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Benevento, 03-12-2017 18:29 ____
Calcio, Serie A: Pazzo Benevento. Con un gol del portiere Brignoli pareggia 2-2 la gara con il Milan e porta a casa il primo punto stagionale
Il sortilegio si e' spezzato proprio nei minuti di recupero del match. Eravamo sotto non c'era piu' nulla da perdere. Ho chiuso gli occhi e sono andato a saltare ha spiegato l'estermo difensore
di Luca Pietronigro
  

Benevento (4-3-3): Brignoli; Letizia, Djmsiti, Costa, Di Chiara (79' Gyamfi); Memushaj (79' Coda), Chibsah, Cataldi; D'Alessandro, Puscas, Parigini (66' Brignola). A disposizione (Belec, Del Pinto, Viola, Venuti, Kanoute, Lombardi, Antei, Gravillon) Allenatore Roberto De Zerbi

Milan (3-4-3): G. Donnarumma; Musacchio, Bonucci, Romagnoli; Borini (60' Abate), Kessie, Montolivo (73' Biglia), Rodriguez; Suso (87' Zapata), Kalinic, Bonaventura A disposizione (A. Donnarumma, Storari, Antonelli, Calabria, Gomez, Paletta, Locatelli, Cutrone, André Silva) Allenatore Gennaro Gattuso

Arbitro: Maurizio Mariani di Aprilia
Assistenti: Salvatore Longo di Paola e Fabrizio Posado di Bari
IV Uomo: Aleandro Di Paolo di Avezzano
Var: Claudio Gavillucci di Latina
Assistente Var: Valentino Fiorito di Salerno
Reti: 37' Bonaventura, 52' Puscas, 57' Kalinic, 94' Brignoli
Ammoniti: D'Alessandro, Cataldi, Di Chiara (B); Rodriguez, Kessie, Abate (M)
Espulso: 75' Romagnoli (M) per doppia ammonizione
Angoli: 4-3
Recupero: 0' pt; 5'st
Spettatori: 15710 di cui 7947 paganti e 7763 abbonati.

