del centro Italia ci ha visti tutti impegnati a dare una mano a quei paesi colpiti".
Poi ha aggiunto: "Gli incendi boschivi in questo territorio sono triplicati.
Abbiamo raggiunto 6.500 interventi con una media di 17 al giorno: Numeri elevati per la nostra provincia".
Dopo la celebrazione eucaristica, c'è stata un'esercitazione dei caschi rossi in caso d'incendio di un appartamento ed un salvataggio da parte del vigile a quattro zampe.
Quindi le premiazioni, di cui di seguito ecco l'elenco

Diploma di lodevole servizio: Cesare De Iorio, capo reparto, Luigi Ricciardi,capo reparto, Pompea Izzo, collaboratore amministrativo contabile.

Croci di anzianità: Carmine Zollo, Gabriele Matarazzo.

Onorificenze del prefetto: Giuseppe Lepore, capo squadra, Maurizio Molinaro, capo squadra, Maurizio De Biase, vigile coordinatore.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.108107



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