Che il Benevento Calcio non sia una normale squadra di calcio ormai lo abbiamo capito in tanti anni che seguiamo le sorti della Strega.
Una cosa quando la fa la si realizza con tutti i clamori del caso.
E' successo quest'oggi anche nella sfida con il Milan che, finita 2-2, ha regalato il pareggio ed il primo punto nella storia dei giallorossi in Serie A.
Quando i sanniti militavano in Serie C o Lega Pro che dir si voglia, erano ormai divenuti un assillo i play-off, sconfitte su sconfitte, delusioni su delusioni accumulate.
Ebbene, cosa hanno fatto gli stregoni per approdare in quella Serie B tanto agognata, hanno vinto il proprio girone, non certo facile, con avversarie come Lecce, Foggia, Catania.
Una volta raggiunta la serie cadetta, la Strega, a sorpresa, ha domato quei tanto agognati play-off ed ha ottenuto il pass per la massima serie, stabilendo il record di essere la prima squadra ad aver disputato, nel suo palmares, una sola stagione in B, conquistando subito la promozione in Serie A.
Poi, nel calcio dei grandissimi, al cospetto di quei club che hanno fatto la storia di questo sport in Italia e nel mondo (Inter, Juventus, Milan) il Benevento ha raggiunto e superato il record di sconfitte consecutive all'avvio di stagione, ben quattordici, per poi spezzare l'incantesimo in una fredda e piovosa domenica di dicembre.
Nel lunch match, per intenderci la gara che si gioca alle 12.30, la Strega ha affrontato una delle tre big sopra citate, il Milan, e proprio con essa, con un gol in pieno recupero, all'ultimo istante, con il proprio portiere Alberto Brignoli (in Serie A l'ultima marcatura di un estremo difensore c'è stata nel 2001 ad opera di Massimo Taibi quando indossava la maglia della Reggina in una gara con l'Udinese), ha strappato un pareggio insperato ed il primo punto nella massima categoria.
Insomma, senza mezze misure; una cosa, nel bene o nel male, quando la si realizza lo si fa, come detto, facendo il più rumore possibile.
Oggi, dunque, il Benevento ed il suo portiere Brignoli sono entrati nella storia e negli annali del calcio, restando immortali.
Intervenendo ai microfoni di Sky, l'estremo difensore giallorosso ha così raccontato quanto accaduto: "Dalla panchina sentivo "sali sali": eravamo sotto 2-1 non c'era più nulla da perdere: ho chiuso gli occhi e sono andato a saltare.
Ho fatto un tuffo da portiere non da attaccante.
Sono felice, ma non per me me, per tutti: ne abbiamo perse tante al 90' in maniera immeritata, per una volta è toccata a noi, dopo tre mesi di sacrifici di tutti".
Per il Benevento, dunque, il sortilegio, la maledizione è finita, ora sarà necessario, come ha detto mister Roberto De Zerbi negli spogliatoi, dare seguito a questo risultato, a partire dalla sfida con l'Udinese perché crederci nella salvezza non costa nulla.
Per il Milan, una brutta figura, aver subito una rete dal portiere avversario, è la prima volta che è capitato nella ultracentaria storia del club rossonero, nei minuti di recupero, dopo essere stati cinti d'assedio nel forcing finale fa riflettere e non poco la dirigenza del Diavolo che, ora, dovrà rivedere i suoi piani per non copromettere ulteriormente una stagione che era partita con ben altri obiettivi.
Venendo alla cronaca, mister Roberto De Zerbi, ex dell'incontro, alle prese con le assenze, annunciate, di Ciciretti, Iemmello e Lazaar, perde anche Armenteros, a letto con la febbre, sceglie il 4-3-3 con Letizia, Djimsiti, Costa e Di Chiara davanti al portiere Brignoli.
A centrocampo ci sono Memushaj, Chibsah e Cataldi con D'Alessandro e Parigini in appoggio a Puscas.
Nel Milan, Rino Gattuso, alla prima sulla panchina rossonera, si affida al 3-4-3 con Montolivo e Kessie che vengono preferiti a Biglia a centrocampo e con Suso e Bonaventura in appoggio a Kalinic.
La prima azione pericolosa è di marca rossonera e nasce da uno svarione di Letizia che serve Brignoli con un retropassaggio, Kalinic, però, è attento, intercetta la sfera e va alla conclusione con il tiro che viene ribattuto da Brignoli.
La sfera finisce a Suso che calcia di prima intenzione, ma il tiro viene smorzato dalla difesa ed il portiere giallorosso blocca la minaccia.
La risposta del Benevento giunge al 20' con Memushaj il quale viene servito in buona posizione da Parigini, ma il tiro dell'albanese finisce a lato.
Al 32' i padroni di casa hanno una grande chance per passare in vantaggio con D'Alessandro che, dalla destra, mette al centro un bel pallone per Parigini che, di testa, da posizione molto favorevole, non trova lo specchio della porta.
Al 37' il Milan passa in vantaggio al termine di un'azione insistita con Bonaventura che fa sponda per Kalinic con l'attaccante che non riesce a segnare, ma il pallone torna sui piedi dell'ex Atalanta che di testa, in tuffo, mette alle spalle di Brignoli.
La risposta del Benevento nasce dai piedi di Parigini che, dalla sinistra, arriva sul fondo ed appoggia per Cataldi che non trova il gol.
La ripresa si apre con i padroni di casa che al 5' trovano la rete del pareggio con Puscas il quale è lesto a ribattere in rete una botta da fuori di Letizia che era stata respinta in tuffo da Donnarumma.
Neanche il tempo di esultare che il Milan al 12' trova il nuovo vantaggio con Bonaventura che crossa preciso per la testa di Kalinic il quale, tutto solo, stacca in area e trova il gol.
Tra i rossoneri fa il suo ingresso in campo il sannita Abate per Borini e poi Biglia per Montolivo, tra i giallorossi c'è il giovane Brignola, prodotto della Primavera, per Parigini.
Al 25' il Benevento va vicino al pareggio con D'Alessandro che, servito da Chibsah, prova a sorprendere Donnarumma, ma il portiere rossonero blocca a terra la sfera.
Alla mezz'ora, il Milan resta con un uomo in meno per l'espulsione di Romagnoli per doppia ammonizione per un fallo su Letizia.
Roberto De Zerbi decide di effettuare due cambi inserendo prima Coda per Di Chiara e poi Gyamfi per Memushaj, mentre Gattuso fa entrare Zapata per Suso.
Il Benevento spinge sull'acceleratore alla ricerca del gol.
Al 39' proprio Coda riceve la sfera da Chibsah e scocca un tiro da una difficile posizione che finisce alta sopra la traversa.
Al 43′ è Gyamfi di testa a cercare la conclusone vincente, ma Donnarumma blocca.
Al quarto minuto di recupero, proprio all'ultimo istante, il Benevento trova il pareggio con il portiere Brignoli il quale, con un colpo di testa in tuffo, da consumato attaccante, mette alle spalle del collega Donnarumma sugli sviluppi di un punizione battuta da Cataldi.

Le voci dagli spogliatoi

Gennaro Gattuso, allenatore Milan
"E' da una settimana che sto lavorando con questo gruppo e credo che un po' del mio impegno si sia visto.
Per giocare come piace a me bisogna faticare parecchio e per farlo dobbiamo migliorare e non poco.
Abbiamo provato, in tutti i modi, a vincere, ma abbiamo preso un gol da una squadra che nelle ultime partite avrebbe meritato di guadagnare qualcosa in più.
Temevo molto questa partita, il Benevento è una squadra viva, la fortuna bisogna cercarsela, noi dobbiamo fare di più.
Vivo il mio lavoro con grande passione, il calcio è la mia vita e forse non me ne sono neppure accorto di essermi tolto la giacca nonostante il freddo. Dobbiamo migliorare sotto molti aspetti e negli ultimi trenta metri dobbiamo cercare di verticalizzare di più". 
Sui cambi ha spiegato: "I nostri centrocampisti non tenevano il pallone, solo Kessie andava avanti.
Volevo vincere, ma purtroppo ci siamo abbassati anche se non ricordo che il Benevento ci abbia impensierito.
Noi, comunque, dobbiamo migliorare sotto tanti punti di vista.
Riparto dallo spirito mostrato e dal lavoro fatto poiché esso paga sempre.
Purtroppo, questo non basta e sta a me far credere a loro che alla lunga il lavoro porti i risultati sperati.
Devo dare la giusta convinzione e questa si trova con la tranquillità e con il lavoro".
Infine, un commento sul gol di Brignoli: "Nella mia carriera ho visto di tutto.
Il gol di un portiere nei minuti di recupero, però, mi mancava, nemmeno nei sogni mi è mai successo".

Roberto De Zerbi, allenatore Benevento
"Ci prendiamo questo pareggio anche se credo meritassimo qualcosa in più.
Ci siamo andati a cercare questo punto con il cuore.
E' arrivato, infatti, grazie alla caparbietà di D'Alessandro il quale, nel finale, si è procurato la punizione da cui è scaturito il gol di Brignoli".
Sulle scelte ha spiegato: "Armenteros ha la febbre a 38 da giovedì scorso e Brignola oggi è entrato perché è un giocatore molto forte; complimenti al settore giovanile del Benevento.
Gyamfi finora non aveva mai giocato con me ed oggi ha fatto una grande partita nel momento in cui è entrato.
Sull'assenza di Viola posso dire che, per il gioco del Milan, avevo bisogno di un play che avesse una certa pulizia di gioco, mentre Memushaj mi serviva per fare pressione sui loro esterni.
Questo punto deve darci la consapevolezza che possiamo giocarcela con tante squadre e da mercoledì prossimo voglio tutti sul pezzo per iniziare a pensare alla partita di Udine.
Non dobbiamo buttare via quanto di buono fatto vedere e fare in modo che questa prestazione resti solo negli annali, ma che ad essa ci sia un seguito".
Sul gruppo ha detto: "Sono cinque anni che alleno, ho avuto sempre collettivii fantastici e anche questo lo è.
Sono orgoglioso di come hanno cercato il pareggio".
Sui singoli ha spiegato: "Letizia ha disputato una grande partita, per me è stato uno dei migliori in campo, così come D'Alessandro, ma da lui voglio sempre di più.
Coda, invece, lo reputo il migliore attaccante che abbiamo, ma lo voglio più cattivo e più sfrontato nell'area avversaria.
Costa è stato il capitano perché era giusto farglielo fare.
Ha disputato una grande partita ed il suo pianto nel finale è stata una liberazione.
Bene anche Djimsiti, da cui mi aspetto prove migliori".

   

 

 

 

 

 

 

comunicato n.108091



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